La scorsa settimana parlai di un albergo molto famoso, per essere stato in qualche modo la fonte d’ispirazione di Stephen King per il suo libro Shining, e successivamente, per l’omonimo film di Stanley Kubrick. Però, sebbene la storia di quell’albergo fosse degna di un film horror, con i suoi numerosi fantasmi e gli strani fenomeni che sono avvenuti tra le sue mura, lo Stanley Hotel non è affatto l’albergo più infestato al mondo.

Così, come sempre, mi sono messa alla ricerca di quale potesse essere, confrontando le varie news apparse su vari siti internet, su forum di vario genere che sempre frequento e via dicendo. Non c’è stato verso, perchè sembra impossibile, ma ogni città sembra che possieda l’albergo più infestato al mondo.


Mi è venuto in mente che forse potrei redigere una nuova top ten, come quella che a suo tempo realizzai per parlare delle dieci isole più infestate al mondo, e credo proprio che appena avrò raccolto le informazioni necessarie lo scriverò. Leggendo i vari nomi, uno mi ha colpito subito, per alcuni elementi davvero curiosi che mi hanno fatto collegare l’hotel a un caro amico, così gli ho chiesto informazioni, credendo finalmente di aver trovato l’albergo più infestato al mondo…invece niente da fare!

Di che luogo parliamo? Del Charlesgate Hotel. Purtroppo però non è un hotel, o almeno non lo è più: è invece un prestigioso condominio, ma ha mantenuto nel tempo il suo nome, ed è infatti noto come Charlesgate hotel. Si trova all’angolo tra Beacon Street e East Charlesgate, nella Back Bay. Ci troviamo in America, Massacchussets. Nella città di Boston.
Chi mi ha raccontato di questo posto meraviglioso a Boston ha vissuto alternativamente per anni, e l’ha visto, dentro, fuori, sopra e sotto, e ne è rimasto così impressionato (e io direi pure sconvonto) che sapendo io quanto ami i fantasmi se n’è uscito con un’espressione che mi ha letteralmente conquistata: Ginger, ho vissuto nel posto più infestato al mondo, c’ho pure qualche foto. Che t’interessa? Ovvio che sì. Partiamo dalle notizie storiche.

L’hotel fu costruito nel 1901, su progetto di J. Pickering Putnam, il famoso architetto americano, morto all’inizio del secolo scorso, famoso per essere il padre del moderno condominio. I suoi progetti più importanti divennero realtà proprio nell’area di Boston in cui sorge quest’albergo, capolavoro in stile neoromanico, con una torre conica sul lato nord-ovest, e soprattutto un fantastico rivestimento in rame scolpito, con alcuni mascheroni davvero curiosi sulla facciata, che come vedremo in seguito hanno un’importanza fondamentale per spiegare il motivo per cui il Charlesgate è considerato uno degli edifici più infestati al mondo.

Il palazzo è ancora molto famoso a Boston, sebbene visse il suo periodo d’oro tra gli anni 1915-1920; considerato uno dei migliori alberghi della città almeno fino al 1940, poi iniziò a decadere e perdere rapidamente prestigio. Fu acquistato dalla Boston University nel 1947 per essere trasformato in un dormitorio femminile, e assunse il nome di Charlesgate Hall. Rimase dormitorio fino al 1970, quando poi l’Università ha venduto la proprietà nel 1973 a dei privati cittadini che però, evidentemente, non avevano ben deciso cosa farsene, e difatti il Charlesgate conobbe un periodo molto brutto per una decina d’anni, quando divenne covo di spacciatori, una sorta di bordello e, si dice, addirittura un punto di appoggio per la mafia locale. Poi, nel 1981, l’Emerson College lo acquistò e dopo una profonda ristrutturazione, l’ex albergo divenne nuovamente un alloggio per studenti. L’edificio venne poi nuovamente rivenduto, verso la fine del 1990, e da allora, e fino a oggi, non ha mai cambiato la sua destinazione d’uso, diventando uno dei più esclusivi condomini nel centro di Boston, con numerosissimi appartamenti molto ricercati, e anche costosi.

Attualmente circa l’80% dell’edificio è occupato, e se vi interessa un appartamento nel centro di Boston, a due passi dal meraviglioso boulevard di Charles River, sappiate che dovrete sborsare un bel po’ di soldi: affittare un appartamento con due posti letto costa 3500 dollari al mese, mentre se volete acquistare l’appartamento, diciamo un bilocale composto da camera da letto, bagno, soggiorno con cucinino, dovete sborsare poco meno di 500mila dollari!

Però l’ex Charlesgate hotel ha la fama di essere infestato, così infestato che da più parti è stato ribattezzato come il condominio più infestato al mondo.

Diciamo subito che, nel periodo in cui il palazzo venne adibito a hotel, c’erano almeno due stanze che erano considerate maledette: in una di queste stanze, la 204, una donna che soffriva di depressione tentò di suicidarsi gettandosi dalla finestra, perchè spaventata a morte dalla visione di una bambina con il vestito a fiori che piangeva, e disse che era stata proprio questa bambina a cercare di spingerla giù dalla finestra. La donna non era una visionaria: effettivamente, una bambina morì cadendo giù dalla tromba delle scale, mentre l’albergo era ancora in fase di costruzione.

A essere infestata poi era quella sorta di torretta che esce dall’edificio e che si può vedere in queste foto: lì era stato visto più volte il volto di un uomo barbuto con un grosso naso aquilino, che appariva e scompariva dopo aver ben terrorizzato le persone che da quelle finestre si affacciavano. Curiosamente, questo fantasma è stato anche identificato: si tratterebbe di… J. Putnam Pickering! proprio lui, l’architetto che progettò l’Hotel Charlesgate. Pickering morì nell’albergo la sera del 24 febbraio 1917, proprio nella camera d’angolo dell’albergo, quella che ingloba la torretta angolare, ed è quasi ovvio, dunque, che non abbia mai abbandonato il “suo” hotel.

Tra le altre cose, cercando un po’ su internet notizie di quest’uomo (e vedere se avesse o meno la barba), ho trovato una foto che riproduce la sua stessa casa, che lui costruì per se stesso nel 1878, all’incrocio tra Newbury e Dartmouth Street a Boston…la vedete qui di fianco, tratta dal sito http://mass.historicbuildingsct.com/?p=261…come vedete, l’archittettura è davvero simile, molto simile, a quella del Charlesgate Hotel…

Si racconta, ma la notizia non è mai stata confermata, nè smentita, che nel Charlesgate Hotel, o meglio, nei suoi sotterranei, vi sia una specie di camera segreta, che non si trova ma che esisterebbe, e che nasconderebbe una sorta di botola collegata con gli scarichi fognari che si gettano direttamente nel Charles River (cosa alquanto dubbia, ma tant’è!). Ebbene, questa botola era una sorta di “cancellaprove” nella quale venivano fatti sparire i “corpi del reato” nel periodo, presunto o reale, in cui l’ormai decaduto hotel era divenuto un covo per la mafia. E nelle fogne di Boston non finirono soltanto droga o denaro sporco, cosa plausibile, ma anche, come nei classici cinematografici, i cadaveri a pezzi delle vittime della mafia americana. Non si sa se questa diceria fosse vera oppure no, ma nel corso del tempo una medium fece un giro per il palazzo, che aveva ben addossata la nomea di posto “infestato”, e disse di aver percepito molta sofferenza proprio nei sotterranei nell’ex albergo, pressapoco nella zona in cui la leggenda dice che si trovi questa botola. Che però non è ancora stata trovata.

Negli anni ’30 poi vi fu un’inondazione: l’albergo in quel periodo ospitava dei cavalli giunti a Boston per una manifestazione fieristica, e parecchi degli animali morirono annegati, così come morì annegato lo stalliere che tentò inutilmente di salvarli.

La fama di essere infestato per il Charlesgate Hotel crebbe ancora di più negli anni ’90, quando ad abitare l’edificio furono gli studenti del collegio Emerson. Alcuni di loro, interessati di architettura, si misero a studiare e osservare bene l’edificio, e rimasero molto incuriositi da quegli strani mascheroni che campeggiano nella facciata, alternati a volute di foglie e fiori molto innocenti.
Ce ne sono moltissimi, e tutti diversi tra loro. Teste di demoni, draghi, demoni oscuri, diavoli cornuti, esseri con bocche spalancate e ghigni malefici. Anche all’interno queste facce si ripetono, riprodotte sui fregi dorati degli angoli negli appartamenti più lussuosi. Perchè ci sono?

Verrebbe da pensare che possano essere dei simboli per esorcizzare il Male, un po’ come le piramidi rovesciate del Palazzo di Diamanti di Ferrara…però alcuni sostengono che siano una sorta di richiamo, per attirare quegli stessi demoni che esorcizzerebbero, affinchè entrino nell’edificio e vi restino.

Si dice infatti che J. Putnam Pickering appartenesse a una specie di setta, e che al suo interno vi si svolgessero riunioni tra i membri affiliati a questa setta, che nulla aveva a che vedere con la massoneria ma era, piuttosto, una setta satanica che si dedicata all’adorazione del maligno e all’evocazione degli spiriti.

Questo elemento viene oggi rafforzato ancor di più da quando si sa che, nel 1995, alcuni studenti dell’Emerson College avevano riferito di essere riusciti a comunicare con gli spiriti intrappolati nell’albergo, grazie all’utilizzo di una tavoletta Ouija. Sempre lei. Gli studenti avevano notato come in diverse stanze accadessero cose strane: spostamenti di mobilio, accensione e spegnimento di luci, urla e passi nei corridoi.

Uno studente aveva riferito di aver rischiato di morire mentre stava facendo la doccia: mentre si trovava sotto il getto aveva sentito chiaramente qualcosa stringergli debolmente la gola. Improvvisamente, la lampadina nella stanza da bagno aveva cominciato a tremolare, e il ragazzo era uscito, spaventato dall’aggressione di poco prima nella sua stanza, e stava per toccare la lampadina che sistemarla, senza accorgersi della pozza d’acqua che si era raccolta ai suoi piedi e che avrebbe potuto essere causa di certa folgorazione. Il fatto avveniva proprio mentre i suoi compagni, riuniti nella stanza accanto, stavano interrogando la tavoletta Ouija per scoprire l’identità degli spiriti presenti nell’edificio. Lo spirito aveva risposto alle domande degli studenti indicando loro “ACQUA, LUCE, MANO”, ed erano proprio elementi che si potevano riferire a quanto stava avvenendo nel bagno, all’insaputa di chi stava partecipando alla seduta con la tavoletta Ouija.

Ma ci fu un caso ancora più eclatante, testimoniato anche da un giornale locale, il Boston Globe, che il 15 marzo 1908 riportò la notizia di un uomo che si era suicidato nell’albergo, sparandosi un colpo alla tempia. Il giornale attribuì il suicidio alla depressione causata da problemi di lavoro, ma la moglie dell’uomo continuò ad affermare che a uccidere suo marito erano stati i fantasmi e gli spiriti che infestavano l’albergo.

Un posto davvero maledetto, dunque! Beh se volete, comunque, quale appartamento è ancora libero….ma so che a frenarvi è il costo di quegli appartamenti…vero?

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2 pensiero su “Charlesgate, il condominio più infestato al mondo”

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