Nascosto in una valle isolata lungo il fiume Lamoine a McDonough County, nell’Illinois, il piccolo paese di Springs è un luogo segreto, un luogo che è stato a lungo dimenticato dal mondo esterno. Un tempo era considerato una valle quasi magica, da coloro che erano giunti fin qui in cerca di pace e serenità e per le acque curative delle sorgenti. Oggi, è un villaggio abbandonato di cui restano solo piccole case, strade dissestate e un grande e maestoso hotel a tre piani, che rimane qui come testimonianza dei fasti di altri tempi.

Ma mentre la storia dell’Illinois ha dimenticato Vishnu Springs, Vishnu Springs non ha dimenticato la storia che un tempo ebbe luogo qui. Una storia che si aggrappa a Vishnu Springs e ogni tanto si fa sentire, facendo risuonare gli echi spettrali del passato.

La valle ombrosa, circondata da scogliere rocciose che sono piene di grotte, è stata a lungo un luogo che ha attirato i primi pionieri della regione. A dir la verità, Springs era cercata soprattutto per la tranquillità, quindi come luogo ideale per concedersi passeggiate rilassanti e deliziosi picnic, e nel 1884 un raduno che venne organizzato qui attirò la bellezza di mille e cinquecento persone. Poco tempo dopo, alcuni abitanti della vicina città di Colchester hanno cominciato a rendersi conto che l’acqua nella valle era diversa dall’acqua potabile che bevevano, e trasformarono Springs in una sorta di località termale, famosa per le proprietà curative delle sue acque, che sembrano in effetti possedere un contenuto di sale particolare, addirittura sette proprietà medicinali e un gusto particolarmente attraente. E fu così che gente vicina e lontana iniziò a far tappa sistematica a Springs, per assaggiare l’acqua e portandosene via brocche intere… e la gente del posto, di fronte a questo continuo viavai di persone, creò il business, vendendo la preziosa acqua per 25 centesimi al gallone. E poi decisero di creare un alone mistico attorno alla località, aggiungendoci il nome Vishnu: Dario Hicks, uno dei più facoltosi proprietari terrieri di Springs, venne a sapere che nel 1861 era stata scoperta la cittadina di Angkor, una città abbandonata perfettamente conservata, che era rimasta nascosta per 300 anni dalla fitta vegetazione che cresce sulle sponde del fiume Krishna: Vishnu era un dio indù, la cui incarnazione terrena era il fiume che aveva nascosto e preservato Angkor, e da questo si decise che anche Springs era stata protetta da un fiume, e quindi doveva essere dedicata a Vishnu. Fu così che nacque Vishnu Springs.

Image result for vishnu springsLa vita a Vishnu Springs

La gente iniziò a popolare la zona, stranieri vi arrivavano e mettevano su casa a Vishnu Springs, vennero costruiti degli alberghi capaci di ospitare le migliaia di persone che arrivavano qui per curarsi con l’acqua di Vishnu Springs e un albergo, in particolare, venne edificato proprio vicino alla sorgente: il Capitol Hotel, un caseggiato di tre piani costruito in meno di tre anni per la spesa di 2.500 dollari. Ovviamente il prezzo dei terreni edificabili subì un’impennata, e se prima si poteva acquistare terreno per 30 dollari al mq, ora bisognava sborsarne quattro volte tanto, ma nessuno si tirò mai indietro, e anzi le costruzioni iniziarono ad apparire sempre più spesso.

Poi Vishnu Springs si dotò anche di negozi e attività commerciali: David Reece aprì il primo negozio della città, una drogheria, ed entro la primavera successiva, Vishnu contava altri due negozi di alimentari, un ristorante, una stalla con tanto di fabbro ferraio per i cavalli e perfino una galleria fotografica. Hicks, quel Dario Hicks che come abbiamo visto aveva dotato la cittadina di un passato illustre anche se fasullo, nel suo spirito imprenditoriale arrivò a organizzare il “Vishnu Transfer Line”, un trenino che al costo di 75 centesimi a corsa permetteva di collegare la vicina cittadina di Colchester al nuovo resort, che Hicks aveva concepito come un luogo di pace e di guarigione.

L’edificio venne dotato di ascensore, acqua corrente, una pista per il trotto dei cavalli e numerose amache e altalene nel parco dell’hotel, dotato anche di campo da croquet e area picnic. Hicks aveva poi fatto scavare un grande stagno, nel quale sguazzavano dei pesci rossi per la gioia dei bambini, e da questo laghetto, soprannominato “il lago di Vishnu”, Hicks aveva fatto scorrere un ruscello che scompariva all’interno di una grotta.

Oltre alle bellezze naturali, Hicks aveva pensato anche a promuovere e organizzare attività culturali come danze, concerti di bande del luogo e varie feste. Fondò anche una società letteraria e aprì una scuola per i bambini che si erano stabiliti in Vishnu con i loro genitori.

Anche se sembra che la città fosse in rapida crescita, in verità non lo era: la maggior parte degli sforzi di Hicks venivano spesi per un piccolo numero di residenti stabili a Vishnu Springs e per i viaggiatori che venivano a beneficiare delle acque. Non c’erano più di 30 case abitate, nella valle e l’hotel non era attivo nei mesi freddi. Per questo motivo, il villaggio non guadagnò mai abbastanza da permettersi una solida base economica su cui fare investimenti a lungo termine, anche per diventare una vera e propria località turistica, anche perché non c’era alcun collegamento ferroviario ed era lontano da qualsiasi città importante per l’epoca.

Nel 1903, due eventi portarono al declino di Vishnu. In una calda giornata estiva, la giostra dei cavalli di Vishnu era come al solito piena di bambini che si divertivano, accuratamente sorvegliati dal proprietario, che supervisionava l’andamento della giostra. Non è chiaro cosa sia successo, ma in qualche modo, la manica della camicia del supervisore è rimasta impigliata negli ingranaggi della giostra e l’uomo è stato risucchiato dalla giostra. Le grida di giubilo dei bambini si trasformarono ovviamente in grida d’orrore, e quando finalmente il poveretto fu liberato dagli ingranaggi della giostra, era ormai morto. Dopo quella tragedia, il carosello a cavalli non venne mai più messo in funzione.

Più tardi quello stesso anno, una tragedia colpì la famiglia di Hicks. Antefatto: nel 1889, Hicks aveva sposato per la seconda volta Hattie Rush, una dei tanti pellegrini che avevano frequentato Vishnu Springs per le sue acque curative Hattie era già stata sposata, e aveva figli suoi, tra cui una ragazzina di 12 anni di nome Maud. Hattie soffriva di varie malattie, tra cui morbo di Bright, problemi di cuore e idropisia. Morì nel 1896, all’età di soli 40anni. L’anno successivo, Hicks prese la decisione che scandalizzò tutta Vishnu Springs: sposò la sua figliastra. Maud divenne la terza signora Hicks nel settembre del 1897, in una cerimonia civile privata presso il tribunale McDonough County. Aveva solo 20 anni. Anche se il matrimonio non era in realtà incestuoso, ma nonostante questo venne subito visto come improprio e Hicks venne accuratamente evitato dai membri più conservatori della comunità. Questo non gli ha impedito di continuare a cercare la felicità e nel 1898 Maud diede alla luce un figlio. E due anni più tardi un altro bambino.

Torniamo al 1903. Scosso per la morte del controllore della giostra di cavalli, Hicks sperava almeno di alleviare un po’ il suo dolore e trovare un po’ di felicità dalla nuova gravidanza della moglie. Nel 1903, dunque, Maud diede alla luce una bambina, ma sia la madre che il bambino morirono durante il parto, e Hicks si trovò di nuovo solo. La leggenda vuole che l’evento si fosse verificato in una delle camere del Capitol Hotel e che ancora oggi, nelle stanze dell’albergo ormai abbandonato e lasciato a se stesso, si odano le grida di dolore sia di Maud, morente, che del marito disperato.

La morte di Maud è stato un enorme shock per Dario Hicks. Di certo non avrebbe mai immaginato che la sua moglie, che era di 27 anni più giovane di lui, lo avrebbe preceduto nella tomba. Il giorno dopo il funerale di Maud, prese con sé suo figlio e voltò le spalle a Vishnu Springs, ben deciso a non tornare mai più. Ma i suoi guai non erano ancora finiti…

Dopo aver lasciato Vishnu Springs, Hicks acquistò una fattoria a breve distanza da Blandinsville e prese residenza lì. Ben presto assunse una governante di nome Nellie Darrah, una vedova, la cui presenza si era resa necessaria per aiutare la cura per Hicks e si suoi figli. Negli anni che seguirono, Nellie divenne una figura materna per i bambini e si legò sentimentalmente con Hicks. Con l’inverno del 1908, Nellie era rimasta incinta chiese a Hicks di sposarla. Lui rifiutò e anzi costrinse Nellie ad abortire il figlio che portava in grembo. Non sorprende che, in quel periodo, le tecniche mediche fossero alquanto rozze, e infatti Nellie ebbe una gravissima emorragia e si rese necessario il ricovero in ospedale. Ma Nellie non era tipo da starsene tranquilla: contattò infatti Hicks e lo minacciò di rendere pubblica l’intera vicenda. Hicks prese molto sul serio le minacce della donna, che avrebbero potuto definitivamente rovinarlo. C’era una sola cosa da fare: estrasse il suo fucile calibro 32 dall’armadio, scrisse una lettera in cui spiegava tutta la situazione, e alla fine si sparò alla testa, morendo all’età di soli 58 anni.

La morte di Dario Hicks venne accolta molto male a Vishnu Springs: Hicks era infatti stato il costruttore principale e l’unico vero promotore della città, e aveva letteralmente dato tutto se stesso per far diventare Vishnu Springs quella che era diventata. Non c’era nessuno che aveva investito, sia finanziariamente che personalmente, nel villaggio. E la morte di Hicks spinse la comunità di Vishnu Springs verso un declino dal quale non è mai venuta fuori.

La caduta di Vishnu Springs

L’hotel e la città, caduti ormai nella gestione di personaggi del tutto indifferenti al benessere di Vishnu Springs, ben presto iniziarono ad attrarre giocatori d’azzardo, ladri e criminali. In un’occasione si verificò un cospicuo sequestro di denaro falso, e in un’altra vi fu una partita a poker decisamente sopra le righe, nel corso della quale un uomo fu accoltellato a morte. Ben presto iniziarono a circolare voci secondo cui molta gente di malaffare aveva trovato in Vishnu Springs terreno fertile per i loro loschi guadagni, e si diceva che un grosso tesoro, composto da lingotti d’oro e svariate mazzette di dollari, fosse stato nascosto in una delle caverne dei dintorni. Dopotutto, l’unica caverna di cui si aveva notizia era quella in cui spariva il fiume che scaturiva dal Vishnu Lake, ma nessuno sapeva esattamente cosa nascondesse l’intricato tessuto sotterraneo di quelle caverne.

Vi furono in effetti dei personaggi che tentarono in qualche modo di risollevare le sorti di Vishnu Springs, costruendo case a nord del paese o cercando di frenare l’emorragia in uscita di coloro che, vista la malaparata, lasciavano Vishnu Springs in cerca di miglior fortuna. Alla fine, tutte le proprietà vennero abbandonate e lasciate andare in rovina. A partire dal 1920, Vishnu diventò solamente una città fantasma, abbandonato e quasi dimenticato, con leggende di fantasmi che aleggiavano attorno a esso. Ben presto, i vandali iniziarono a depredare gli alberghi di pregio e le case, rompendo le finestre degli edifici e depredandoli di quanto ancora vi era rimasto.

Chi soffrì maggiormente in tutto questo era sicuramente l’hotel principale di Vishnu Springs, che gradatamente perse tutto quello che aveva, restando praticamente ridotto a uno scheletro.

Nel 1935, uno tentativo di restauro venne pure avviato, quando l’hotel venne acquistato, assieme a 220 acri di terreno attorno a esso, da Ira Post, imprenditore col fiuto per le belle cose di un tempo, vecchie ma pur sempre gloriose, che voleva trasformarlo nel resort di lusso che era prima della decadenza, ma fu tutto inutile, per quanti sforzi vennero fatti l’albergo non si risollevò più dalle sue ceneri, e dopo un breve periodo glorioso, cadde di nuovo nell’abbandono più totale.

Passarono gli anni, e il vecchio albergo continuò a deteriorarsi e oggi è poco più di un’ombra fatiscente di se stessa. Nonostante l’interesse di società locali e dei gruppi storici, la valle rimase proprietà privata fino alla morte dell’ultimo membro della famiglia Post. Da quel momento, nessuno si occupò più di Vishnu Springs, che rimane proprietà privata, e il destino ultimo di Vishnu rimane un mistero.

E forse è proprio questo mistero, così come il suo isolamento, che è stato la fonte delle leggende che hanno iniziato a circolare su Vishnu, giusto nel momento in cui la città cadde in rovina, le case crollarono e tutto venne ricoperto di erbacce. Molti di coloro che si avventurarono in Vishnu Springs per ammirarne le rovine, hanno riportato racconti strani e sconcertanti.

Molti hanno parlato di una donna vestita in nero che vagava per le strade abbandonate. Chi ha visto questa donna non ha la minima idea su chi essa possa essere, anche se alcuni propendono per il fantasma di Maud Hicks. I visitatori hanno anche riferito di aver udito molti suoni, che sembrano eco del passato di Vishnu: suoni di voci, risate e musica, come se i giorni di gloria di Vishnu fossero ancora legati al presente.

Anche nei dintorni dell’hotel la gente ha udito qualcosa di strano: tra i tanti suoni di cui si ha testimonianza, molti parlano del rumore di qualcuno che batta sul metallo, come di un fabbro che batte sull’incudine. Il suono sembravano provenire dalla direzione in cui si trovava un tempo la stalla e la fucina del fabbro, ma oggi non c’è più alcuna traccia di quest’edificio, e né martelli né incudini ci sono più, tra le rovine di Vishnu Springs.

Qualcuno ha anche asserito di aver visto il fantasma del pover’uomo che rimase dilaniato dai meccanismi della giostra a cavalli per bambini, ma, ovviamente, si tratta solo di leggende e dicerie, anche se sono decisamente cospicue, per un luogo che è abbandonato da tempo.

Vishnu springs oggi

Ed è forse proprio questo, il segreto delle leggende di fantasmi che ammantano di mistero Vishnu Springs. Vishnu Springs è un luogo infestato, ma non nel senso tradizionale. Vishnu Springs è infestata dai fantasmi del passato e rimane una parte della storia dell’Illinois che la maggior parte delle persone hanno purtroppo dimenticato.

I vandali hanno fatto il danno maggiore, depredando e distruggendo qualsiasi cosa trovassero, e nonostante il passato glorioso di Vishnu Springs, che a me ricorda moltissimo la nostra Consonno, nessuno ha la benché minima intenzione di prendersi cura di questo posto. Lo Stato dell’Illinois ha già dichiarato che l’hotel non è abbastanza vecchio o abbastanza importante per essere considerato significativo e per questo motivo non si cura di proteggerlo.

La sola protezione di cui gode Vishnu Springs è data dalla natura: per raggiungere il sito di Vishnu sono infatti necessarie più di due miglia di cammino attraverso una fitta foresta, ed è molto facile perdersi. I pochi fortunati che vi arrivano, tuttavia, si trovano di fronte a un luogo in cui il tempo pare essersi fermato. Poco rimane qui, tranne i resti del vecchio albergo, la famosa giostra, i ristoranti… e poi rimasugli di giardini che un tempo dovevano essere rigogliosi, macchie di fiori che s’intravedono nel sottobosco, insieme a ricordi dimenticati, della città che un tempo era situata e protetta sotto gli alberi. Il fiume scorre ancora dal lago fatto scavare da Dario Hicks, e guardando bene tra le acque può capitare di scorgere un pesce rosso o due, discendenti di coloro che sono rimasti qui più di un secolo fa.

Anni fa, la nipote e la figlia di Ira Post eressero un cartello all’ingresso di Vishnu, (questo qui a fianco) che recita:

“Vishnu Springs è stato conservato come previsto da Ira Post. L’acqua di sorgente del meraviglioso mondo della natura è lasciata lì per chiunque ne voglia godere. Tutto dovrebbe essere lasciato come la natura ha deciso. L’uomo deve prendersi cura di tutto e poi tutto sarà a suo beneficio, negli anni a venire. Ira Post morì nel 1951. I desideri espressi qui erano la sua ragione di vita, il suo credo, la sua volontà. Aiutaci a vedere che i suoi desideri vengono rispettati”.

Attualmente Vishnu Springs è proprietà privata, come detto, e a causa della quantità di ignobili e infami atti di vandalismo che si sono verificati negli ultimi anni, la zona è ora chiusa ai visitatori. Forse verrà aperta nuovamente, in futuro, ma fino a quel momento nessuno può entrare a Vishnu Springs.

 

 

 

FONTE: prairieghost.com

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