IL MISTERO DELLE LANTERNE DEI MORTI

Oggi, 2 novembre, è il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la ricorrenza dei defunti. Un tempo il 2 novembre era festivo, si stava a casa da scuola e dal lavoro e ricordo perfettamente quando, da bambina, andavo con i miei genitori al cimitero, a “salutare” i parenti che non c’erano più. Molto spesso nei cimiteri mi “divertivo” a osservare i lumini posti su ogni lapide, su ogni tomba, delle più svariate forme e colori, e mi chiedevo a cosa servissero. A far compagnia ai morti? a restare accese come monito per una preghiera? a tenere lontani i fantasmi dei defunti?

Qui da noi non esistono, ma in alcuni cimiteri medievali della Francia centro-occidentale si possono vedere delle strane costruzioni in pietra, alcune alte, altre più asse e tozze, molto simili a piccole torri. L’interno di queste torri è completamente vuoto, e permette il passaggio di un uomo, che al tramonto si infilava nelle costruzioni per accendervi un lume.

Queste bizzarre costruzioni, tutte costruite tra il XII e il XIII secolo, sono uno degli enigmi storici che rimangono ancora senza una spiegazione certa. Perchè davvero non si capisce a cosa servano le lanterne dei morti, accese, nei cimiteri.

L’origine di queste lanterne di pietra si perde nella notte dei tempi: la letteratura infatti non sembra citarle, fatto salvo un piccolo passo del De miraculis di Pietro il Venerabile, abate di Cluny, che in uno dei suoi testi cita la lanterna di Charlieu, parlandone così:

C’è, al centro del cimitero, una struttura in pietra, al culmine della quale si trova un posto che può ospitare una lampada, la cui luce rischiara tutte le notti questo sacro luogo, in segno di rispetto per i fedeli che vi riposano. Ci sono anche alcuni scalini per i quali si accede a una piattaforma il cui spazio è sufficiente per due o tre uomini seduti o in piedi.

Nulla più. Non ci sono citazioni ulteriori sulla “moda” di edificare queste lanterne, se di moda si può parlare, e ci si è spesso interrogati sulla loro reale funzione e sulla loro derivazione: potrebbero essere torri di derivazione celtica, molto simili ai menhir che spopolano in quelle terre, o magari sono torri di ispirazione orientale, ricordando la loro forma quella dei minareti?

UNA TRADIZIONE CRISTIANA?

In realtà, la lanterne dei morti affondano le loro radici in una teoria complessa della cristianità, e basta pensare al libro sacro ai cristiani per eccellenza, la Bibbia: già nella Genesi, infatti, la lux divina si contrappone alle tenebre, e si fa espressione della sapienza che porta a Dio. Dopo la morte c’è la luce, e lo affermano molte preghiere, tra cui proprio l’Eterno Riposo che i nostri sacerdoti recitano nei cimiteri in questa giornata.

L’eterno riposo dona loro, Signore,
risplenda ad essi la luce perpetua,
riposino in pace. Amen.

Ed è proprio questa lux perpetua che è l’espressione visibile del Regno dei Cieli in cui le profezie dicono che il sole non tramonterà mai. Anche lo stesso Gesù Cristo afferma

Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).

Per contro, l’assenza di luce sancisce la presenza e il dominio dei demoni, delle tentazioni, degli spiriti malvagi che venerano colui che un tempo portava la luce, ma che per il suo peccato è stato destituito: Lucifero, l’arcangelo ribelle, il cui nome significa appunto luci-fero, porto la luce.

Quindi la costruzione di queste lanterne altro non sarebbero che un ricordo di questi momenti, una luce sempre accesa per sconfiggere l’oscurità dominata dai demoni e consentire (ma a chi?) di trovare facilmente la “retta via”.

D’altro canto, però, la simbologia della lanterna richiama la parabola delle dieci vergini raccontata nel Vangelo di Matteo, in cui le dieci donne sono chiamate a vegliare, con le lampade accese, l’arrivo dello Sposo, metafora dell’essere vigili e pronti all’arrivo del Redentore.

 

Ricordiamo anche che la Regola formulata da San Benedetto da Norcia al cap. XXII prevedeva che

Nel dormitorio rimanga sempre accesa una lampada fino al mattino

perchè i monaci fossero lesti a recarsi all’Ufficio delle ore al tempo debito (o più semplicemente perchè la luce mettesse in fuga “pensieri proibiti” che potevano sorgere).

Cosa sono dunque queste “lanterne dei morti”?

Fari nella notte, con il compito di illuminare i vivi affinchè preghino per i morti…e sentinelle poste a guardia di passaggi oscuri e misteriosi, mete di pellegrinaggi in occasione della festa delle Palme e del 2 novembre… un po’ simili al capitello dei lumini di cui parlai tempo fa…
Sarei curiosa di sapere se anche dalle vostre parti ci sono simili edifici, e se vengono usati tuttoggi.
LEGGI IL MIO SPECIALE SUI FENOMENI DI MORTE!
Fonte: bizzarrobazar.it
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