esorcismo

Eccoci finalmente giunti alla parte più interessante (secondo me) del nostro piccolo dossier sulle maledizioni, sulle possessioni e sugli esorcismi.

Forse vi chiederete perchè mi sono interessata a questo argomento…beh, perchè più volte mi sono imbattuta, nella rete, su facebook, in gruppi di discussione che trattavano la materia con così troppa leggerezza e superficialità che la mia prima reazione è stata: “ma lo sanno cosa diamine stanno facendo?”. gente che chiedeva: “conosci un rituale per aumentare la mia forza e le mie convinzioni?”; “Conosci qualche formula per far sì che il tipo che mi piace lasci la morosa e si metta con me?” fino ad arrivare al terrificante “conoscete qualche luogo sacro a satana dove poter fare un sacrificio?”.

Credo che la gente davvero non si renda conto di quello che affronta, mettendosi a compiere queste cose… certo i miei post saranno una gocciolina nel mare magnum di quanto c’è su internet, ma se non altro posso dire di averci provato, di aver almeno studiato la materia (sebbene sia così vasta che una vita intera non basterebbe), di aver scoperto cose nuove… e nel mio piccolo, forse con un po’ di presunzione, voglio divulgare quello che ho imparato.

Oggi dunque parleremo di esorcismi, per poi concludere con le preghiere di liberazione…

Strutturerò questo post per punti, in modo da dare maggior chiarezza.

Puntualizzazioni sull’esorcismo

1. Nella lotta contro Satana, la Chiesa accompagna i fedeli con la preghiera e l’invocazione della presenza di Cristo. È questa la tradizione pastorale della Chiesa, che prevede Riti di esorcismo nella celebrazione del Battesimo. Lo fa in modo specifico con il sacramentale dell’ esorcismo, mediante il quale chiede al Signore la vittoria su Satana. Ministro del Rito dell’esorcismo è esclusivamente un sacerdote dotato di particolari qualità: pietà, scienza, prudenza e integrità di vita.

2. Il sacerdote esorcista procederà all’esorcismo imperativo solo dopo aver raggiunto la certezza morale sulla reale possessione diabolica del soggetto. Nel discernimento si servirà innanzitutto di criteri tradizionalmente seguiti per individuare i casi di possessione diabolica: parlare correntemente lingue sconosciute o capire chi le parla; rivelare cose occulte e lontane; manifestare forze superiori all’età o alla condizione fisica. Si tratta però di segni che possono costituire dei semplici indizi e, quindi, non vanno necessariamente considerati come provenienti dal demonio. Occorre fare attenzione anche ad altri segni, soprattutto di ordine morale e spirituale, che rivelano, sotto forma diversa, l’intervento diabolico.

Possono essere: una forte avversione a Dio, alla Santissima Persona di Gesù, alla Beata Vergine Maria, ai Santi, alla Chiesa, alla Parola di Dio, alle realtà sacre, soprattutto ai sacramenti, alle immagini sacre. Occorre fare attenzione al rapporto tra tutti questi segni con la fede e l’impegno spirituale nella vita cristiana; il Maligno, infatti, è soprattutto nemico di Dio e di quanto mette in contatto i fedeli con l’agire salvifico divino. L’esorcista potrà confrontarsi  con sacerdoti esorcisti di esperienza e della consulenza di persone esperte di medicina e di psichiatria. Di fronte a disturbi psichi ci o fisici di difficile interpretazione il sacerdote non procederà al Rito dell’esorcismo maggiore, ma accoglierà ugualmente le persone sofferenti con carità, le raccomanderà al Signore e le inviterà a servirsi delle preghiere previste dal «Rito degli esorcismi» per l’uso privato.

3. L’esorcismo deve svolgersi in un clima di fede e di preghiera umile e fiduciosa: la liberazione dall’influsso diabolico avviene se e quando Dio vuole. Nonostante la riservatezza con cui è normalmente celebrato, il Rito dell’esorcismo non è un fatto privato, ma un evento che riguarda tutta la comunità.

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Come avviene IL RITO dell’esorcismo

1. Il rito inizia con l’aspersione dell’ acqua benedetta. Seguono le litanie, con le quali, per intercessione di tutti i Santi, si invoca la misericordia di Dio sul fedele tormentato dal Maligno.

2. Dopo le litanie, l’esorcista può recitare uno o più salmi che implorano la protezione dell’ Altissimo ed esaltano la vittoria di Cristo sul diavolo. I salmi possono essere recitati tutti di seguito o in forma responsoriale. Alla fine del salmo l’esorcista può aggiungere l’orazione super psalmum.

3. Segue la proclamazione del Vangelo, quindi l’esorcista pone le mani sul fedele tormentato dal Maligno, invocando la forza dello Spirito Santo, perché il diavolo abbandoni la vittima.

4. Si recita il Simbolo o si fa la rinnovazione delle promesse battesimali con la rinuncia a Satana. Quindi si pronuncia la preghiera del Signore, con cui si implora Dio perché ci liberi dal Maligno.

5. Fatto questo, l’esorcista mostra al posseduto la croce del Signore, e traccia su di lui il segno della croce, a indicare il potere di Cristo sul diavolo.

6. Poi pronuncia la formula invocativa di supplica a Dio e quindi la formula imperativa di comando diretto al demonio, in nome di Cristo, di lasciare il fedele tormentato dal Maligno.

FORMULA INVOCATIVA

Dio, creatore e difesa del genere umano,
volgi il tuo sguardo su questo tuo servo
[questa tua serva] N.,
che hai plasmato
[plasmata] a tua immagine
e chiamato
[ [chiamata] a condividere la tua gloria:
l’antico avversario lo
[la] tormenta crudelmente,
lo
[la] opprime con aspra violenza
e lo
[la] riempie di angoscia e di terrore.
Manda su di lui
[lei] il tuo Santo Spirito
perché lo
[la] rafforzi nella lotta,
gli
[la] insegni a pregare nella tribolazione
e lo
[la] circondi con la sua efficace protezione.

Ascolta, Padre santo,
il gemito della tua Chiesa in preghiera:
non permettere che questo tuo figlio [questa tua figlia]
sia posseduto
[posseduta] dal padre della menzogna,
né che questo tuo servo
[questa tua serva],
redento
[redenta] dal sangue di Cristo,
sia tenuto
[tenuta] in schiavitù dal diavolo.
Non tollerare che il tempio del tuo Spirito
sia dimora di uno spirito immondo.

Ascolta, Dio misericordioso,
la preghiera della beata Vergine Maria:
il Figlio Gesù, morendo sulla croce,
ha schiacciato il capo dell’antico serpente
e ha affidato alla Madre tutti gli uomini come figli.
Risplenda in questo tuo servo [questa tua serva]
la luce della tua verità
e dimori in lui
[lei] la gioia della tua pace.
Lo Spirito di santità ne prenda possesso
e con la sua presenza gli
[le] restituisca innocenza e serenità.

Ascolta, o Padre,
la preghiera dell’ Arcangelo san Michele
e di tutti gli Angeli, ministri della tua gloria.
Tu che sei il Dio delle schiere celesti,
respingi la violenza del diavolo.
Dio di verità e di misericordia,
rendi vane tutte le sue insidie.
Dio di libertà e di grazia,
spezza le catene della sua malvagità.

Tu che ami la salvezza dell’uomo,
ascolta la voce degli apostoli Pietro e Paolo
e di tutti i Santi,
che, per tua grazia, hanno riportato vittoria sul Maligno.
Libera questo tuo servo [questa tua serva]
da ogni oppressione diabolica
e custodiscilo
[custodiscila] indenne
perché restituito
[restituita] alla serenità di figlio [figlia]
ti ami di tutto cuore,
ti serva operando il bene,
ti renda onore e gloria,
e tutta la sua vita sia un canto di lode a te.

Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

 

 

FORMULA IMPERATIVA

Ti ordino, Satana,
nemico della salvezza dell’uomo:
riconosci la giustizia e la bontà di Dio
che con giusto giudizio ha condannato
la tua superbia e la tua invidia.
Esci da N., servo
[serva] di Dio,
che il Signore ha creato [creata] a sua immagine,
ha arricchito
[arricchita] dei suoi doni,
ha adottato
[adottata] come figlio [figlia]
della sua misericordia.

Ti ordino, Satana,
principe di questo mondo:
riconosci il potere invincibile di Gesù Cristo:
egli ti ha sconfitto nel deserto,
ha trionfato su di te nell’orto degli ulivi,
ti ha disarmato sulla croce
e, risorgendo dal sepolcro,
ha portato i tuoi trofei
nel regno della luce.
Vattene da questa creatura, da N.:
che il Salvatore, nascendo tra noi,
ha reso suo fratello [sua sorella]
e morendo in croce ha redento
[redenta]
con il suo sangue.

Ti ordino, Satana,
seduttore del genere umano:
riconosci lo Spirito di verità e di grazia,
lo Spirito che respinge le tue insidie
e smaschera le tue menzogne.
Esci da questa creatura,
N.,
che Dio ha segnato con il suo sigillo.
Abbandona quest’uomo
[questa donna]:
Dio l’ha reso [resa] suo tempio santo
con l’unzione del suo Spirito.

Vattene, dunque, Satana: vattene
nel nome del Padre X e del Figlio X e dello Spirito X Santo.
Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa.
Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo,
Signore nostro.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Tutti:
Amen.

Non usare la formula imperativa senza prima aver pronunciato quella invocativa, mentre può avvenire il contrario. Il rito può essere ripetuto più volte fino a che il fedele tormentato dal Maligno non sia completamente liberato.
7. Il rito si conclude con un canto di ringraziamento, con l’orazione e la benedizione.

 

Tutto qua. Non è così tanto complicato, a prima vista, vero?

Per comodità non vi riporto tutte le norme ecclesiastiche che regolano il Rito. Mi limito a segnalarvi i link in cui, se desiderate, potrete trovarle.

 

PREMESSE AL RITO DELL’ESORCISMO

RITO DELL’ESORCISMO MAGGIORE

 

FONTE: http://www.liturgia.maranatha.it/Esorcismi/coverpage.htm

E ovviamente, per ascoltare direttamente dalla voce di padre Gabriele Amorth come avviene un esorcismo, ecco un video esplicativo.

 

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4 pensiero su “Come avviene un esorcismo”
  1. Non posso fare a meno di cogliere l’ironia dietro chi usando un mezzo tecnologico del XXI secolo come un social network si metta a chiedere quali formule magiche usare per controllare a distanza la volontà delle persone.
    In effetti per quello c’è il marketing pubblicitario. 🙂

  2. Sulla domanda “conosci un luogo sacro a Satana dove poter fare un sacrificio” ci sarebbe da sorridere se non fosse tristemente vero. Ricordo che da ragazzo alcuni miei compagni di classe decisero di fare qualcosa del genere. Venne un tizio dicendo di essere in possesso del testo di un rito di invocazione e che cercava volontari per recarsi nottetempo in un edificio abbandonato all’interno del parco di Monza. Alcuni si erano davvero esaltati. A me l’idea dell’avventura, lo ammetto, stuzzicava ma non andai perché non mi fu permesso di uscire di casa. Ricordo però che il pomeriggio accompagnai un amico in macelleria: era stato incaricato di acquistare un cuore che sarebbe servito per il rito. L’ideale sarebbe stato un cuore umano ma decide di ripiegare su un cuore bovino. Ricordo perfettamente però lo sguardo del negoziante quando il mio amico chiese se poteva dargliene uno che fosse stato appena strappato!!!
    In quell’occasione non successe poi ovviamente nulla. Non sono nemmeno sicuro se poi andarono davvero o se invece millantarono di averlo fatto. Resta il fatto che questi “giochini” sono dannatamente comuni…

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