Disneyland, Monte CervinoDisneyland, Monte Cervino

Siete mai stati in uno dei parchi a tema più famosi del mondo, Disneyland?
Tutti sanno che questo enorme parco offre una varietà di giochi e giostre divertenti per bambini e non solo, ma pochi sanno che in realtà dietro il bel castello della Bella Addormentata ci sono molte storie spaventose…

E che queste attrazioni sono visitate ogni anno da parecchi amanti del brivido e appassionati ricercatori del paranormale.
Sì, perchè a Disneyland le storie di fantasmi sono all’ordine del giorno. E non parliamo della famosa attrazione della casa stregata.

Siete pronti per conoscere più da vicino le dieci storie macabre di Disneyland?

La monorotaia
Nel giugno del 1966, un ragazzo di appena 19 anni, Thomas Cleveland, che aveva appena festeggiato il conseguimento del diploma di scuola superiore, decise di festeggiare andando, di notte, a Disneyland. Tra i ragazzi che si diplomavano esisteva infatti una tradizione: quella di recarsi a notte fonda nel grande parco divertimenti di Los Angeles, per festeggiare il diploma. C’è da dire che Disneyland stesso, il giorno dei diplomi, resta aperto fino a tardi per permettere ai neodiplomati di festeggiare, e sarebbe un modo del tutto legale di farlo, ma come sempre c’è qualcuno che si diverte a entrare nel parco illegalmente, per provare l’ebbrezza del proibito…
Così lo sfortunato ragazzo entrò illegalmente nel parco arrampicandosi su una staccionata. Una guardia lo avvertì di scendere, ma Cleveland non ascoltò e anzi tentò di scappare correndo sulle rotaie del trenino… e fu colpito dal treno in transito, di cui non si era accorto. Venne trascinato per circa 40 piedi, prima che il treno di fermasse. Il ragazzo morì sul colpo, e subito dopo l’incidente i visitatori hanno iniziato a testimoniare di strani avvistamenti, sul luogo dell’incidente: molti raccontano di vedere un adolescente che sembra correre lungo la monorotaia di notte, altri sostengono di vedere la figura di un giovane nel punto in cui Thomas è morto. Una testimone, invece, riferì di aver visto distintamente un ragazzino correre sulle rotaie, per poi svanire misteriosamente in un punto ben preciso del tracciato…esattamente lo stesso punto in cui avvenne l’incidente.

 

Lo spirito del fiume

La mania di entrare nel parco fuori dai normali orari di apertura è, evidentemente, qualcosa che i ragazzini fatto spesso.
Nel giugno del 1973, un 18enne residente a New York, Bogden Delaurot, e suo fratello di 10 anni rimasero sull’Isola di Tom Sawyer oltre l’orario di chiusura del parco, nascondendosi in un’area che era vietata agli ospiti.
Ad un certo punto della notte, felici della bravata, decisero di lasciare l’isola, e pensarono quindi di attraversare il fiume, nonostante il fratello minore non sapesse nuotare. Il diciottenne allora tentò di portare il fratello sulle spalle, ma per lo sforzo affogò a metà strada. Il suo corpo fu trovato il mattino dopo. Il fratello più giovane era ancora lì, e faceva “il morto” rimanendo a galla. Questo permise a uno degli operatori del parco, giunto il mattino seguente per l’apertura, di salvarlo.
Nel corso del tempo, i visitatori hanno assistito a inspiegabili spruzzi nelle acque di nelle vicinanze dell’isola di Tom Sawyer, che si verificano per lo più alla fine della giornata.
I dipendenti non riescono a trovare la causa il disturbo, e suggeriscono segretamente che il tutto possa essere in qualche modo legato alla morte di Bogden Delaurot.

 

Il Cervino

Un’altra storia inquietante di Disneyland coinvolge il Cervino, una montagna russa che assomiglia a un bob. Quest’attrazione fece addirittura due vittime. Nel maggio 1964, Mark Maples, un quindicenne di Long Beach, California, venne ucciso quando improvvisamente si slacciò la cintura di sicurezza e alzò in piedi sul bob che lo trasportava, mentre la giostra si avvicinava alla cima della montagna. Maples perse l’equilibrio e cadde dalla slitta finendo sul tracciato sottostante. La caduta gli provocò la frattura del cranio e di alcune costole, oltre che gravi ferite interne, a causa delle quali il ragazzino morì, tre giorni dopo. Questo fu il primo incidente mortale avvenuto a Disneyland.

Ma il Cervino aveva altre macabre sorprese in serbo. Il 3 gennaio 1984, una donna di nome Dolly Young ebbe uno sfortunato incidente mentre si trovava sulla giostra assieme a un bambino, che sedeva di fronte a lei. A un certo punto della corsa, il bambino (che non era suo figlio, ma un altro piccolo fan del Cervino), forse a causa della velocità prese paura, e iniziò a piangere. Dolly allora si alzò in piedi per assistere il bambino, senza accorgersi che il bob si stava avvicinando a un asse, che la colpì alla testa, facendole perdere l’equilibrio e facendola saltare letteralmente in aria. Il peggio però doveva ancora arrivare: la poveretta venne infatti colpita da un altro bob che stava sopraggiungendo, fortunatamente vuoto. Il corpo della poveretta finì incastrato sotto il bob, con solo le gambe e i piedi a sporgere da sotto la giostra. Si dovette smantellare interamente la giostra per permettere alla polizia di rimuovere il cadavere di Dolly, praticamente maciullato dal bob che l’aveva travolta.

Dopo l’incidente di Dolly, sia i visitatori che gli addetti al parco testimoniarono di avvertire sensazioni di freddo improvviso mentre si trovavano sul Cervino, e di udire, in certi punti del tracciato, una voce femminile che si lamentava. Un dipendente disse che, lontano dal luogo della morte di Dolly, notoriamente noto come “Dolly’s Dip”, alcune luci all’interno del tunnel sono costantemente bruciate, e per quanto si cambino le lampadine, queste restano, inspiegabilmente, spente per lunghi periodi di tempo.

 

I fantasmi delle Space Mountain

La Space Mountain a Disneyland è probabilmente uno dei luoghi più infestati di tuttta Disneyland. Lo spirito più noto delle Space Mountain è noto come Disco Debbie. Viene descritto come una sorta di ectoplasma di color verde (sì, ricorda molto Slimer, il fantasma verde dei Ghostbusters, e infatti c’è chi dice che il film abbia tratto ispirazione proprio dalla storia di Disco Debbie).
Debbie era un membro del cast Disney, incaricata di fare il giro di ricognizione ogni mattina prima che l’attrazione ricevesse i visitatori. Il 14 agosto 1979, mentre viaggiava a bordo del veicolo, ebbe un malore e non fu in grado di uscire autonomamente dalla carrozza del Space Mountain. Fece un secondo giro, senza che nessuno si accorgesse del suo stato di salute, e quando finalmente i colleghi si accorsero di lei, Debbie era ormai cianotica e respirava a fatica. Arrivò alla zona di partenza che era semi-cosciente. Venne subito trasportata all’ospedale, dove però entrò in coma e morì a una settimana dall’incidente. L’autopsia stabilì che Debbie aveva un aneurisma, che si era spostato, mentre il trenino viaggiava, raggiungendo il cervello. Da allora, il suo fantasma infesterebbe la Space Mountain, e viene giudicato per lo più benevolo e tranquillo da tutti i visitatori che hanno avuto l’ebbrezza di incontrarlo.

Ci sarebbe anche un secondo fantasma, alle Space Mountain. Viene conosciuto semplicemente come ” Mr. One-way”, e secondo la leggenda sarebbe il fantasma di un disegnatore e progettista di Disneyland, che durante il viaggio inaugurale di Space Mountain si alzò in piedi sul vagone, finendo decapitato. Questo incidente sarebbe avvenuto quando il coaster era ancora in servizio, durante gli anni ’70.Mr. One-way viene descritto come un uomo alto con i capelli rossi e la faccia tutta rossa (probabilmente a causa del sangue), che siede tranquillo di fianco a un passeggero, e svanirebbe non appena la corsa finisce. Non è cattivo, ma se qualche sventurato viaggiatore dovesse accorgersi della sua presenza, la sola cosa che deve fare è restare tranquillo per tutta la durata del viaggio, evitando di guardarlo in faccia. Alla fine della corsa, Mr. One-way leva il disturbo, semplicemente.

Ma Space Mountain nasconde un altro segreto, ancor più macabro, che condivide con un’altra attrazione…

 

The Haunted Mansion

Esattamente come la Space Mountain, anche una seconda attrazione di Disneyland ha una reputazione sinistra. Si tratta della Haunted Mansion, sulla cui genesi avevo già parlato approfonditamente in un post specifico, ma quello che non avevo raccontato è che esiste una macabra usanza che accomuna l’Haunted Mansion e le Space Mountain. Infatti, all’interno della casa, c’è una stanza in particolare (quella del ragazzo che piange) in cui molte persone sono solite spargere le ceneri dei propri cari defunti. Sì, avete capito bene. Nonostante le illegalità del suddetto atto, i visitatori continuano a spargere i resti cremati nella villa, e lo fanno con uno scopo ben preciso: si è diffusa infatti la leggenda, che però assomiglia più a una creepypasta che altro, secondo cui la prima persona che fece questo gesto sarebbe stata una madre che aveva perso da poco suo figlio, che in vita era stato assiduo frequentatore dell’attrazione. Il bambino, morto, a quanto sembra, per una malformazione cardiaca, aveva espresso il desiderio di essere sepolto all’interno della Haunted Mansion, con il preciso desiderio di diventare il fantasma numero 1000 dell’attrazione. Da allora, molte altre persone spargono i resti dei loro cari nella casa infestata, e ogni volta che questo accade, si sentirebbero le risate di un bambino (forse il fantasma del bambino cui appartengono le ceneri del primo “spargimento”), che in qualche modo manifesterebbe così il suo gradimento per aver, finalmente, un nuovo “compagno di giochi”.
Come detto, molte persone sono solite spargere i resti dei propri cari anche dalle Space Mountain, e più volte sono state avvistate persone che, una volta in volo, spargono le ceneri…che però, essendo costituite di particelle piccolissime, vengono spesso inalate dagli altri visitatori…con prevedibili conseguenze per la salute (e l’igiene!).
Così non è raro imbattersi in cartelli che vietano lo spargimento di ceneri di defunti sulle due attrazioni.

Macabro a parte, sulla Haunted Mansion si raccontano anche altre due leggende. La prima riguarda una storia insolita che sarebbe accaduta negli anni ’60, quando la villa era ancora in costruzione. Un sound designer che lavorava nella sala Séance una mattina sentì una strana musica provenire dal muro. All’inizio, pensò che fosse una radio, ma non c’erano conversazioni né pubblicità: solo musica. Nonostante numerosi tentativi, non riuscì a capire da dove provenisse la musica. Con il passare dei giorni, la musica continuava senza sosta, così il designer ha deciso di posizionare un grammofono accanto al muro da cui proveniva il suono, per mascherare e nascondere la musica misteriosa e sconosciuta.

Un’altra leggenda spaventosa è che il libro degli incantesimi del circolo della Séance era un vero libro degli stregoni, e nella casa il personaggio di Madame Leota sta recitando incantesimi proprio da esso. Per qualche strano motivo, il libro degli incantesimi sembra muoversi misteriosamente durante la notte: ogni mattina i membri del cast di Disneyland arrivavano alla villa per aprirlo e trovano il libro degli incantesimi in un posto diverso da quello della notte precedente.

Infine, un altro oscuro fantasma abiterebbe nella casa: viene descritto come un “uomo oscuro”, con un bastone, e la sua presenza risalirebbe addirittura agli anni ’40, prima che venisse acquistata la terra per il parco. La leggenda vuole che il luogo in cui si trova la Haunted mansion fosse stato teatro di un incidente aereo: un uomo che pilotava un piccolo aereo da turismo si schiantò nel lago dove sarebbe stata costruita Disneyland. Si dice che l’uomo morto nell’incidente si sia sistemato nella casa dei fantasmi, e da allora sia i visitatori che lo staff affermano di aver visto un uomo con un bastone in mano, che corre per la casa e appare soprattutto dopo l’orario di chiusura.

 

America Sings

Nel 1974, il musical “America Sings” fu lanciato a Disneyland. Era un musical che metteva in scena la storia dei primi 200 anni di vita degli Stati Uniti d’America, con i figuranti che ballavano su piattaforme rotanti che potevano essere osservate contemporaneamente dagli spettatori. Circa una settimana dopo l’inaugurazione dello spettacolo, uno dei membri del cast, Deborah Stone, morì dietro le quinte. La giovane aveva 18 anni all’epoca dei fatti, ed era una delle hostess dell’attrazione “America Sings” di Disneyland California. 9 giorni dopo l’apertura dell’attrazione, al termine dello spettacolo, Debbie doveva salutare il pubblico presente, e nel buio nessuno fu realmente in grado di capire la dinamica dell’incidente. Il corpo della giovane ragazza venne trovato incastrato fra una delle piattaforme rotanti e un muro, stritolato. Nessuno vide  l’estenuante incidente, ma gli spettatori riferirono di aver sentito urla strazianti provenienti da qualcuno che stava soffrendo. Dopo lo spettacolo, venne rinvenuto il cadavere di Debbie. L’incidente ha portato alla chiusura temporanea di American Sings e all’installazione di misure di sicurezza nello spettacolo. Oggi l’America Sings non esiste più, ma la gente sente ancora la voce spaventata di una donna che dice: “Stai attento”, esattamente nel luogo in cui morì Deborah.

 

Il fantasma di Walt Disney?

Disneyland
La casa che fu di Walt Disney

Il fondatore di Disneyland, Walt Disney in persona, è uno dei più famosi fantasmi del parco. Quando era vivo, abitava in un appartamento sopra la caserma dei pompieri in Main Street, luogo in cui, tra l’altro, si aggirerebbe un altro fantasma , la dama in bianco, una donna vestita in abiti dei primi del ‘900, che sarebbe lo spirito buono del parco, colei che veglia sui visitatori, specie i più piccoli, e li accompagna, misteriosamente, dai genitori se i piccoli si perdono tra le attrazioni.
Riguardo il fantasma di Disney, si diceva che lui e la sua famiglia usassero l’appartamento di Main Street per godersi il parco, e lì Walt aveva il suo ufficio. Disney era abituato a restare in ufficio fino a notte fonda, e molti dei lavoratori del parco, dopo l’orario di chiusura, erano abituati a vedere le finestre dell’ufficio illuminate. Quando morì, nel 1966, si decise di lasciare accesa quella luce ogni sera, come tributo al fondatore del parco. Una sera, un membro dello staff che era stato assunto da poco, facendo il giro del parco, vide quella luce accesa, e non conoscendo quindi l’usanza, andò a spegnere quella luce… non appena sceso in Main Street, l’inserviente si accorse che la luce era di nuovo accesa, quindi tornò in casa a spegnerla, ma nel farlo udì una voce che diceva “Sono ancora qui”. Poteva forse essere il fantasma di Walt Disney?

Ma ci sono anche luoghi un po’ più inquietanti, a Disneyland, ed è il caso di Small World.

It’s a Small World è una delle più famose dark ride acquatiche del parco; il visitatore si trova a compiere un percorso a bordo di barche che galleggiano su un piccolo corso d’acqua, e attraversano una una serie di enormi stanze entro le quali sono costruiti diorami e scenografie rappresentanti le varie parti del mondo; in esse trovano posto più di trecento bambole, vestite con gli abiti tipici dei vari paesi del mondo, che cantano e ballano sulle note della famosa canzone It’s a Small World (after all).

La cosa particolare di quest’attrazione, che la rende abbastanza inquietante, è che tutti gli animatronic hanno lo stesso volto, come richiesto espressamente da Walt Disney, che voleva rappresentare l’uguaglianza al di là dei confini geografici e culturali. Ebbene, già così il giro del Piccolo Mondo è strano di per sé, ma le storie inquietanti lo rendono più spaventoso che mai. Secondo alcuni visitatori e dipendenti Disney, le piccole bambole cambiano posizione da sole, scompaiono e riappaiono quando vogliono e persino prendono vita, diventando in tutto e per tutto dei veri esseri umani. Si racconta che in alcune occasioni i giocattoli continuino a ballare e cantare per ore dopo la chiusura del parco… e specialmente quando l’elettricità è stata staccata!

 

I pirati dei Caraibi
L’ultima attrazione che vi voglio presentare è The Pirates of Caribbean, certamente una delle giostre più famose di tutta Disneyland. Si dice che la Disney abbia usato vere ossa umane (!!) nel lontano 1967, quando gli Imagineers che realizzarono il parco facevano fatica a riprodurre dei falsi…

Secondo la leggenda, le ossa provenivano dalla scuola medica della UCLA. Oggi le ossa nei Pirati dei Caraibi sono solo delle repliche, ma alcuni credono che le ossa reali siano ancora nascoste all’interno della struttura.

Secondo i membri dello staff di Disneyland, molte volte si sono viste le ossa e le marionette cambiare misteriosamente posizione, e molti dei visitatori hanno detto di aver sentito dei passi, e di aver visto sagome fluttuanti all’interno dell’attrazione.

In conclusione: Disneyland è davvero un luogo infestato? Indubbiamente ci sono stati degli eventi tragici all’interno del parco, lo testimoniano le cronache del tempo e anche consultando il cospicuo materiale online ho avuto conferma che molte delle sciagure attribuite a Disneyland sono realmente accadute…ma non si tratta, piuttosto, di marketing? Voi cosa ne pensate?

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Un pensiero su “Disneyland, il luogo più felice del mondo è davvero infestato?”

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