ImmagineQuasi 60 anni fa, la star di Hollywood James Dean moriva in un tragico incidente, mentre era alla guida della sua Porsche 550 Spyder, l’amata Little Bastard, mettendo fine a una promettente carriera.
Lasciò dietro di sé un’eredità di ribellione adolescenziale e angoscia, ma ci sono molti che credono che abbia anche lasciato una maledizione sinistra, conferita all’auto in cui morì.
Così, quando parlai per la prima vota di automobili maledette, trattando la leggenda della Graf & Stift, anticipai che presto avrei parlato di un’altra macchina maledetta, e quel momento è giunto.
Ecco la storia di Little Bastard, l’automobile maledetta che uccise James Dean.

 James Dean, il ribelle senza paura

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James Dean e Little Bastard

Quando molti pensano all'”età dell’oro” di Hollywood, una serie di nomi può venire in mente. Brando, Taylor, Monroe, Hitchcock, Sinatra e Disney. Tutti sono leggende del cinema classico. Ma tra questi, un nome in particolare è rimasto nella memoria della gente, principalmente a causa del fatto che la sua carriera è stata troppo breve, e l’eredità che ha lasciato alle spalle eterna. Il suo nome era James Dean.

Protagonista in soli tre film importanti, Dean è considerato, per la sua fama, la sua personalità enigmatica e la popolarità, come un’icona, l’incarnazione di ribellione e di non conformità, di traumi adolescenti e confusione.

Tuttavia, è la sua morte e ciò che ci sta dietro ad aver interessato molti ricercatori paranormali e scrittori. Qualcosa di simile alla leggenda del PID (Paul is dead)? Più o meno.
Molti sono arrivati a credere che la macchina in cui Dean si trovava quando morì era maledetta, mentre altri ritengono che la maledizione sia iniziata con la morte della star. Qualunque sia la verità, si iniziò a parlare fin da subito della maledizione che aleggia attorno a James Dean e alla sua Porsche Spyder “Little Bastard”, e queste leggende continuano ancora oggi.

Il lunatico, impulsivo e avventato rubacuori già aveva la reputazione di essere una persona difficile, e molti dei suoi coetanei attori e non, appartenenti all’élite di Hollywood, avevano iniziato a chiamarlo “Little Bastard”. Tuttavia, questo nome fu legato più a all’automobile di Dean che non a Dean stesso: “little Bastard”, infatti, sarebbe il nome dipinto su una Porsche 550 Spyder che Dean avrebbe acquisito durante le riprese del suo terzo e ultimo film, Giant.

Little Bastard (la macchina) era stata nominata così dal meccanico che l’aveva in custodia, e molte leggende inziiarono a circolare sulla macchina, ancor prima che questa venisse comprata da Dean. Molte delle persone che la guidarono, infatti, dissero di aver sentito strane sensazioni non appena a bordo del veicolo.

La famosa Bond girl Ursula Andress rifiutò categoricamente di sedersi, ed è una storia leggendaria di Hollywood che dopo l’incontro con Dean al di fuori di un ristorante, l’attore britannico Alec Guinness, vincitore di due premi Oscar, e conosciuto soprattutto per il suo ruolo di Obi-Wan Kenobi in Guerre stellari, avrebbe messo in guardia Dean dal guidare quella macchina. Guinness aveva avvertito qualcosa di sinistro nella vettura, e avrebbe detto a Dean di non mettersi al volante di Little Bastard: “Se sale in quella macchina verrà trovato morto, tra una settimana esatta”.

Che Guinness sapesse già in qualche modo che la vettura era maledetta? Oppure,s emplicemente, conoscendo la guida spericolata di Dean, unita alla velocità dell’automobile, abbia in qualche modo visto la fine prematura del collega?

Non si sa, anche se appare decisamente agghiacciate che, giusto una settimana dopo, Dean sarebbe morto, in quella macchina, mentre si stava recando a Salinas, in California.

L’incidente

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Una foto dell’incidente costato la vita a James Dean

Molti erano consapevoli del fascino che esercitavano sull’attore le auto sportive, e tutti sapevano bene che Dean aveva partecipato a diverse gare di velocità. I Warner Brothers Studios gli avevano vietato di compiere queste gare, mentre stava girando Gigante, ma l’attore, dopo aver completato le riprese, decise di porre fine alla sua pausa dalle corse e, sfidando tutti i dirigenti dello studio, decise di riabbracciare la sua antica passione e di tornare in pista.

Molti erano anche a conoscenza della sua passione per la stregoneria e il macabro, e aleggia nelle menti delle persone che lo conobbero quella frase che Dean era solito ripetere, riferendosi alla sua morte, sapendo che “sarebbe morto giovane”.

E così, il 30 settembre 1955, Dean e il suo meccanico Rolf Wütherich stavano guidando alla volta di Salinas, California, per partecipare con l’adorata Spyder a un certo numero di corse di velocità. Durante il viaggio, Dean venne fermato dalla polizia per eccesso di velocità, il che era la normalità, visto che Dean era stato visto regolarmente correre a tutta velocità attraverso le strade di Los Angeles di notte, spesso fino all’alba. Alla guida di Little Bastard per le prime volte, era stato incoraggiato dal suo stesso meccanico a prendere maggior confidenza con la vettura, prima di correre. Dopotutto Little Bastard era una macchina che in fondo non conosceva poi così bene, avendola guidata solo in qualche scena, e a velocità ridotta (e controllata).

Poi, una Ford Custom Tudor coupé bianca e nera del 1950, guidata da Donald Gene Turnupseed, studente di appena 23 anni, imboccò la Route 41 e s’immise nella corsia in cui sopraggiungeva Dean. Le due auto si scontrarono quasi frontalmente. In quell’impatto, il meccanico che sedeva a fianco di Dean e l’altro pilota, nonostante le lesioni subite, sopravvissero, mentre Dean, a soli 24 anni, moriva quasi istantaneamente per la gravità delle ferite. Secondo l’autopsia, la testa di Dean colpì la griglia anteriore della macchina di Turnupseed, e nell’impatto Dean si fratturò il collo, procurandosi fratture multiple (braccia, mascella, gambe), e vaste lesioni interne. Probabilmente Dean morì 10 minuti dopo l’incidente.

Per anni sono circolate voci su presunte foto di Dean intrappolato nella sua Porsche, in fin di vita…  foto in verità mai pubblicate e/o circolate, anche se esistono, e confermerebbero la tesi che Dean non sia morto immediatamente nell’impatto, delle foto che mostrerebbero James Dean ancora vivo sul luogo dell’incidente.

Hollywood così si ritrovò a piangere non solo la fine di una stella, ma anche una carriera brillante finita, spezzata, troppo in fretta. Più di 3000 persone hanno partecipato ai suoi funerali. Ma la stella di Dean non si spense: due delle sue performance, in La valle dell’Eden e in Giant, gli valsero infatti entrambe la nomination postuma all’Academy Award nel 1955 e nel 1956, come miglior attore in un ruolo principale, diventando il primo attore a essere nominato dopo la sua morte.

La maledizione di Little Bastard esiste ancora?

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Little Bastard esposta per sensibilizzare alla sicurezza stradale

E Little Bastard? L’auto dell’incidente venne utilizzata dall’amministrazione di Los Angeles per spiegare alla popolazione gli effetti causati dagli incidenti stradali, ed esposta in musei e incontri pubblici, come mostrano le foto qui a fianco, e venendo per questo definita in modo macabro “L’ultima auto sportiva di James Dean”. Poi se ne persero i contatti. Fino a quando, improvvisamente, Little Bastard tornò a farsi sentire.

Nel corso degli anni sono circolate storie di eventi inquietanti che, apparentemente, hanno interessato alcune vetture che avevano ricevuto parti della Spyder. La macchina infatti fu acquistata da un collezionista di nome George Barris, ma mentre veniva trasportata su un camion si sganciò dai sostegni, cadde e spezzò la gamba di un meccanico. In seguito il motore venne tolto e installato sull’auto da corsa di un medico: durante una competizione la macchina uscì di strada, uccidendo uno degli addetti al controllo della gara e ferendo il medico.

L’automobile di James Dean fu prestata alla State Highway Patrol per essere esposta in varie località, nel tentativo di scoraggiare l’eccesso di velocità, in una mostra vagante sui temi di sicurezza alla guida. Molta gente, mentre la vettura era in mostra, affascinata dalla storia che ammantava la Spyder, tentarono di rubarne dei pezzi, da piccoli frammenti di tappezzeria intraisa (pare) del sangue di Dean, allo stesso volante, ma tutti quelli che ci hanno provato hanno subito terribili ferite. Un ragazzino che tentò di rubare un frammento di vernice si ferì così gravemente a un braccio che fu necessaria l’amputazione.

Nella successiva tappa della mostra, il camion che trasportava Little Bastard fu tamponato, l’automobile impazzita schizzò fuori e travolse un altro veicolo, uccidendone il conducente. In un’altra occasione la macchina venne depositata momentaneamente in un garage, ma il garage prese fuoco: tutte le macchine al suo interno bruciarono, tutte tranne Little Bastard che non ebbe nemmeno un graffio sulla sua vernice.

Fino alla tappa finale del suo viaggio: a New Orleans, nel 1960, i sostegni su cui poggiava improvvisamente cedettero, e l’automobile, cadendo, si frantumò in undici pezzi. Era forse la fine di Little Bastard? Si decise di rimandarli a Barris, a Los Angeles, e il tutto fu caricato su un treno, che però non arrivò mai a destinazione. Barris si rivolse agli investigatori privati per recuperare l’auto, presumibilmente sottrattagli da collezionisti, ma nonostante la taglia (esorbitante) da un milione di dollari, Little Bastard non fu mai più ritrovata.

Circolano molte storie sulla sorte di Little Bastard: pare che nel 1996 sia riapparsa, in Italia, nella bottega di un restauratore, che però non appena saputo che vettura gli era capitata tra le mani se ne sbarazzò, vendendola a uno sciecco, che ogni tanto la espone a Las Vegas….
Ma sono solo leggende.
Little Bastard, dopo aver spezzato la vita di James Dean, da vera bastarda è scomparsa e se ne sta rintanata, nell’attesa di ricomparire, forse, e seminare altra distruzione… o forse no.

E nel frattempo, è comparsa sotto forsa di “fantasma”: si racconta infatti che sia stata vista più volte sul luogo dell’incidente in cui James Dean morì, e che, sullo stesso luogo, anche lo stesso Dean si veda spesso… e come per Paul Mc Cartney, anche di James Dean si vocifera che non sia ralmente morto…

Fonte: www.theparanormalguide.com/blog/james-dean-and-little-bastard
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Un pensiero su “James Dean e la Piccola Bastarda: il mistero della macchina maledetta”

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