U-65Oggi parliamo nuovamente di guerra e di un “veicolo” maledetto, che ebbe un’importanza di primo piano della prima Guerra Mondiale. Se la famigerata Graf & Stift dell’Archiduca Francesco Ferdinando divenne suo malgrado protagonista dello scoppio della prima Guerra Mondiale, e successivamente divenne famosa a causa delle tante disgrazie che portò ai suoi numerosi proprietari, anche il sottomarino di cui andremo a parlare ebbe un posto di rilievo nel panorama bellico della Grande Guerra.

Durante la prima guerra mondiale, i sommergibili erano armi decisamente potenti. Uno dei tipi più pericolosi era il tedesco UB III. Sottomarini di questo tipo sono riusciti ad affondare 507 navi nemiche durante il conflitto, tra cui la temuta corazzata HMS Britannia.

Nel 1916 si diede inizio alla costruzione di una serie di 24 sottomarini UB III appositamente progettati per operare al largo delle coste del Belgio. Tra la flotta degli UB III ce n’era uno, in particolare, a essere particolarmente temuto, sia per i suoi nemici e il suo equipaggio: il suo nome in codice era U-65.

U-65, sottomarino maledetto

Karl Honig, capitano dell’U-65

La sua fama di essere maledetto prese avvio già dall’epoca della sua costruzione, iniziata nel cantiere navale di Wilhelmshaven nel mese di giugno 1916: si stava procedendo alle operazioni per saldare una trave di metallo allo scafo, quando questa trave scivolò dalla gru e cadde verso il basso uccidendo istantaneamente un operaio tedesco che stava lavorando allo scafo e ferendone un altro, deceduto pochi giorni dopo.

A sottomarino ultimato, mentre si provava il suo funzionamento, tre uomini morirono in sala macchine, avvelenati dai fumi velenosi. Quindi un totale di cinque lavoratori morti prima che U-65 venisse messo in mare.

Ma le morti causate dall’U-65 proseguirono anche in mare: un marinaio che era stato mandato a ispezionare i portelli venne spazzato fuori bordo e perse la vita in mare. Quando l’U-65 ha fatto la sua prima immersione, invece di arrestarsi alla quota prevista di 30 piedi, ha continuato la discesa verso gli abissi, a causa di un serbatoio di zavorra difettoso. Rimase intrappolato sul fondo del mare per circa 12 ore, mentre la riserva d’ossigeno veniva meno: tutto l’equipaggio fu recuperato con gravi sintomi di soffocamento. A due membri dell’equipaggio andò peggio: l’acqua del mare infatti era entrata attraverso un portellone, provocando un corto circuito con l’impianto elettrico e liberando nell’aria fumi tossici, a causa dei quali i due marinai morirono.

Già da queste sciagure si sarebbe forse dovuto interrompere l’uso del U-65 e mandarlo alla demolizione, ma imperterriti si continuò a confidare nel suo potere distruttivo, e l’U-65 ebbe il suo primo comandante, nel febbraio 1917: Karl Honig. Honig diede ordine di caricare le testate a bordo del sottomarino, ma durante le operazioni, una testata esplose, uccidendo il secondo ufficiale e otto marinai e ferendone in modo grave altri nove.

Il fantasma nel sottomarino

schermata-2016-10-14-a-15-25-08Ed è qui che il fantasma fa la sua prima comparsa. Mentre la nave veniva rimorchiata nel bacino di carenaggio per la riparazione, un marinaio si mise a urlare in preda all’isteria, asserendo di aver visto il fantasma del secondo ufficiale, morto nell’esplosione della testata. L’uomo stava in piedi sulla prua, con le braccia conserte, intento a osservare le operazioni.

Il secondo ufficiale si materializzò più volte sul ponte dell’U-65, e tutte le volte in cui appariva succedeva qualcosa di drammatico: un marinaio, di nome Klaus Petersen, disse di aver visto il fantasma del secondo ufficiale la sera antecedente la prima uscita in pattuglia dell’U-65. Il mattino seguente, Petersen non fu trovato al suo posto… verrà ritrovato dopo alcune ore in fondo a una scala, con la testa fracassata. Caduto da un’altezza di circa 10 metri.

Nel febbraio 1918, dopo aver pattugliato lo Stretto di Dover, l’U-65 era appena attraccato al porto di Bruges quando venne attaccato da una pattuglia aerea inglese. Il capitano Honig rimase decapitato da una granata: la sua testa rotolò sul ponte del sottomarino, fermandosi ai piedi di un marinaio atterrito: la notte prima aveva visto il fantasma del secondo ufficiale in quel punto preciso, intento a osservare qualcosa che giaceva sul pavimento… presagio della sventura che sarebbe capitata di lì a poco a Honig? Ma non è tutto: altri nove marinai, la notte stessa in cui Honig perse la vita, videro il fantasma del secondo ufficiale in piedi di fianco al sudario che avvolgeva il corpo decapitato di Honig.

Dopo questo incidente, l’intero equipaggio richiese un trasferimento in massa dal’U-65 e il sottomarino venne ormeggiato a Bruges. Venne fatto intervenire un prete, il reverendo Franz Weber, affinché compisse un esorcismo della nave. Il reverendo però sconsigliò di rimettere in navigazione il sottomarino: troppo foriero di morte e sventure, a suo dire, e per questo doveva rimanenere rigorosamente fermo.

Nel mese di giugno 1918, la Germania stava perdendo la guerra. Le forze stavano venendo meno, e si rese necessario usare tutti i mezzi a disposizione: anche il famigerato U-65, che venne rimesso in mare, con tutti gli scongiuri del caso. Il 30 giugno uscì in mare per quello che doveva essere il suo ultimo servizio di pattugliatore. Secondo la leggenda, l’U-65 venne notato dal sottomarino americano L-2 che era in pattugliamento al largo delle coste dell’Irlanda. Mentre l’L-2 procedeva sott’acqua e teneva a portata di periscopio l’U-65, pronto a lanciargli contro una raffica di siluri, ecco che improvvisamente l’U-65 esplose davanti ai loro occhi in una palla di fuoco. Senza che l’L-2 avesse sganciato alcun siluro.

La verità oltre la leggenda

Cosa c’è di vero in tutta questa storia? molto poco, a essere onesti. Effettivamente un sottomarino siglato U-65, facente parte della flotta tedesca U-III solcò i mari durante la prima Guerra Mondiale, ma venne costruito nel Kiel,  non a Wilhelmshaven, e nel 1915, non nel 1916. Era di stanza a Pula durante la guerra e godette di una carriera di successo, affondando 52 navi nemiche su 11 pattugliamenti e non registrando alcuno strano incidente avvenuto tra le sue…lamiere.

Di vero c’è soltanto l’episodio che segnò la sua fine: il 28 ottobre 1918, l’U-65 esplose effettivamente, affondando a Pula durante l’evacuazione.

 

fonte: http://www.scaryforkids.com/haunted-submarine/

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