Castel CornedoGuardate il castello qui a sinistra. Non è magnifico, così squadrato, tozzo, immerso tra le montagne? Si tratta di Castel Cornedo, uno dei castelli più belli di tutto l’Alto Adige: domina il centro abitato di Cardano, una frazione di Cornedo, che dista pochi km da Bolzano.

La storia di Castel Cornedo si perde, come si suol dire, nella notte dei tempi: fu fatto erigere nel XIII secolo dai von Grafenstein per tenere sotto controllo l’unica via che conduceva al Brennero e l’entrata della Val d’Ega. Proprio per la sua posizione strategica, sulla sommità del monte, il castello svolse appieno la sua funzione per molti secoli. Nel 1378 il castello fu acquisito da Hans e Wilhelm von Liechtenstein, che lo abitarono fino al 1760, quando morì l’ultimo membro della famiglia. Fino al 1808 il castello fu tra le proprietà del comune di Bolzano, poi fu acquisito dai Signori Goldegg, quindi a Friedrich von Miller, che lo passò in eredità alla famiglia von Malaisè, gli attuali proprietari, che lo aprono, su richiesta, tra aprile e ottobre.

Il maniero è costituito da un palazzo, un mastio, una torre abitabile e una cappella, all’interno della quale potrete ammirare il Trionfo della Morte, un pregevole affresco del XIV secolo.

Questa è la sua storia, ma all’interno il castello nasconde due segreti.

Castel CornedoIl Castello è stato modificato nel corso dei secoli, quando sono stati aggiunte diverse costruzioni, per esempio la  torre al lato ovest e, nel 1573, la torre est con la muraglia e l’ingresso principale, che in origine si trovava a occidente. L’interno offre bellissime architetture e pregevoli opere artistiche: un piccolo gioello è sicuramente la cappella interna, del XIV secolo dedicata a Sant’Anna.

Ed è proprio di questa cappella che voglio parlare. Al suo interno, infatti, ci sono splendidi affreschi in stile gotico, che ritraggono Caino e Abele sull’arco trionfale, e quindi, sulle pareti laterali, San Giorgio, la Crocifissione, il Martirio di Santa Caterina e un ulteriore affresco, molto curioso.

Il Trionfo della Morte. Purtroppo non ci sono foto di quest’affresco, essendo di proprietà privata non è consentito fotografarlo, per cui vi esorto ad andarlo a visitare, perchè davvero merita. Il Trionfo della Morte di Castel Cornedo sarebbe legato, secondo la tradizione, all’esercito fantasma che si troverebbe da queste parti.

La leggenda vuole infatti che, ogni notte, dal Castello si muovano numerosi fantasmi a cavallo, che si dirigono al vicino Santuario di Pietralba.

Santuario Pietralba
Santuario di Pietralba

Del resto, il culto per questo santuario è molto famoso, e ogni anno migliaia di pellegrini provenienti da tutta Europa lo raggiungono. Si trova tra Nova Ponente e Monte San Pietro, ed è raggiungibile seguendo la via crucis che parte da Laives. Qui possono pregare e chiedere una grazia alla statua che si trova nel Santuario, una bellissima Madonna Addolorata che regge sulle ginocchia il corpo di Gesù deposto dalla croce.

Il santuario di Pietralba, realizzato nella metà del XVII secolo, fu costruito per sostituire la preesistente cappella costruita nel 1553 da Leonardo Weiβensteiner dopo l’apparizione della Madonna. In realtà la cappellina originaria fu inglobata nella costruzione del Santuario originario, e oggi il santuario di Pietralba è un luogo di culto solenne. Presso il santuario di Pietralba è stata realizzata la cappella dedicata a San Pellegrino Laziosi, al quale ci si rivolge per implorare la guarigione dai tumori.

Ebbene, ogni notte i fantasmi si recano qui, forse per chiedere perdono, forse per implorare una grazia, forse per chiedere la vita eterna e la salvezza della loro anima.

Si dice infatti che siano i fantasmi dei molti cavalieri assoldati dai signori di Castel Cornedo, che come il conte di Belvedere di cui abbiamo recentemente parlato, non erano proprio degli stinchi di santo… Circola infatti la diceria secondo la quale moltissimi condannati a morte siano stati gettati giù dagli strapiombi che circondano il castello, e che così, diverse centinaia di persone abbiano trovato la morte.

I cavalieri fantasma sarebbero, secondo un’altra leggenda, un intero squadrone che, una notte particolarmente tempestosa, nel corso di una bufera di neve, precipitò nel burrone su cui sorge Castel Cornedo, sfracellandosi al suolo. Ogni notte così i malcapitati tornerebbero sul luogo della sciagura, ripercorrendo lo stesso percorso, e terminando ancora la loro corsa cadendo nel vuoto.

Come vedete, dunque, le leggende su Castel Cornedo e sul suo esercito di fantasmi sono numerose e molto diverse le une dalle altre…ma c’è chi giura davvero di udire, nel bel mezzo della notte, lo scalpiccio di molti cavalli che percorrono ancora gli stessi sentieri, in uno spazio e in un tempo che furono, e che non sono più.

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Castel Cornedo è visitabile, perchè apre le sue porte al pubblico con visite guidate.
Per informazioni: Comune di Cornedo, Tel 0471 361314, Fax 0471 361399

FONTE: http://www.valdega.org

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3 pensiero su “L’esercito fantasma di Castel Cornedo”
  1. Ciao Donata come stai?
    Interessante articolo, qualcosa rimane sempre del passato, c’è chi sostiene che esso conviva con il presente ed il futuro, per cui se ciò fosse vero, non sarebbe neppure strano udire il rumore dei cavalli. O comunque qualcosa si è impresso nella pellicola della vita ed ecco che i più sensibili riescono a percepire gli accadimenti già trascorsi, pensa altri invece riescono a percepire quelli non ancora accaduti.
    Un grande abbraccio
    Angie

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