terremoto

Oggi diamo i numeri. O meglio, diamo un solo numero. 434. è il numero delle scosse di terremoto di magnitudo superiore a 2 che sono state registrate nella pianura padana dal 20 maggio scorso, quando alle ore 4:04 la terra ha emesso un brontolio di magnitudo 5.9 (per alcuni istituti di geovulcanologia la scossa è stata addirittura di 6.1).
Se dovessimo guardare invece alle scosse complessive il numero raggiunge quota 716 (fonte: http://iside.rm.ingv.it/iside/standard/index.jsp).

Francamente, davvero tante.

Mi sono chiesta se tutto questo parlare che si fa del terremoto non sia dovuto al fatto, come sottolineavano alcuni amici, che al giorno d’oggi siamo così ipertecnologicamente avanzati che anche una scossetta provocata da un brontolio del vulcano Marsili viene registrata e diffusa nel web, mettendocene al corrente.

In passato sicuramente i terremoti avvenivano, sono sempre avvenuti e sempre, purtroppo, avverranno, però…però questa successione di scosse mi sembra un po’ preoccupante.

Ok, in termine tecnico si parla di “sciame sismico”, e quando si verifica un terremoto di una certa entità, poi anche lo sciame sismico, in termini di quantità e magnitudo di scosse, può essere rilevante…
Però mai e poi mai mi era capitato di avvertire distintamente tutte queste scosse.
Insomma, dal 20 maggio a oggi, a occhio e croce di scosse piuttosto forti ne ho avvertite almeno una dozzina, mentre se parliamo di percezione di qualche tremolio o ondeggiamentoi numeri sono ben più alti…e non dico che “ho avuto l’impressione” che ci fosse una scossa, oppure che “mi sembra” di averla sentita…ho verificato subito nel sito INGV se alla data ora in cui ho avuto la percezione della scossa ce n’è stata effettivamente una, e purtroppo (o per fortuna), a quell’ora una scossa è effettivamente stata registrata dai sismografi.

Sono forse diventata un sismografo umano?

A parte gli scherzi, mi sto chiedendo cosa si stia letteralmente muovendo sotto di noi.

Insomma, è risaputo che la pianura padana è destinata col tempo a scomparire, che gli Appennini han fretta di andare ad abbracciare le Alpi, che Venezia diventerà “città d’acqua a tutti gli effetti, e che il MOSE nulla potrà per salvarla, ma questo fenomeno dei terremoti mi sta incuriosendo davvero tanto.

Su internet oviamente i riferimenti alla profezia Maya si sprecano. Si tira in ballo pure l’Apocalisse di san Giovanni o le Dieci Piaghe d’Egitto narrate dalla Bibbia…

Che il 2012 sia un anno da ricordare, dal punto di vista delle Natura, non lo mette in dubbio nessuno.
Alcuni eventi/avvenimenti, tanto per puntualizzare la questione:

Fiume Brenta ghiacciato

1) In Italia il mese di gennaio è stato il più caldo degli ultimi 150 anni, con precipitazioni nevose pari allo zero in quasi tutto l’arco alpino.

2) In febbraio si sono invece registrate le temperature più rigide degli ultimi 150 anni, la Laguna di Venezia si è ghiacciata così come il fiume Brenta e molti altri fiumi. Una cosa del genere si era verificata solo nel 1929.

3) La neve è scesa in seguito con un’intensità e una copiosità tale da impressionare tutti: mai si erano verificate precipitazioni così abbondanti, e siamo a febbraio-marzo.

4) Il mese di Marzo è stato quello, negli USA, con le temperature più calde di sempre. Ci sono stati temporali violentissimi, grandinate e tornado fuori stagione.

5) Ieri a Padova abbiamo toccato i 32 gradi, oltre 7 gradi in più delle medie del periodo, e in altre zone d’Italia non va meglio…

6) L’abnorme numero di terremoti registrati negli ultimi 5 giorni…più di 700 in totale…il che vuol dire una media di 120 scosse al giorno…numeri che fanno davvero impressione.

Ricordiamo che l’11 marzo 2011 si è abbattuto violentemente in Giappone un terremoto di magnitudo 8.9, con epicentro in mare e successivo tsunami, sisma che si pone al quinto posto della classifica dei terremoti più violenti mai registrati da quando esistono rilevazioni sismiche accurate. La terribile scossa ha provocato lo spostamento dell’asse terrestre di circa 10 centimetri, due centimetri in più rispetto allo spostamento dell’asse causato da un altro drammatico terremoto, quello avvenuto in Cile il 27 Febbraio 2010 o a quello del 2006 in Indonesia. Secondo il geofisico della Nasa Richard Gross l’evento ha provocato un incremento della rotazione terrestre provocando un accorciamento di 1,6 microsecondi della durata del giorno (un microsecondo corrisponde a un milionesimo di secondo)…Cos’ha comportato questo evento?

Altro dato di una certa rilevanza è che secondo uno studio condotto dal Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University e dall’Universita’ di Bristol, gli attuali tassi di acidificazione degli oceani sarebbero arrivati ad un tasso senza precedenti nella storia della Terra. I risultati dello studio hanno evidenziato che gli oceani stanno assorbendo circa un quarto delle emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera, abbassando notevolmente il pH della propria superficie. Qualora il pH continuasse a scendere, potremmo percepire l’impatto sugli organismi marini, che potrebbero essere soggetti ad una crescita piu’ lenta, a una minore fertilità, a una perdita di massa muscolare, al nanismo, a una ridotta attività e allo scioglimento dei gusci di carbonato, con effetti a domino sull’intero ecosistema marino.

Non parliamo poi delle scie chimiche e dei boati del cielo che hanno intensificato la loro manifestazione proprio nell’ultimo periodo…

C’è poi un ulteriore aspetto che vale la pena sottolineare: il 20 maggio 2012 c’è stata un’eclissi anulare di Sole. E il 20 maggio si sono verificati due eventi interessanti: il novilunio, e l’allineamento delle Pleiadi, del Sole e della Terra.

In passato, l’eclisse di Sole si era costantemente collegata con il fenomeno dei terremoti, e c’è chi ancora oggi è convinto che le due cose possano essere collegate, anche se sono piuttosto scettica al riguardo…quel che però mi impressiona, e non poco, è la seguente casistica:

  • 11 luglio 2010: eclissi totale di Sole completamente visibile lungo uno stretto corridoio che attraversa l’emisfero sud del pianeta. La durata fu di 5 minuti e 20 secondi e l’evento fu ben visibile dalla Polinesia, dall’Isola di Cook e dall’Isola di Pasqua. Il cono d’ombra raggiunse anche l’Argentina e la Patagonia. Si concluse al tramonto, sulla punta meridionale di argentina, Cile e sud America.
    Il 18 luglio, a Papua Nuova Guinea, ci furono due terremoti di magnitudo 6,9 e 7,3.
    Il 23 luglio 2010 ci furono tre terremoti di magnitudo superiore a 7 gradi della scala Richter nelle Filippine, Isola di Mindanao.
    Il 24 luglio, allo stesso epicentro, il sisma fu di magnitudo 6,5.
    Il 25 luglio, stessa zona, un sisma di magnitudo minore.
  • 22 luglio 2009: eclissi totale di Sole completamente visibile da Pechino. Conosciuta come la più lunga del millennio – la durata fu di 6 minuti e 39 secondi – pose nel cono d’ombra una buona parte della Cina e il Pacifico.
    Il 15 luglio, un terremoto di magnitudo 7,8 aveva colpito la Nuova Zelanda. L’epicentro fu localizzato in mare, ad una profondità di 33 chilometri, e fu dato l’allarme per un’onda anomala; allarme poi rientrato poiché la stessa era alta “solo” 20 metri.
    Nello stesso giorno vi furono altri due sismi, rispettivamente di 6,1 e di 6,5 della scala Richter. Nel frattempo, le notizie sull’allerta per un possibile terremoto/tsunami circolavano in rete proprio distribuite dalla NASA, che spiegava il fenomeno in questo modo: “la teoria del terremoto legata all’eclissi è così enunciabile: quando le forze gravitazionali del Sole e della Luna esercitano la loro influenza congiunta su una placca che non ha subìto terremoti recenti, tale influenza è determinante nel causare lo “strappo della cucitura” e quindi un terremoto importante”. Le popolazioni venivano così invitate a stare lontane dalle spiagge per tutto il mese di luglio.
  • 1 agosto 2008: eclissi totale di Sole. Visibile completamente dalla Siberia, della durata di 2 minuti e 27 secondi. Il cono d’ombra interessava anche Canada, Mongolia, Cina e i ghiacciai dell’artico.
    Lo stesso giorno un terremoto di magnitudo 6,1 della scala Richter colpì il Sichuan, la regione sudoccidentale della Cina.
    Proprio lì, già il 12 maggio erano morte 70 mila persone a causa di un violento sisma di magnitudo 7,8 della Scala Richter.
  • 29 marzo 2006: eclissi totale di Sole visibile in tutto il Mediterraneo. Il sentiero dell’eclissi si svolse attraverso Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Niger, Ciad, Libia ed Egitto. Visibilità massima si ebbe in Libia. La durata totale del fenomeno fu di 4 minuti e 7 secondi.
    Il 31 marzo, un violento terremoto causò in Iran decine di vittime e oltre 1200 feriti. Le scosse, di magnitudo compresa tra i 4,7 e 6 gradi della scala Richter, distrussero 330 villaggi.
    Il 25 dello stesso mese si era verificato un sisma di magnitudo più bassa in una zona poco distante, causando una sola vittima.
  • 23 novembre 2003: eclissi totale di Sole. Durò solo 1 minuto e 57 secondi. Fu totalmente visibile dall’Antartico, ma il cono d’ombra incluse anche l’Australia, la Nuova Zelanda e la punta meridionale del Sud America.
    Il 17 novembre 2003 l’Alaska era stata colpita da un terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter.
    Il 18 novembre 2003 c’era stato un terremoto di magnitudo 7,3 nel Giappone e nelle Isole Aleutine, che aveva fatto innalzare il livello delle maree.
    Sempre il 18 novembre 2003 un terremoto di magnitudo 7,8 nel Pacifico del nord aveva provocato un piccolo tsunami, senza arrecare alcun danno.
  • 4 dicembre 2002: eclissi totale di Sole. La durata fu di appena 2 minuti e 4 secondi. L’eclissi totale fu visibile in uno stretto corridoio attraverso l’emisfero meridionale, ma il cono d’ombra iniziò nel Sud Atlantico, attraversando il sud dell’Oceano Indiano e l’Africa australe, terminando al tramonto nel sud Australia. Un’eclissi parziale si vide nel centro e nel sud Africa, includendo parti di Indonesia, l’Australia e l’Antartide orientale.
    Il 3 novembre 2002 era stato registrato un terremoto di magnitudo 7,9 nella zona centrale dell’Alaska, in una zona relativamente disabitata e non furono segnalate vittime.
    Il più grande terremoto registrato in Alaska era stato di magnitudo 9,2 nella zona di Prince William Sound, il 28 marzo 1964.
    Nello stesso anno ci furono due eclissi di sole parziali: la prima il il 10 giugno 1964, con un cono d’ombra visibile in Antartico; la seconda il 4 dicembre 1964 con cono d’ombra visibile nell’Artico.
  • 21 giugno 2001: eclissi totale di Sole. La durata fu di 4 minuti e 57 secondi. Completamente visibile dall’Atlantico, dal sud Africa e dal Madagascar. Il cono d’ombra includeva il sud dell’Oceano Atlantico, il sud America e l’Africa.
    Il 23 giugno 2001 nel sud del Perù un terremoto di magnitudo 8,4 provocò la morte di 240 persone, delle quali 26 uccise dallo tsunami successivo al sisma e circa 2.700 feriti.
    “Solo” il 14 novembre 2001 si registrò un terremoto in Tibet, con magnitudo di 7,8, senza alcuna vittima poiché la regione era quasi completamente disabitata.
  • 11 agosto 1999: eclissi totale di Sole, della durata di 2 minuti e 23 secondi, fu l’unica visibile anche dall’Europa da circa 38 anni. L’ultimo fenomeno simile era stato visibile dal centro Italia solo nelle prime ore della mattinata del 15 febbraio 1961. È interessante notare come in questa occasione, citata anche dai Maya come una data epocale, gli effetti per il pianeta furono devastanti nei giorni immediatamente precedenti e in quelli successivi all’eclissi. Sembra quasi che l’avvenimento abbia innescato una sorta di sconvolgimento geologico in tutto il pianeta:
    Il 7 agosto una scossa di 5,7 gradi Richter colpì il Peloponneso, senza vittime. L’epicentro, individuato a 95 miglia a sud-ovest di Patrasso, era collocato ad una profondità di 30 km sotto il mare.
    Il 17 agosto un terremoto di magnitudo 7,8 Richter sconvolse la Turchia, mietendo oltre 17 mila vittime.
    Il 7 settembre la Grecia fu colpita nuovamente, ad Atene, con circa 200 morti e 500 feriti. La prima scossa fu di 5,9 gradi della scala Richter, seguita da una seconda altrettanto violenta, e da scosse ritenute di assestamento focalizzate sui 4 gradi. In quei giorni le autorità si premurarono di avvertire: “Non ci sono legami con il cataclisma turco”.
    Il 21 settembre 1999 un sisma di 7,3 gradi della scala Richter colpì Taiwan. I morti furono circa 2.500.
    Il 30 settembre 1999 fu colpito il Messico. Magnitudo 7,4. I morti furono meno di 40, ma solo perché la zona non era densamente abitata.
    A seguire, terremoti di magnitudo superiore al 5° grado Richter si diffusero a macchia d’olio su tutto il pianeta, anche nei mesi successivi.
  • 3 novembre 1994: eclissi totale di Sole. Visibile completamente dalla Bolivia. La durata totale fu di 4 minuti e 23 secondi. Nel cono d’ombra rientrò tutta l’America Latina, la parte a sud dell’Oceano Atlantico, una striscia del sud Africa e l’Oceano Indiano.
    Il 15 novembre 1994 uno tsunami causò 78 vittime a poca distanza da Manila, nelle Filippine. Il sisma era stato di 7,1 gradi della scala Richter con epicentro sulla costa dell’isola di Mindoro.
    Dal 26 novembre, in Australia iniziò uno sciame sismico che si concentrò fino al 29 ma continuò nei mesi successivi, coinvolgendo le regioni occidentali, da York a Mytle Creek. Alla cosa venne data relativa importanza, poiché i movimenti tellurici avevano una magnitudo molto bassa, e sempre inferiore ai 4 gradi della scala Richter.
  • 11 luglio 1991: eclissi totale di Sole, nota come la più importante e ultima del secolo scorso, della durata di 6 minuti e 53 secondi. Visibile pienamente dalle Hawaii e dal Messico. Il cono d’ombra coinvolse l’Oceano Pacifico e alcune zone dell’America settentrionale, attraversando l’America centrale e l’America del sud e terminando sul Brasile. Sembra che non ci sarà un’eclissi totale così lunga fino al 13 giugno del 2132. L’eclissi raccolse migliaia di persone soprattutto in Messico, grazie alla profezia Maya che, in coincidenza con quella data, previde l’inizio di accadimenti che avrebbero dato luogo ad una nuova epoca nell’assetto mondiale.
    Il 28 giugno 1991 un terremoto di Magnitudo 5,6 aveva fatto tremare il sud della California e la Sierra Madre, uccidendo due persone e ferendone un centinaio. Nei giorni successivi i terremoti si susseguono a catena, sempre tra la California e il Messico centrale, in quella che è notoriamente una zona ad alta densità sismica.
    Il 7 luglio 1991 l’ultimo sisma consistente della serie, di magnitudo 4.0, con epicentro in Sierra Madre.

Possiamo ancora parlare di coincidenze e casualità?

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12 pensiero su “Terremoto ed eclissi: semplici casualità?”
  1. Buongiorno Lady, arrivo tramite il blog dell’Amica Angie, e con stupore e tanta paura
    le cose lette da Te mi hanno davvero impressionata. Comunque, è bene ricordare che da che mondo è mondo questi “fenomeni” ci sono sempre stati. La vita, come Noi la conosciamo
    prima o poi cambia, è nell’ordine delle cose,
    l’uomo è impotente e non ci resta (purtroppo ) che subirle
    Ti lascio a una serena domenica
    Gina

    1. Grazie della tua visita Gina, e grazie per le tue parole. è vero, fa parte tutto della vita e del suo essere ciclico, però è la ravvicinatezza di questi fenomeni che un po’ mi lascia basita! Buona domenica a te!

  2. Ammazza, sei andata a scovare dati su dati. Complimenti gemellina 😉
    Appena ho letto dell’eclissi mi sono bloccata: proprio qualche giorno fa ho sognato un eclissi solare su una spiaggia.
    Quando fece il terremoto qui da noi era ottobre/novembre e le temperature erano altissime…da allora ogni volta che c’è un caldo anomale mi metto in allerta.

    1. Grazie gemellina, sono contenta che ti sia piaciuto il pezzo!
      Hai anticipato una cosa di cui parlerò prossimamente appena avrò terminato le mie ricerche, e ti posso dire che la temperatura e il terremoto per certi versi sono collegati, ma non voglio anticipare nulla, forse domani o al massimo lunedì posterò un altro articolo, un baciottolo!

  3. Forse proprio il fatto che ne stiamo a parlare indica che il problema non solo esiste ma è sentito dalla gente.
    Forse avremmo dovuto pensare prima a costruire edifici e strade antisismiche invece di perdere tanti anni di tempo.

    1. Vero Nick, infatti credo che la gente prima agisca, e poi pensi alle conseguenze…forse il mOndo co questi scossoni ci sta facendo capire che è stufo marcio di aspettare che noi ci si metta nell’ordine delle idee di rispettarlo!

  4. Cara Lady, hai scritto un articolo molto dettagliato che mi ha colpito, io non credo affatto alla casualità, perchè sappiamo bene quanto tutto sia connesso….solo apparentemente le cose sembrano distaccate…
    Spero sinceramente che certe teorie dei catastrofisti non si verifichino, però vi sono segnali molto allarmanti….troppi….ti dirò la verità :ho paura ad indagare ulteriormente.
    Linkerò questo post….
    Un sincero abbraccio
    Angie

    1. Grazie infinite Angie, ho lavorato tnt per questo post e i risultati osno arrivati, sto lavorando ancora perchè è vero, anche io son spevantata, ma il solo modo per esorcizzare la paura di ciò che non si conosce è cercare il più possibile di indagarci su..un abbraccio, e grazie di cuore!

  5. Lady, le casualità sono da sempre coincise con causalità, sono veramente terrorizzata. Ho letto l’intervista a Martelli, e così come al tre marzo in una riunione aveva parlato del sisma nella zona padana, adesso dice che il prossimo, sicuramente di magnitudo superiore a sette sarà fra Calabria e Sicilia. io non sto più dormendo, eppure dovrei essere abituata, in questa terra ballerina che lo scorso anno mi ha fatto lasciare casa per 2 mesi.
    Ho visto oggi l’acqua che esce da fessure e marciapiedi, io non avevo mai sentito parlare di questo fenomeno… che sta succedendo?
    Un abbraccio
    Gingi

    1. Cara Strega Bugiarda, grazie della tua visita, il fenomeno dell’acqua che esce dal sottosuolo è purtroppo collegato ai terremoti, e ne parlerò in un prossimo post fornendo immagini che spiegano il fenomeno nel dettaglio. Intanto, grazie! Un abbraccio

  6. Per alcune cose no, dal momento che sono correlate tra di loro (acidificazione degli oceani, oscillazioni di temperatura dai valori medi, ma anche uragani e tutto ciò che è legato al riscaldamento globale), mentre di altre non è chiara la correlazione. Se c’è un legame di causa-effetto tra i terremoti e le eclissi solari, non ne sono a conoscenza.
    Piuttosto, la comunità scientifica si sta interrogando sul modo in cui negli ultimi anni, con la maggiore disponibilità di informazioni per i cittadini, queste si diffondano con una velocità difficile da controllare. Così, se prima la scienza era elitaria e con il difetto di essere un po’ chiusa in se stessa, oggi una caterva di informazioni sono reperibili e chiunque, anche chi non ha una adeguata preparazione, ne può discutere.

    1. Io credo che la comunità scinetifica abbia paura di questa mole di informazioni che sono a disposizione della gente, perchè prima, quando le info c’erano ma erano elitarie e raggiungibili a un ristretto gruppo di persone, si poteva nascondere la verità, ora invece non è più possibile e la gente presto comincerà a fare domande sempre più pressanti a cui, magari, non tutti saranno in grado di fornire adeguata risposta.

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