hauntedhouseSiamo a Londra, in una  stradina chiamata Montpelier, nei pressi di Hanger Hill, piccolo parco cittadino. Nel 1934 in quella strada si trovava una casa, al civico 16, una tipica abitazione londinese senza alcuna pretesa, che passava del tutto inosservata.

Questa casa era la dimora di una famiglia, composta da padre, madre e una ragazzina di 12 anni, una famiglia come tante, anonima come la casa in cui abitavano, se non fosse che la donna era gravemente malata.

L’uomo non riusciva ad accettare che sua moglie fosse ormai giunta al termine della sua esistenza, e quando la donna morì cadde in una depressione senza fine, alla quale pose fine sparandosi un colpo di pistola alla tempia, non prima, però, di aver strangolato nel sonno la figlia.

E fu allora che per la casa venne il tempo di uscire dal suo anonimato e diventare una delle case più infestate del Regno Unito.

Una casa infestata nel cuore di Londra

La casa venne venduta all’asta pochi anni dopo l’omicidio-suicidio, e vi si stabilì una famiglia di 5 membri: padre, madre e tre figli. E tutti e cinque morirono: i primi a morire furono i due figli maggiori della coppia, che si suicidarono a causa di una delusione d’amore da cui non si erano ripresi; poi fu la volta della madre dei due ragazzi, che non riusciva a sopportare il dolore causato dal suicidio dei figli. La seguì a ruota la figlia minore, che si suicidò ingerendo un bicchiere di latte in cui aveva sciolto – pare – del veleno per topi. Quindi fu la volta del padre, che avendo visto dipartire tutti i suoi familiari in così breve tempo, salì sul tetto dell’abitazione e si gettò nel vuoto.

Poco tempo dopo, evidentemente all’oscuro di quanto era avvenuto tra quelle mura, e del fatto che quella fosse davvero una casa stregata, una coppia di sposi scelse la casa di Hanger Hill come loro nido d’amore, trasferendovisi con i genitori dello sposo, che occupavano il piano inferiore della dimora.

Non trascorse nemmeno un anno che lo sposo, temendo un tradimento da parte della giovane moglie, la uccise nel sonno con ben 60 coltellate, togliendosi poi la vita. Dopo pochi giorni, i genitori dello sposo furono ritrovati impiccati al secondo piano, nella stanza da letto della giovane coppia, proprio nel punto in cui si era perpetrato il delitto.

Sette cadaveri per una casa infestata

E la storia continua: dal 1934 al 1940 furono altre le famiglie che tentarono di abitare in quella casa ormai dichiaratamente stregata, ma tutte se ne scapparono dopo poco tempo, tranne una, che vi rimase per due anni, ma anche per loro la sorte non fu benevola. Una mattina, il domestico della famiglia rientrò a casa, dopo aver avuto la serata libera – stranamente concessa dalla coppia che aveva amici a cena – trovò sette cadaveri attorno al tavolo della sala da pranzo: la coppia che viveva lì, i due figli maschi e tre amici che erano stati invitati a cena… tutti avvelenati dalla zuppa che avevano mangiato… “insaporita” con una dose letale di cianuro.

Nonostante tutti quegli inspiegabili avvenimenti che avevano segnato la costruzione, un altro compratore si affacciò all’orizzonte della casa. Il suo nome era Andrew Green, sensitivo ed esperto di spiritismo. Egli, avendo studiato il caso della casa dei suicidi era assolutamente convinto che lo stabile fosse interessato da numerose forze maligne, e vi passò qualche notte per investigare, senza però riscontrare alcunchè di anomalo.

Allora decise di prendere in affitto la casa stregata, e vi si trasferì assieme all’anziano padre.

Per un po’ non accadde nulla di strano, e Green era fortemente convinto che non ci fosse nulla di vero in tutte le dicerie che aleggiavano attorno alla casa, quando una notte sentì la voce di una donna che lo incitava a gettarsi dalla finestra della mansarda. Quella voce, come testimoniò, era davvero irresistibile, e quasi impossibile era non rispettare la volontà della donna…fortunatamente il padre che dormiva al piano inferiore udì il trambusto provocato dal figlio che cercava di resistere alla voce misteriosa, e corse in soccorso del figlio, salvandolo appena pochi istanti prima che questi si gettasse dalla finestra della mansarda.

I due abbandonarono la casa e non vi fecero mai più ritorno. Nei giorni seguenti Andrew Green osservò le fotografie che aveva scattato in quella casa, alla ricerca di prove, e in una di quelle istantanee vide il volto di una bambina affacciato alla finestra del secondo piano. Chi fosse quella bambina, però, nessuno lo sa…

Indubbiamente si tratta di una bella storia su una casa infestata, sebbene la vicenda sia un po’ troppo “finta” per apparire anche lontanamente vera…anche perchè, nel caso in cui a qualcuno fosse venuto voglia di investigare ulteriormente su quella casa, purtroppo essa fu rasa al suolo a causa dei bombardamenti della seconda Guerra mondiale…e ovviamente non ci sono testimonianze (ad esempio nei giornali dell’epoca) che possano fornire qualche riscontro…oggettivo.

Il tutto resta dunque relegato nel limbo dei fake, come tante altre storie su case stregate che in realtà non esistono, e non sono mai esistite.

 

da ilparanormale.com

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2 pensiero su “La casa stregata di Hanger Hill”

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