Castel Vasio, Fondo, TN Avete mai passato la notte in un castello? Magari in un vecchio castello trasformato in un agriturismo o in un bed&breakfast?

Indubbiamente credo sia una delle esperienze più belle che si possano fare, perchè ci si possono immaginare splendide storie che hanno a protagonisti “le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese” tanto per citare l’incipit dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.

Giorni fa girovagavo nella Rete alla ricerca di immagini di castelli, ed eccomi capitata nel sito del Castello di Vasio, nella Val di Non, in Trentino.

Castel VasioCastel Vasio è situato sulla sommità di una collina al di sopra dell’Alta Anaunia ed è affiancato dallo scorrere allegro del Rio Novella. Venne edificato nel 13° secolo, e la sua prima attestazione storica risale al 1200, quando viene citato in un atto di vendita nel quale i Conti di Appiano lo vendevano al Principe Vescovo Egnone. Il castello nel corso del tempo passò di mano in mano, e venne notevolmente rimaneggiato, aggiungendovi stanze, edificando altri corpi, alzando e abbassando il mastio, rifacendo strutture e abbattendone altre. Nelle sue stanze passarono nobili famiglie trentine: i Signori di Castel Cles, il Signore di Castel Malosco, i Conti d’Arsio e infine fu acquistato dalla famiglia Rizzi. Venne adibito non solo ad abitazione privata, ma anche a casa colonica, ma quando l’ultima proprietaria si trasferì in paese, incapace di prendersi cura ancora del maniero, il castello cadde in disuso e iniziò il suo lento declino, dovuto anche ai tanti incendi che ebbe a patire.

Oggi però Castelvasio ospita un delizioso agriturismo, e vi consiglio di andare a farci visita!

Ma ciò che a noi interessa maggiormente si trova nelle vicinanze del castello, in località Vasio, piccola frazione del comune di Fondo, famoso perchè nel 1892 diede i natali a Fortunato Depero, uno dei maggiori esponenti del Futurismo. Oltre a Depero, Fondo deve la sua fama internazionale alla famosa Ciaspolada, manifestazione invernale che vede gli atleti correre sulla neve usando le racchette da neve, che in dialetto locale si chiamano appunto “ciaspole”. La Ciaspolada fu disputata per la prima volta nel 1972, e da allora la sua notorietà è aumentata tanto che oggi è un evento turistico, frequentato da sportivi di tutto il mondo.

Monte PInA Vasio c’è una piccola radura, dedicata alla Madonna, che si chiama appunto Madonnina del Pin, dal nome della cima più alta che svetta in queste zone, il monte Pin, appunto. In questa radura, alla quale si arriva tranquillamente percorrendo un sentiero che parte dal centro di Vasio e conduce proprio sulla sommità del Pin, si trova un pozzo, molto antico, rivestito di pietre. Risale al medioevo, o almeno questo è quello che si dice. Ormai non è rimasto molto di questo pozzo, addirittura credo sia del tutto scomparso o sia stato usato come abbeveratoio per le tante mandrie che pascolano in questi pianori splendidi.

Il pozzo nasconde una storia strana e molto particolare, che ricorda molto da vicino quella del Capitello dei fantasmi di Mazzin. Anche nelle vicinanze del pozzo si racconta che si incontrino, nottetempo, moltissime lucciole, che vagano senza meta, continuamente, senza pace…

Ma non sono lucciole…bensì fantasmi, spiriti, anime di persone che abitavano in Val di Non e che sono passate a miglior vita.

Si incontrerebbero qui, vicino a questo pozzo, tutte le notti di luna piena durante tutto l’anno, e tutte le notti del mese di maggio…lo fanno perchè devono recitare le preghiere alla Madonna del Pin, preghiere che non hanno recitato mentre erano in vita, e per “colpa” delle quali sono condannati a vagare, senza pace, per l’eternità, o almeno fino a quando qualche anima pia non interceda per loro e li liberi dal Purgatorio.

E loro continuano, imperterriti, nel loro mesto pellegrinaggio, e pregano, pregano, pregano…

se li vedete, e non vi fanno troppa paura, fermatevi, e dite loro una preghiera con vero sentimento…potreste davvero aiutarli a salvarsi, guadagnando la vita eterna.

Chi avesse sentito parlare di questo pozzo, per favore me lo faccia sapere e se ha qualche foto, tanto meglio! Perchè io, per quanto abbia cercato e ricercato, non ho trovato nulla 🙁

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Un pensiero su “Il pozzo dei fantasmi di Castelvasio”
  1. No, sinceramente non ho mai sentito parlare di questo pozzo, ma è davvero tutto molto interessante.
    Un abbraccio Angie

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