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Charles WaltonGuardate a foto qui di fianco. Rappresenta il Warwickshire, contea dell’Inghilterra nella regione delle Midlands Occidentali, famosa per essere il luogo di nascita di William Shakespeare. Un luogo davvero idilliaco, che rivaleggia, in quanto a bellezza, con la meravigliosa Cornovaglia… Di fronte a tanta bellezza, chi potrebbe mai pensare che questi luoghi sono stati teatro di un efferato omicidio, rimasto senza un movente anche ai giorni nostri?
Un crimine brutale che è rimasto irrisolto per oltre 70 anni, che terrorizzò i villaggi di Upper e Lower Quinton nel Warwickshire.
Il giorno di San Valentino del 1945, Charles Walton, un bracciante di 74 anni, iniziò presto a rimuovere le siepi dalle pendici di Meon Hill, la collina principale della zona.
Walton aveva vissuto e lavorato a Lower Quinton per tutta la sua vita e, nonostante l’età che avanzava e l’esordio dei reumatismi, continuò a svolgere mansioni agricole per quanto gli fosse possibile.

Il pensionato, popolare e benvoluto da tutti, aveva però un suo lato eccentrico, ed era proprio a causa di questa sua particolarità che si era attirato alcuni “nemici”: c’erano infatti alcune persone che lo guardavano con sospetto, poiché in un villaggio dove tutti conoscevano praticamente tutti, tutti sapevano che Walton aveva delle stranezze che lo rendevano “diverso”… o comunque dissimile dagli altri agricoltori.
Nulla di scabroso, beninteso: esattamente come San Francesco, Walton era in grado di farsi capire dagli uccelli selvatici, che erano abituati a svolazzare attorno all’uomo, per nulla impauriti, e a nutrirsi direttamente dalle sue mani. Walton era poi in grado di domare e controllare i cani selvatici e addirittura quelli rabbiosi semplicemente con l’uso della sua voce.
Come se non bastasse, non c’era segreto della natura che Walton non conoscesse: era esperto in coltivazioni, fasi lunari, medicina alternativa… e nonostante on facesse del male a nessuno, c’erano evidentemente alcune persone che guardavano di brutto occhio queste sue capacità.
Quando parlavano di Walton, parlavano di lui come di una persona strana, inconsueta, misteriosa… accostavano alla sua persona termini quali “folle”, “pazzo”, “svitato”… fino a quando un nuovo termine iniziò a farsi strada nelle bocche degli abitanti di Quinton, un termine che marchiò per sempre Walton. Stregoneria.

L’omicidio di Charles Walton

Walton condivideva la sua casa con la nipote adottiva, Edie. Quando la ragazza tornò dal lavoro alle sei di sera, quel giorno di San Valentino del 1945, si allarmò scoprendo che era sola nella casetta. Non c’era alcuna traccia dello zio. Temendo che si fosse ammalato o peggio, che fosse scivolato in qualche scarpata, Edie e il vicino Harry Beasley partirono per cercarlo.Si diressero verso tutti i luoghi che Walton era solito frequentare, e qui incontrarono il proprietario di una fattoria vicina, un certo Alfred Potter, presso cui Charles Walton aveva lavorato a lungo nei mesi precedenti, che riferì di aver visto qualcuno, che riteneva potesse essere stato Walton, mentre tagliava siepi in lontananza, verso Meon Hill. I tre si diressero verso la collina, e trovarono il povero Walton, in un fosso, morto. Non era caduto. Era stato assassinato.

Qualcuno aveva colpito Walton alla gola con l’uncino che l’uomo portava con sé per tagliare le siepi, quindi l’aveva colpito anche con la forca, e l’attrezzo era stato conficcato così in profondità nella gola dell’uomo e nel terreno sottostante che era impossibile rimuoverlo, e fu necessario l’intervento di due poliziotti, accorsi sul posto, per liberare Walton da quella forca. Quando il cadavere di Walton venne rigirato sulla schiena, si scoprì con orrore che un grande crocifisso gli era stato inciso sul petto e il sangue di quella ferita aveva impregnato il terreno sotto di lui.

Charles Walton

La scena del delitto. Charles Walton giace morto. Fonte Reddit

L’indagine venne inizialmente gestita dal sovrintendente locale Alec Spooner, ma alcuni giorni dopo si decise di lasciare il caso nelle mani di Scotland Yard. A Quinton vennero inviati, direttamente da Londra, due detective, Robert Fabian e il sergente Albert Webb, con il compito di sovrintendere le indagini locali. Fabian e Webb raccolsero da Spooner le testimonianze degli abitanti di Quinton, e alla fine ebbero pronto un identikit dell’assassino. Chiunque fosse responsabile della morte di Walton era semplicemente un maniaco.

Spooner fece due scoperte davvero interessanti: trovò un libro datato 1929, scritto dal reverendo James Harvey Bloom, rettore di Whitchurch. Il libro, intitolato Folklore, Old Customs and Superstitions in Shakespeare’s land, aveva attirato l’attenzione del detective per due passaggi in particolare.
Nel primo, si riportava la storia di un giovane che riferiva di un incontro con un cane nero avvenuto per nove giorni di seguito, nell’anno 1885. Il giovane conosceva bene quel cane… che però era morto dieci anni prima. L’ultimo giorno in cui vide il cane nero, l’animale era accompagnato da una donna senza testa. Quella stessa notte, il giovane venne raggiunto dalla notizia della morte della sorella. Le particolarità di questa vicenda? che il giovane di cui parla il libro si chiamava Charles Walton.
Certo, le storie di cani neri sono molto frequenti, specialmente nelle zone rurali, e simboleggiano un messaggio di prossima sventura. Meon Hill non fa eccezione e questo fantasma avrebbe dovuto annunciare la morte del testimone.
Tuttavia non ci sono prove che si tratti dello stesso Charles Walton. Il Walton assassinato aveva tre sorelle maggiori e due fratelli minori. Se il Charles Walton della storia fu la vittima dell’omicidio, avrebbe dovuto avere una sorella morta nel 1885, anno in cui il Charles Walton della storia del reverendo Bloom incontrò il famoso cane foriero di sventure. Tuttavia, le sue sorelle Mary Ann e Martha Walton si sposarono entrambe nel 1891 e vissero per alcuni anni, mentre Harriett, che in realtà era la sorellastra di Charles, era ancora viva nel 1901. Di conseguenza, la storia doveva essere collegata a un altro Charles Walton… a meno che Emma, ​​sua madre, avesse dato alla luce una quarta figlia, nel periodo compreso tra il Censimento dell’aprile del 1881 e la fine del 1885. Dal Censimento del 7 giugno 1841, apprendiamo che la madre di Charles aveva appena 9 mesi, il che implica che era nata intorno ad agosto o settembre 1840. Nell’aprile 1881 avrebbe compiuto quasi 41 anni, e per cinque o sei anni non si registrano nascite a lei attribuite. È altamente improbabile che abbia avuto figli durante i successivi cinque anni, e questa ipotesi è avvalorata da uno studio dettagliato dei registri di nascita, matrimonio e morte tenuti dall’Ufficio per le statistiche nazionali, dal quale emerge che non ci sono stati eventi (né nascite né morti) di nessun membro della famiglia Walton registrata nello Shipston o nella zona di Stratford-upon-Avon durante quel periodo.

C’era poi una seconda parte del libro che venne evidenziata da Spooner. Riportava un fatto di cronaca locale avvenuto nel 1875, quando un giovane dalla mente debole, James Heywood, aveva ucciso una bambina di soli otto anni, di nome Ann Turner. Il fatto era avvenuto a Long Compton, circa 15 miglia da Lower Quinton. La bambina era stata uccisa con una rasoiata alla gola e quindi bloccata al suolo con una forca da fieno conficcata in gola perché Heywood credeva fosse una strega. Al suo processo, Hayward disse di aver agito così per conto di tutta la comunità e che Ann Turner avesse stregato la terra degli agricoltori locali. Hayward ammise di aver inchiodato Ann a terra con un forcone e di averle inciso un segno della croce nel collo. Nell’Inghilterra anglosassone, questo era un modo tradizionale per uccidere una strega. Notate le somiglianze con l’omicidio di Walton?

Prove e indagini

waltonPersino un paio di induriti detective della grande città come Fabian e Webb provarono ancora brividi di fronte alle storie che Spooner rivelava loro. Tuttavia, erano ancora ufficiali della legge e non potevano indagare su un simile efferato crimine basandosi su storie di cronaca e folklore locale. A Stratford venne quindi allestita una stanza dedicata al caso, e una delle prime cose che è stata fatta è stata quella di scattare fotografie aeree della scena del crimine. Le macchie di sangue erano chiaramente visibili sull’erba anche da un’altitudine di diverse centinaia di metri. Venne organizzata una complessa ricerca di terra, usando metal detector, nella speranza di trovare l’orologio da taschino di Walton che era scomparso, dopo l’omicidio.
Se fosse stato rinvenuto, avrebbe potuto gettare luce su un caso ancora piena di ombre… se fosse stato sottratto dall’assassino, infatti, c’era la speranza che riportasse sulla sua superficie le impronte digitali del colpevole. Nonostante le ricerche, però, l’orologio non è stato trovato.

Poi, Fabian iniziò a focalizzare la sua attenzione sulla testimonianza resa da Alfred Potter, l’ultima persona ad aver visto Charles Walton ancora vivo. Nella sua prima testimonianza, Potter aveva dichiarato di aver visto una persona, poi individuata in Walton, che indossava una camicia con le maniche, ma quando il corpo di Walton fu trovato, indossava una camicia da lavoro senza maniche. Potter ha davvero visto Walton, o l’assassino?

L’indagine di Fabian sull’omicidio stava iniziando a bloccarsi e così il detective rivolse le sue attenzioni su un ambito che finora aveva deliberatamente tralasciato: l‘antica stregoneria. Quinton dopotutto era un paese di campagna, ancora ancorato ad antiche tradizioni e mentalità dense di superstizione… facile che qualcosa di quelle antiche credenze fosse ancora ben radicato nella mente della gente.
Così, indagando, Fabian scoprì rapidamente Charles Walton fu ucciso nel giorno della Candelora, che seguendo il vecchio calendario giuliano è anche il giorno i n cui si celebra il festival pagano di Imbolc. La convinzione era che il tempo in quel giorno fosse la chiave per capire la meteorologia nei mesi a venire… e del resto è così anche ai giorni nostri, se pensiamo al proverbio che dice Col dì de’a Candeòra de l’inverno semo fora; ma se piove o tira vento, de l’inverno semo ancora ‘rento.  C’era, quindi, un legame percepito tra la Candelora/Imbolc e il successo del raccolto imminente e, poiché Charles Walton era stato incolpato per il fallimento del raccolto precedente, ci sarebbe stata una qualche logica nel suo omicidio avvenuto in quel giorno. Quello sarebbe stato infatti il giorno ideale per compiere un sacrificio di sangue: la terra si stava riprendendo dall’inverno e un sacrificio rituale era considerato un certo modo per fornire un buon raccolto.
Tuttavia, quando Fabian interrogò gli abitanti del villaggio su quest’evento, nessuno ovviamente mosse un dito per gettare luce su questa vicenda, e anzi più di qualcuno sussurrò al detective di lasciare le cose come stavano, e addirittura un uomo avrebbe proclamato che “Walton era morto e sepolto, quindi non c’era nulla di cui preoccuparsi! ”.

Charles Walton
Robert Fabian (sinistra) e Charles Walton (destra)

Fabian ha quindi tentato il tutto per tutto esaminando il passato di Walton, ma non ha trovato nulla che potesse fare davvero luce sul suo omicidio.
Un fatto curioso fu la scomparsa della ricchezza di Walton. Nel 1927 era infatti rimasto vedovo e aveva un patrimonio netto di £ 297 (una somma considerevole di denaro all’epoca).
Tutto questo denaro è stato messo in un conto di società edile, ma dopo la sua morte sul suo conto c’erano appena 2 sterline. Nessuno sapeva dove fosse andato a finire il resto dei suoi soldi.

Così, il principale detective del Regno Unito ammise la sconfitta e si apprestò a tornare a Londra. Prima di farlo però, ha fatto un ultimo viaggio sulla scena del crimine e ha visto un grosso cane nero sorpassarlo. Fabian ne parlò a un ragazzo che incontrò poco dopo. Il ragazzo sbiancò e si precipitò giù per la collina inorridito. Prima che finisse il giorno, un cane di dimensioni simili a quelle descritte da Fabian venne trovato impiccato a un albero adiacente alla scena del delitto.

Il Detective Alex Spooner, invece, continuò a cercare l’assassino. L’omicidio lo ha così tanto affascinato che si sostiene abbia continuato a tornare nel villaggio molto tempo dopo che il resto del mondo si era semplicemente dimenticato di Charles Walton. Si dice anche che, nel 1960, vennero demoliti i capannoni adiacenti all’abitazione di Charles Walton, e che venne rinvenuto l’orologio da taschino… con all’interno un pezzo di vetro verde. Eppure, la polizia aveva setacciato in lungo e in largo il cottage di Walton e le vicinanze, con l’aiuto dei metal detector, senza però rinvenire nulla.

Chi ha ucciso Charles Walton e perché? Il mistero rimane tale, anche oggi.

 

 

FONTE

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