Sembra impossibile, ma ogni volta che si parla di castelli, di amori, di sciagure, il comune denominatore sia sempre uno. I fantasmi. Beh si sa, ormai è una sorta di clichè, e così anche oggi, in questo piovoso sabato di gennaio, mi accingo a raccontare una storia che unisce questi tre elementi.

Lo faccio anche, se volete, per festeggiare un altro importante traguardo raggiunto dal blog: dopo le 5000 visite raggiunte in un giorno, l’altro giorno abbiamo raggiunto quota 500 mila visitatori totali, e adesso marciamo spediti verso quota…. un milione? Stando alle statistiche, dovrei raggiungere questo sogno per l’estate, ma intanto diamoci una “spintarella” con questo nuovo post, che narra una storia tragica, di un amore infinito, capace di superare i limiti del tempo e dello spazio.

Lo splendido castello che vedete qui a fianco è Castel Mareccio, situato a ridosso del centro storico di Bolzano, circondato da due ettari di preziose vigne, e famoso per essere l’unico castello di pianura, con una funzione dunque più residenziale che di difesa.

La costruzione più antica risale alla prima metà del tredicesimo secolo, quando Castel Mareccio era la residenza della famiglia cavalleresca di Mareccio. Il primo propietario del castello, Bertoldo di Bolzano, fece edificare la torre più antica nel 1194, sui resti di una preesistente abitazione. Nel suo aspetto, come vedete, ricorda molto quella di Pozza di Fassa di cui parlammo in questo blog. La struttura originaria venne ingrandita in vari tempi, fino a diventare, nel 1400, una struttura imponente.

Il castello era dotato, fino al 1650, di un fossato perimetrale riempito di acqua. Dopo l’estinsione della famiglia Mareccio, il castello cambiò molti proprietari, fino ad arrivare alla famiglia Römer, con la quale cominciò il periodo d’oro per Mareccio: trasformarono la struttura medievale in uno splendido maniero rinascimentale, e le testimonianze più lampanti di questo cambiamento sono le quattro torri d’angolo rotonde che furono erette prima del 1530 e gli affreschi che impreziosiscono le sale del castello, e che riproducono le arti liberali e dei filosofi.

E queste stanze nascondono una triste leggenda. Si racconta infatti che nelle sale deserte del castello sia possibile incontrare il fantasma di una giovane donna, Clara, l’unica figlia dell’ultimo signore dei Mareccio.

La storia ricorda come questa fanciulla fosse stata promessa in  sposa a un giovane, Teobaldo. Purtroppo il giovane dovette partire per la Crociata in TerraSanta al seguito dell’imperatore Federico Barbarossa, e Clara attese speranzosa il ritorno del suo amato.

Un giorno, al castello si presentò un mendicante, vestito di abiti logori e sporchi, che si mise a parlare con i servitori del castello, narrando di come fosse stato, qualche tempo prima, un soldato partito per la Crociata con il Barbarossa, e dopo essere stato ferito a una gamba, fosse tornato in patria.

Il mendicante raccontò che in Crociata aveva conosciuto un giovane nativo di quei luoghi, tal Teobaldo, e raccontò che anche Teobaldo aveva subito un grave infortunio, ma di come si fosse salvato dopo essere stato curato dalla figlia maggiore del Sultano, e di come poi avesse sposato la giovane. Clara venne a sapere di questa storia, seppe che il suo Teobaldo l’aveva tradita e, in preda alla disperazione, corse nella sua stanza e vi si rinchiuse.

Ma il mendicante altri non era che Teobaldo stesso, mai sposato con nessuna, che aveva voluto sincerarsi delle reali intenzioni della sua promessa. Palesatosi ai servitori del castello, corse a chiamare la sua Clara per sposarla finalmente, ma grande timore lo colse quando nessuno riuscì a trovare la giovane, e quando, soprattutto, si scoprì che ella si era rifugiata nella sua stanza.

Pentendosi amaramente per lo stupido scherzo che aveva architettato, Teobaldo, fatta aprire la porta della stanza di Clara, si accorse con orrore della finestra aperta nella stanza, e affacciatosi, scorse, ai piedi della torre, il corpo dell’amata che si era suicidata dopo aver appreso la (falsa) notizia delle nozze del suo innamorato.

Per la disperazione di aver perso la sua donna, Teobaldo impazzì dal dolore, montò in sella al primo cavallo che trovò e sparì.

La povera Clara invece, sotto forma di fantasma, ancora oggi continua ad aggirarsi nel castello, piangendo e disperandosi per essere stata tradita dal suo Teobaldo, senza essere evidentemente mai venuta a conoscenza che in realtà Teodaldo non l’aveva affatto tradita.

Ancora oggi però nessuno pare abbia il coraggio, di fronte al fantasma, di svelarle la verità…

 

FOTO: wikipedia

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6 pensiero su “Il fantasma di Castel Mareccio”
  1. Invece a me sembra si sovrapponga alla perfezione con la triste storia di Soleste e Moroello consumatasi nella Fortezza di Bardi, praticamente uguale, cambia solo la location…. 😀

    1. Verissimo, purtroppo tutte le storie d’amore di questi castelli sono tragiche allo stesso modo…sto ancora cercandone una che non abbia i soliti clichè ma non ci crederai, difficile trovarla!

  2. Donata – che meraviglioso elenco di castelli – mi prendo un fine settimana per leggere tutto. Davvero un lavoro notevole..
    A presto
    Angie

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