Vi ricordate la storia che avevo raccontato sulla famosa Povolata di Ca’ Oddo? Un albero di pioppo gigantesco, situato vicino a Monselice, che, secondo la leggenda, nasconderebbe il corpo di una strega? Ebbene, si tratta, appunto, solamente di una leggenda, ma quella che vi voglio presentare oggi è una storia che di leggendario ha ben poco. Perchè è una storia vera.
Il 18 aprile 1943, 4 ragazzi inglesi di Stourbridge, Robert Hart, Thomas Willetts, Bob Farmer e Fred Payne, decisero, come il solito, di andare a caccia di nidi di uccelli sulla Wychbury Hill, una collinetta a pochi chilometri dalla cittadina. Qui si trova un grande albero di olmo, il Wych elm appunto, morto da un bel pezzo, con una foltissima chioma composta da soli rami nodosi e contorti…
Uno dei ragazzi sale fino in cima, alla ricerca di nidi d’uccello, quand’ecco uno dei rami si rompe, il ragazzo cade e sprofonda fino a metà gamba nel tronco della pianta. E qui, come nel film il mistero di sleepy hollow, si trova tra le mani un teschio umano. Con dei denti stortissimi. E da qui parte la nostra storia.
I quattro amici sulle prime decidono di non dire nulla del macabro ritrovamento, ma poi il più giovane, spaventato, racconta tutto al padre, che lo spinge a vuotare il sacco con la polizia. Quando i poliziotti si recano sul posto, oltre al teschio che nel frattempo è stato ricollocato dai 4 amici all’interno del wich elm trovano frammenti di stoffa e anche delle altre piccole ossa, disseminati nelle vicinanze. Così, grazie a quei pochi resti, è possibile risalire a qualche dettaglio sulla vittima. Donna, sotto la quarantina, sepolta nel vecchio olmo da circa un anno e mezzo, morta per asfissia (come testimoniano i frammenti di tessuto trovati in bocca alla sventurata) e sepolta nella cavità naturale pochi istanti dopo la sua morte. Sulla sua identità, però, non ci sono indicazioni. La polizia fa un calco dentale al teschio, e lo spedisce a tutti i dentisti della zona, sperando che qualcuno si faccia vivo per testimoniare, anche perchè dei denti così storti e malandati sono un biglietto da visita, dando finalmente un nome a quei miseri resti, ma non c’è alcun riscontro. E come se non bastasse, visto che nessuno sembra dare indicazioni utili per risalire all’identità della morta, ecco che appena sei mesi dopo il ritrovamento, in molti luoghi nei pressi di Warwickshire, iniziano ad apparire strani graffiti, seminati un po’ ovunque: cartelli stradali, edifici, colonne, tombe, tutti vengono coperti dalla stessa enigmatica frase:
Who put Bella down the wych elm?
e cioè Chi ha nascosto Bella nell’olmo?
Che Bella sia dunque il nome della donna? Vengono fatte delle ricerche, per stabilire se fosse scomparsa una donna con quel nome, tempo addietro. Niente, nessun riscontro. Poi nel 1944 viene ritrovato il corpo di una prostituta di Birmingham. La donna è stata assassinata. Il caso verrebbe presto dimenticato se non fosse per un picoclo particolare: nel rapporto della polizia si fa infatti riferimento a un’altra prostituta, di nome Bella, che sarebbe scomparsa da Birmingham, appena tre anni prima. Ma nonostante questo punto di contatto, gli inquirenti non sono in grado di stabilire se si tratti della stessa donna rinvenuta cadavere nell’olmo. La donna è ancora senza alcuna identità: nessuno ha mai denunciato la sua scomparsa, nessuno sa chi sia in realtà, e così, in assenza di prove, il caso viene congelato e dimenicato.
Fino a quando, due anni più tardi, la professoressa di antropologia Margaret Murray s’interessa del caso della donna sepolta nell’olmo, e ipotizza che Bella sia stata uccisa durante un antico cerimoniale… lo dimostrerebbe, oltre alla presenza del cranio nel tronco dell’albero, il fatto che siano state rinvenute le dita della donna sparpagliate nelle vicinanze dell’albero. Il tutto, infatti, farebbe pensare all’antico rituale per realizzare un manufatto magico, noto comunemente come mano della gloria.
Si tratta di un portafortuna, costituito dalla mano di un uomo morto per impiccagione, messa a disseccarsi e quindi conservata in salamoia. La mano della gloria, in realtà, farebbe parte di un oggetto assai più complesso, “fabbricato” prendendo il grasso corporeo di un malfattore morto per impiccagione, quindi sciolto per formare una sorta di candela, che viene infilata nella mano della gloria, che quindi dovrebbe reggerla, come se fosse un candeliere.
La mano della gloria avrebbe, secondo la diceria, il potere di paralizzare chiunque si ritrovi illuminato dalla sua luce. Tutti i fan di Harry Potter la ricorderanno sicuramente, essendo un oggetto di Magia Oscura venduto da Magie Sinister. Si tratta, sempre secondo Harry Potter, dell’unico sistema per illuminare gli oggetti che dissimulano il buio, come la Polvere Buiopesto. Il cattivo della situazione, non Voldemort ma Draco Malfoy, ne possiede una, che gli servirà per scappare dalla Stanza delle Necessità.
Non passano pochi giorni dalla scoperta di Margaret Murray che nel villaggio di Lower Quinton viene rinvenuto il cadavere di Charles Walton, inchiodato a terra da una forca. Dopo il ritrovamento della mano della gloria, questo è il colpo di grazia per la cittadina, che viene subito additata come un luogo in cui si celebrano rituali di magia nera… Il caso viene portato alla ribalta anche nella stampa nazionale, e perfino Scotland Yard decide di interessarsi alla vicenda, ma senza alcun esito… fino al 1953.
l’olmo in cui venne ritrovato
il cadavere di Bella
Si fa avanti una donna, Una Mossop, che rivela alla polizia che suo cugino, Jack Mossop, le ha confessato di essere a conoscenza della morte di Bella. Jack racconta infatti alla cugina di aver conosciuto un olandese, van Ralt, in un pub, il Lyttelton Arms, e di aver bevuto abbondantemente con lui e una sua amica, Bella appunto. Una spiega che la donna del pub, anche lei olandese, ha bevuto così tanto da cadere svenuta. Van Ralt nasconde l’amica nell’olmo, per farle uno scherzo, ma solo la mattina seguente si rendono conto che la donna è morta. Secondo Una Mossop, però, è van Ralt ad aver ucciso Bella, tappandole la bocca con del tessuto per non farla gridare, anche se la complicità del cugino jack è palese. Jack Mossop però viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico perché tormentato dalla visione di una donna che lo fissa da un albero, e muore molto tempo prima che il teschio venga ritrovato nell’olmo.
C’è poi la versione dello spionaggio. Nel 1968 lo scrittore Donald McCormick pubblica Murder by Witchcraft, un brillante libro in cui racconta la sua teoria sulla morte di Bella: secondo lo scrittore, Bella sarebbe stata una spia nazista, Clarabella, il cui nome in codice sarebbe stato Clara. Di questa donna si sarebbero perse le tracce nel 1941, giusto il periodo a cui risalirebbero i resti rinvenuti nell’olmo. Tuttavia, per quanto strampalata quest’idea possa essere, esisteva una donna, Clarabella Dronkers, che aveva circa 30 anni, e, cosa più interessante, era la moglie di una nota spia olandese. Fa poi la sua comparsa un’artista di cabaret tedesca, di nome Clara Bauerle, coinvolta in un affaire di spionaggio nazista, scomparsa nel 1941.
Clara aveva una particolarità: aveva i denti molto storti.
Ma queste restano ancora soltanto delle ipotesi. E il mistero del cadavere nell’olmo, dopo oltre settant’anni, è ancora senza soluzione.
La cosa più inquietante è l’apparizione dei graffiti con quella frase ovunque, quasi come se tutti fossero a conoscenza della vicenda…. il che mi fa propendere per l’ipotesi del cerimoniale….
infatti. credo anche io potesse strattarsi di un cerimoniale, un rito satanico forse, ma non è da espludere l’ipotesi che forse qualcuno abbia visto ciò che è successo e abbia voluto sottolineare la cosa
This is the Cookie Policy for Pensierospensierato, accessible from https://www.pensierospensierato.net/
What Are Cookies
As is common practice with almost all professional websites this site uses cookies, which are tiny files that are downloaded to your computer, to improve your experience. This page describes what information they gather, how we use it and why we sometimes need to store these cookies. We will also share how you can prevent these cookies from being stored however this may downgrade or 'break' certain elements of the sites functionality.
We use cookies for a variety of reasons detailed below. Unfortunately in most cases there are no industry standard options for disabling cookies without completely disabling the functionality and features they add to this site. It is recommended that you leave on all cookies if you are not sure whether you need them or not in case they are used to provide a service that you use.
Disabling Cookies
You can prevent the setting of cookies by adjusting the settings on your browser (see your browser Help for how to do this). Be aware that disabling cookies will affect the functionality of this and many other websites that you visit. Disabling cookies will usually result in also disabling certain functionality and features of the this site. Therefore it is recommended that you do not disable cookies. This Cookies Policy was created with the help of the Cookies Policy Generator from CookiePolicyGenerator.com.
The Cookies We Set
Account related cookies
If you create an account with us then we will use cookies for the management of the signup process and general administration. These cookies will usually be deleted when you log out however in some cases they may remain afterwards to remember your site preferences when logged out.
Login related cookies
We use cookies when you are logged in so that we can remember this fact. This prevents you from having to log in every single time you visit a new page. These cookies are typically removed or cleared when you log out to ensure that you can only access restricted features and areas when logged in.
Email newsletters related cookies
This site offers newsletter or email subscription services and cookies may be used to remember if you are already registered and whether to show certain notifications which might only be valid to subscribed/unsubscribed users.
Forms related cookies
When you submit data to through a form such as those found on contact pages or comment forms cookies may be set to remember your user details for future correspondence.
Site preferences cookies
In order to provide you with a great experience on this site we provide the functionality to set your preferences for how this site runs when you use it. In order to remember your preferences we need to set cookies so that this information can be called whenever you interact with a page is affected by your preferences.
Third Party Cookies
In some special cases we also use cookies provided by trusted third parties. The following section details which third party cookies you might encounter through this site.
This site uses Google Analytics which is one of the most widespread and trusted analytics solution on the web for helping us to understand how you use the site and ways that we can improve your experience. These cookies may track things such as how long you spend on the site and the pages that you visit so we can continue to produce engaging content.
For more information on Google Analytics cookies, see the official Google Analytics page.
From time to time we test new features and make subtle changes to the way that the site is delivered. When we are still testing new features these cookies may be used to ensure that you receive a consistent experience whilst on the site whilst ensuring we understand which optimisations our users appreciate the most.
The Google AdSense service we use to serve advertising uses a DoubleClick cookie to serve more relevant ads across the web and limit the number of times that a given ad is shown to you.
For more information on Google AdSense see the official Google AdSense privacy FAQ.
We use adverts to offset the costs of running this site and provide funding for further development. The behavioural advertising cookies used by this site are designed to ensure that we provide you with the most relevant adverts where possible by anonymously tracking your interests and presenting similar things that may be of interest.
We also use social media buttons and/or plugins on this site that allow you to connect with your social network in various ways. For these to work the following social media sites including; {List the social networks whose features you have integrated with your site?:12}, will set cookies through our site which may be used to enhance your profile on their site or contribute to the data they hold for various purposes outlined in their respective privacy policies.
More Information
Hopefully that has clarified things for you and as was previously mentioned if there is something that you aren't sure whether you need or not it's usually safer to leave cookies enabled in case it does interact with one of the features you use on our site.
However if you are still looking for more information then you can contact us through one of our preferred contact methods:
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
La cosa più inquietante è l’apparizione dei graffiti con quella frase ovunque, quasi come se tutti fossero a conoscenza della vicenda…. il che mi fa propendere per l’ipotesi del cerimoniale….
infatti. credo anche io potesse strattarsi di un cerimoniale, un rito satanico forse, ma non è da espludere l’ipotesi che forse qualcuno abbia visto ciò che è successo e abbia voluto sottolineare la cosa