Il terribile delitto di Prescott: il caso della famiglia Hoskins
La casa degli Hoskins
Per Allen Taylor, il 15 gennaio 1919 era un giorno come un altro da trascorrere nella sua fattoria vicino a Prescott, Iowa. Tutto cambiò quando la sua vicina di 15 anni, Irene Hoskins, lo raggiunse in casa, urlando, con uno squarcio sul lato della testa. La ragazza gli disse, con un filo di voce, che suo padre, John Hoskins, aveva assassinato la sua matrigna, Hulda, e due dei suoi figli, Roy e Gladys, prima di accanirsi anche su di lei, che per un puro caso era riuscita a sfuggirgli.
Allen corse al telefono e chiese aiuto. Chester Wood, un altro vicino vicino, arrivò poco dopo. Insieme corsero verso la fattoria di Hoskins, e si interrogarono su quanto era appena accaduto: entrambi conoscevano John da un po’ di tempo e mai avrebbero pensato che fosse capace di qualcosa del genere. John Hoskins era vedovo con due figli, Merlin e Irene. Nel 1915, aveva sposato Hulda Campbell, una vedova della vicina Nevinville, Iowa, che aveva già due bambini: Roy, 12 anni e Gladys, 18.
John e Hulda erano una famigliola affiatata, normale, ed erano sempre stati felici insieme; nessuno nella zona aveva mai avuto da dire sul loro comportamento, anzi: erano tutti molto ben voluti. Pareva quindi impossibile che John Hoskins avesse fatto ciò di cui lo accusava la figlia…e se Irene si fosse inventata tutto? se il profondo taglio che aveva in testa se lo fosse procurato cadendo nella stalla, o in qualsiasi altro modo?
Tutti i dubbi vennero tragicamente dissipati quando Wood e Taylor arrivarono alla fattoria di Hoskins, e girando attorno alla casa poterono vedere il corpo insanguinato di Hulda nella veranda sul retro. John era accanto al cadavere, e teneva tra le mani un lungo rasoio. Hoskins si rivolse a Wood e Taylor, minacciando di ucciderli se si fossero avvicinati, e i due uomini, spaventati, se la diedero a gambe.
Quando finalmente arrivarono le forze dell’ordine, John si era tagliato la gola e anche uno dei polsi. Giaceva in una pozza di sangue, appena dentro la porta che dava sul retro della casa. Uno dei soccorritori, un medico, ispezionò l’uomo ferito, dichiarandolo spacciato. Ma poi, John cominciò a muoversi e a lamentarsi. Subito l’uomo venne sollevato e portato dentro la casa per curare le sue ferite.
Una vista terrificante attese i soccorritori una volta entrati dalla porta posteriore in cucina. Oltre al corpo di Hulda, sul pavimento della cucina c’erano i corpi di Roy e Gladys. Il sangue copriva la stanza disegnando un macabro mosaico rosso.
L’altro figlio della coppia, Merlin, non si trovava da nessuna parte.
Il dottore si inginocchiò per esaminare più da vicino John. Divenne chiaro che le sue ferite erano superficiali; il danno al polso era minore e la sua gola era stata tagliata troppo in alto per causare lesioni mortali. Lo sceriffo ordinò che Hoskins venisse curato e quindi trasferito nella prigione della contea di Corning, nello Iowa.
Con John Hoskins finalmente in custodia, l’inchiesta iniziò. Si tentò di delineare una timeline degli avvenimenti, basandosi sulla sola sopravvissuta al massacro, Irene. La ragazza iniziò a raccontare. Disse che lei e sua sorella Gladys avevano dormito fino alle sei e mezza di quella mattina, che era molto più tardi di quanto il padre John avesse voluto: l’uomo aveva infatti pianificato di andar a fare visita ai suoi genitori, quella mattina, e il tergiversare delle figlie a letto stava allungando i suoi piani. Questo ritardo mise apparentemente John di cattivo umore; presto iniziò a litigare furiosamente con Hulda, senza che ci fosse un vero motivo.
Secondo la testimonianza di Irene, i litigi tra i genitori erano sempre più frequenti, nonostante in paese si dicesse che fossero una famiglia unita e tranquilla: la realtà, in casa Hoskins, era molto lontana dall’apparenza, quindi.
E le violenze di John nei confronti dei familiari non erano certo degli eventi isolati, anzi: nello stesso anno, raccontò Irene, un John inferocito aveva afferrato Roy per la gola e aveva iniziato a strangolarlo, prima che Hulda e la stessa Irene fossero intervenute per fermarlo. Ma John, lasciato la presa su Roy, se l’era presa con le donne di casa. Non era esattamente un uomo tranquillo, anzi.
Quella stessa mattina, mentre John discuteva con sua moglie, anche Roy e Merlin erano scesi in cucina, richiamati dalle urla del padre. Mentre il litigio proseguiva, per evitare di far arrabbiare ancor più il padre per il ritardo accumulato, i bambini si sedettero al tavolo della cucina e cominciarono a fare colazione. Presto John si unì a loro mentre Hulda usciva di casa per andare a prendere del lardo che teneva in cantina.
A metà pasto, John si alzò e andò alla porta sul retro. Allungò una mano fuori e afferrò un pezzo di asse di legno che usava solitamente per mescolare il mangime da dare alle galline. Irene osservava le mosse del padre, e non ci trovò nulla di strano, visto che il genitore era solito occuparsi sempre delle loro numerose galline.
Senza dire una parola, John tornò in cucina, tenendo in mano il bastone, si avvicinò ai figli seduti a tavola e colpì violentemente Gladys in testa. La bambina si accasciò a terra. John si girò di nuovo, questa volta colpendo Roy. Irene e Merlin scapparono dalla cucina, urlando disperati, timorosi per la propria vita.
John corse dietro a Irene, raggiungendola facilmente in giardino. La ragazzina pregò il padre di fermarsi, ma John la colpì ugualmente. Irene si accasciò a terra, fingendosi morta, mentre il sangue che zampillava dallo squarcio prodotto sulla sua testa convinceva il padre che anche Irene fosse morta. John si allontanò da Irene, e si mise in cerca di Merlin.
Lo individuò mentre attraversava il cortile e lo chiamò. Il ragazzo si bloccò sul posto, terrorizzato. John non gli si avvicinò: ordinò a Merlin di prendere il suo cavallo e andare alla fattoria di suo zio, e di raccontargli tutto ciò che era successo quella mattina.
Pietrificato, Merlin obbedì. Corse al granaio, sellò il suo cavallo e si preparò per partire verso casa di suo zio.
John quindi tornò in cucina, dove finì Gladys e Roy con ulteriori colpi alla testa. Fu a questo punto che Hulda tornò in casa, e si accorse di quanto aveva fatto il marito. Vedendo i suoi figli morti sul pavimento, Hulda si scagliò contro John, lanciandogli dietro il pezzo di lardo che era andata a tagliare, e John la colpì in piena faccia con il bastone. Hulda barcollò fuori dalla porta sul retro e nel cortile. John la seguì, colpendola più e più volte in testa, con estrema violenza.
Nel frattempo, Irene era rinvenuta.
La prima cosa che vide fu la matrigna rannicchiata nel cortile sul retro. La ragazzina si spostò barcollando verso la donna ferita: Hulda era gravemente ferita, ma sorprendentemente ancora viva. La poveretta sussurrò a Irene di scappare e cercare aiuto. La ragazzina obbedì e andò direttamente alla fattoria di Allen Taylor.
Raccogliendo le sue ultime forze, Hulda si trascinò sul portico, dove morì.
Alla fine dell’inchiesta, l’intera regione sapeva cosa aveva fatto John Hoskins.
L’uomo, che tutti avevano giudicato tranquillo e sereno, non mostrò assolutamente alcun rimorso per il suo crimine, e anzi raccontò per filo e per segno cosa aveva fatto, riferendo i dettagli di quel giorno ai suoi carcerieri, e gioendo per il fatto di aver finalmente messo in riga i suoi congiunti.
Le autorità locali portarono John Hoskins a processo quasi immediatamente e, il 1° marzo 1919, venne dichiarato colpevole di omicidio.
Fu mandato al penitenziario statale dell’Iowa a Fort Madison, Iowa, per scontare la pena dell’ergastolo. Irene e Merlin, gli unici sopravvissuti, furono mandati a vivere con i loro nonni a Nevinsville.
Nel 1959, quarant’anni dopo l’omicidio, John Hoskins ottenne la libertà condizionata dopo che la sua condanna originale fu commutata. Sorprendentemente, cercò sua figlia Irene, che ora viveva in California, e le chiese di poter andare a vivere con lei.
Ma nonostante un tentativo (assurdo, a mio parare!) di riconciliazione, la vita fuori dalla prigione non si rivelò così facile per John, che era bersaglio di numerose critiche (e molto di più) da parte dei cittadini che sapevano ciò che aveva fatto, e così l’uomo chiese di poter tornare nello stato dell’Iowa.
Un ufficiale della polizia scortò Hoskins a Fort Madison, dove morì nel 1963. Venne sepolto nel cimitero del paese e , certo per evitare atti di vandalismo, la sua lapide non fa alcuna menzione degli efferati delitti commessi in un freddo giorno di gennaio del 1919.
This is the Cookie Policy for Pensierospensierato, accessible from https://www.pensierospensierato.net/
What Are Cookies
As is common practice with almost all professional websites this site uses cookies, which are tiny files that are downloaded to your computer, to improve your experience. This page describes what information they gather, how we use it and why we sometimes need to store these cookies. We will also share how you can prevent these cookies from being stored however this may downgrade or 'break' certain elements of the sites functionality.
We use cookies for a variety of reasons detailed below. Unfortunately in most cases there are no industry standard options for disabling cookies without completely disabling the functionality and features they add to this site. It is recommended that you leave on all cookies if you are not sure whether you need them or not in case they are used to provide a service that you use.
Disabling Cookies
You can prevent the setting of cookies by adjusting the settings on your browser (see your browser Help for how to do this). Be aware that disabling cookies will affect the functionality of this and many other websites that you visit. Disabling cookies will usually result in also disabling certain functionality and features of the this site. Therefore it is recommended that you do not disable cookies. This Cookies Policy was created with the help of the Cookies Policy Generator from CookiePolicyGenerator.com.
The Cookies We Set
Account related cookies
If you create an account with us then we will use cookies for the management of the signup process and general administration. These cookies will usually be deleted when you log out however in some cases they may remain afterwards to remember your site preferences when logged out.
Login related cookies
We use cookies when you are logged in so that we can remember this fact. This prevents you from having to log in every single time you visit a new page. These cookies are typically removed or cleared when you log out to ensure that you can only access restricted features and areas when logged in.
Email newsletters related cookies
This site offers newsletter or email subscription services and cookies may be used to remember if you are already registered and whether to show certain notifications which might only be valid to subscribed/unsubscribed users.
Forms related cookies
When you submit data to through a form such as those found on contact pages or comment forms cookies may be set to remember your user details for future correspondence.
Site preferences cookies
In order to provide you with a great experience on this site we provide the functionality to set your preferences for how this site runs when you use it. In order to remember your preferences we need to set cookies so that this information can be called whenever you interact with a page is affected by your preferences.
Third Party Cookies
In some special cases we also use cookies provided by trusted third parties. The following section details which third party cookies you might encounter through this site.
This site uses Google Analytics which is one of the most widespread and trusted analytics solution on the web for helping us to understand how you use the site and ways that we can improve your experience. These cookies may track things such as how long you spend on the site and the pages that you visit so we can continue to produce engaging content.
For more information on Google Analytics cookies, see the official Google Analytics page.
From time to time we test new features and make subtle changes to the way that the site is delivered. When we are still testing new features these cookies may be used to ensure that you receive a consistent experience whilst on the site whilst ensuring we understand which optimisations our users appreciate the most.
The Google AdSense service we use to serve advertising uses a DoubleClick cookie to serve more relevant ads across the web and limit the number of times that a given ad is shown to you.
For more information on Google AdSense see the official Google AdSense privacy FAQ.
We use adverts to offset the costs of running this site and provide funding for further development. The behavioural advertising cookies used by this site are designed to ensure that we provide you with the most relevant adverts where possible by anonymously tracking your interests and presenting similar things that may be of interest.
We also use social media buttons and/or plugins on this site that allow you to connect with your social network in various ways. For these to work the following social media sites including; {List the social networks whose features you have integrated with your site?:12}, will set cookies through our site which may be used to enhance your profile on their site or contribute to the data they hold for various purposes outlined in their respective privacy policies.
More Information
Hopefully that has clarified things for you and as was previously mentioned if there is something that you aren't sure whether you need or not it's usually safer to leave cookies enabled in case it does interact with one of the features you use on our site.
However if you are still looking for more information then you can contact us through one of our preferred contact methods:
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.