foto: Himanshu Yogi

palazzo principale, Haunted Bhangarh Fort

Torniamo a parlare di luoghi più infestati al mondo, uno dei filoni che qui su Pensierospensierato è sempre andato alla grande.
Oggi vestiamo i panni degli esploratori dell’occulto e del mistero e andiamo a fare un giro in India, per scoprire qualcosa su Bhangarh, il luogo più infestato di tutta l’India e considerato come la fortezza più infestata al mondo.

Situata al confine della Sariska Tiger Reserve, nel quartiere Alwar del Rajasthan, Bhangarh è una fortezza risalente al 17 ° secolo, famosa in tutta l’India per essere, appunto, il “luogo più infestato in India”. A causa delle numerose esperienze paranormali, che vanno da apparizioni spettrali e manifestazioni di poltergeist che si verificherebbero nei locali della fortezza ormai abbandonata, le popolazioni hanno evitato con molta cura di avvicinarsi troppo al sito, e hanno edificato i loro villaggi a notevole distanza dalle sue mura.

Bhangarh, fortezza maledetta

Anche l’ASI, Archaeological Survey of India vieta ai turisti, ma anche alla gente del posto, di entrare nella fortezza di notte… non tanto per le (presunte) manifestazioni paranormali, quanto perchè il luogo è completamente in rovina, e quindi rischioso da visitare. Anche se questi divieti vengono visti dagli appassionati del paranormale come un tentativo di celare ciò che avviene davvero tra quelle mura.

Bhangarh venne fondata nel 1573 dal re Bhagwant Das, che aveva due figli. Il figlio maggiore si chiamava Man Singh, generale dell’imperatore Akbar, mentre il più giovane era Madho Singh. Bhagwant Das aveva deciso di fare di Bhangarh la residenza del figlio più giovane Madho Singh, che in seguito, alla morte del padre, divenne governatore della città di Bhangarh.

Avvertimento dell’ASI a Bhangarh: accesso vietato di notte

Focalizziamoci sull’aspetto paranormale della vicenda: secondo diverse storie popolari locali, a nessuno è permesso di entrare nei locali della fortezza dopo il tramonto. Il governo Indiano, a questo proposito, ha disseminato l’entrata di Bhangarh con cartelli che avvertono che è vietato violare i confini di Bhangarh prima dell’alba e dopo il tramonto, e che se qualcuno viene trovato all’interno della fortezza, potrebbe essere intrapresa un’azione legale nei suoi confronti. Questi cartelli d’avviso ricordano molto da vicino quelli presenti ad Aokigahara, la foresta più infestata al mondo, solo che in quel caso erano stati apposti per scongiurare ulteriori tentativi di suicidio che purtroppo spesso avvengono nella foresta. Avevamo avuto modo di notare, infatti, come Aokigahara sia considerata uno dei luoghi preferiti per il suicidio, e di come, nella rete, esistano molti testi che spiegano passo passo come raggiungere la buena muerte, magari proprio all’interno del fitto reticolo offerto dagli alberi di Aokigahara.

Ma fortunatamente, a Bhangarh non si sono mai registrati tentativi di suicidio, anche se l’aspetto macabro della vicenda che avvolge queste mura è ugualmente inquietante. La gente del posto infatti riferisce di gruppi di persone, nomadi o semplici curiosi, che sfidando i divieti si sono introdotti tra le rovine di Bhangarh, alla ricerca di qualcosa di curioso… e la leggenda, perché di leggenda evidentemente si parla, riferisce che poche persone di quei gruppi sono uscite da Bhangarh, e chi è uscito ha spesso riferito di aver fatto degli incontri decisamente preoccupanti… In realtà, anche se il forte di Bhangarh è attualmente una popolare attrazione turistica, non ha alcuna fornitura di energia elettrica, il che rende le rovine raccapriccianti, specie al calare del sole, e molte porzioni della fortezza rimangono ancora inesplorate.

Circondata dalle maestose colline Aravali, la fortezza agisce come un ricovero notturno per le diverse specie di animali che abitano le foreste vicine…ed è per questo che molti ricercatori del paranormale hanno individuato la fonte sicura dei suoni registrati nella fortezza, dapprima attribuiti a fantasmi inquieti, ai versi prodotti da questi animali selvatici.

Le leggende della fortezza di Bhangarh

 

Image result for bhangarhCome ogni luogo misterioso che si rispetti, ovviamente anche Bhangarh ha le sue brave leggende, ed è proprio il ricordo di esse, o forse la loro stessa esistenza, a spiegare il perché il sito sia meta di tanti visitatori.

Una delle leggende più popolari che riguardano Bhangarh è la maledizione che le scagliò contro Guru Balu Nath, e che riguarda la creazione stessa del luogo. Come abbiamo visto, la fortezza fu abitata dal re Madho Singh. Prima di prendere possesso di Bhangarh, però, l’imperatore chiese il permesso di potercisi stabilire a Balu Nath (una specie di santone, di sciamano, che abitava quei luoghi e che qui aveva la sua dimora, una grotta nella quale si ritirava in preghiera e meditazione). Guru Balu Nath concesse l’autorizzazione, a una sola condizione: che l’ombra del palazzo dell’imperatore non toccasse mai la caverna nella quale risiedeva, pena la distruzione totale di Bhangarh.

Inizialmente l’imperatore rispettò i patti, poi volle innalzare più del consentito il tetto del suo palazzo, con una torre…l’ombra della torre coprì la caverna di Balu Nath e in qual momento la profezia si avverò: il tetto del palazzo di Madho Singh cedette, crollò e uccise diversi operai che vi stavano lavorando. Da allora, nessuno è più riuscito a costruire qualcosa in quella zona, e dopo il crollo, in appena dieci anni Bhangarh venne abbandonata. Ancora oggi, nonostante alcune costruzioni siano state edificate tra i resti di Bhangarh (ufficio turistico), nessuno ha mai costruito nella zona del tempio di Balu Nath.

La seconda leggenda invece riguarda Ratnavati, principessa di Bhangarh, famosa in tutto il suo regno e in queli confinanti per la sua bellezza. Al compimento del diciottesimo anno d’età, la principessa aveva ricevuto moltissime proposte di matrimonio, tutte rifiutate… Tentato dalla bellezza della principessa, Singhia, un mago oscuro, probabilmente adoratore del demonio, pensò bene di attirare la principessa usando i suoi poteri magici…

Rovine del infestata Bhangarh FortStregò così l’olio con cui la principessa ogni sera si faceva ungere dalle sue ancelle: una volta unta con quell’olio, Ratnavati si sarebbe perdutamente innamorata del mago, e non gli sarebbe stata in grado di resistere. Una specie di malocchio o di filtro d’amore, insomma… Ma l’astuta principessa, fiutando in qualche modo l’inganno, versò l’olio sul terreno. L’olio a terra si trasformò in una roccia, che rotolò verso il mago, schiacciandolo. Il mago però, prima di morire, maledisse la città, augurandole la morte e profetizzando che nulla più sarebbe nato da Bhangarh. La profezia di Singhia si avverò allorquando la principessa, durante una guerra combattuta tra Bhangarh e Ajabgarh, città vicina e rivale, fu uccisa. Da allora, la gente abbandonò Bhangarh, e nessuno tornò mai più a popolarla.

Si tratta di leggende, è vero, che in qualche modo tentano di spiegare il motivo per cui una fortezza così bella come Bhangarh sia stata abbandonata in fretta e in furia. Leggende, nulla più. La verità? Non si sa perchè Bhangarh sia stata effettivamente abbandonata al suo destino…un’epidemia, qualche calamità, carestia? non si sa.
Il mistero continua ad aleggiare tra quelle rovine, assieme a fantasmi, e bei ricordi di un tempo passato.
fonte: http://bhangarh.org/
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