Gli occhi di tutto il mondo (oltre 400 i giornalisti accreditati) sono puntati, dalle 6 di stamattina, sull’Isola del Giglio e sul delicato, e complicato, raddrizzamento della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012.

La sala di controllo delle operazioni

L’operazione prende il nome di “parbuckling“, e consiste nel ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale.
Si tratta di un’operazione che dovrebbe durare tra le 12 e le 24 ore, ma non è escluso che l’intervento si protragga per alcuni giorni, in quanto ogni movimento dovrà essere molto delicato e soggetto a un costante controllo.

Sarà diviso in tre fasi: la prima durerà 1-2 ore e sarà quella del «distacco» della Concordia dagli scogli; la seconda durerà 4-5 ore e sarà quella nella quale i martinetti eserciteranno il tiro e man mano che il relitto si raddrizzerà recupereranno metri di fune; la terza durerà 4-5 ore e vedrà il riempimento dello scafo con la zavorra. Le operazioni più delicate saranno quelle delle prime 5-6 ore, al termine delle quali il raddrizzamento sarà già visibile.
Il processo è una prima assoluta: mai al mondo è stato messo in atto un simile tentativo, ed è un progetto che finora ha già richiesto un investimento di 500 milioni di dollari.
Il tutto per portare dritta la Concordia e trasportarne finalmente lontano il relitto, chiudendo una delle pagine più buie della navigazione italiana…
A meno che non si voglia trasformare la nave in un museo dell’orrore o in una struttura, nuovamente galleggiante e in grado di riprendere il mare, dedicata agli amanti del brivido. E i motivi per farlo non mancano.

Il recupero della Concordia

UNA NAVE SFORTUNATA GIÀ NEL VARO.
Sappiamo che, al momento del varo della nave avvenuto il 2 settembre del 2005 dopo l’uscita dai moli genovesi di Fincantieri, a Sestri Ponente, la tradizionale bottiglia di champagne lanciata contro la fiancata, come prescrive la cerimonia, invece che rompersi e innaffiare di buon augurio la nave, rimbalzò e restò intatta. Un addetto sul ponte fu incaricato di recuperarla e di romperla a mano.

Il primo incidente, a Palermo
(http://www.youtube.com/watch?v=prMZ4BQaHS0)

Al momento nessuno ci fece caso, ma è impossibile non ricordare che due anni dopo il varo, la Concordia fu coinvolta in un altro incidente nel porto di Palermo: il 22 novembre 2008 la nave infatti incappò in condizioni meteorologiche non favorevoli e durante le operazioni di ingresso in porto urtò contro il molo e si squarciò la fiancata destra.

Fortunatamente in quel caso nessuno si fece male, ma la fama sinistra della nave iniziò a circolare, aumentando ancor di più quando si seppe che nel maggio 2011, durante una crociera, la Concordia che era salpata dal porto di Savona in direzione di Barcellona fu costretta a tornare indietro perchè un turista russo era caduto fuori bordo ed era disperso in mare. Alcune fonti testimoniano che il corpo dello sventurato crocierista non è mai ritrovato, altre invece affermano il contrario. Ma non è tutto.
Nel corso di una trasmissione sul canale DMAX dedicato alle navi di crociera, fu fatto proprio il nome della Concordia, e si narrò che ci fosse una cabina “maledetta”, dove avvenivano strani fenomeni.

LA CABINA MALEDETTA DELLA CONCORDIA

La cabina, si dice, era maledetta perchè il turista che la occupava, pare un tedesco di 70 anni sofferente di cuore, ebbe un malore e spirò proprio all’interno di quella cabina. Non essendo possibile effettuare scalo nell’immediato, il corpo dello sventurato crocierista venne lasciato in quella cabina fino a quando la nave non toccò il porto successivo nel piano della navigazione, e quindi portato a terra. Ma i più superstiziosi, e anche qualcuno tra i membri dell’equipaggio, hanno sempre sostenuto che lo spirito del crocierista non abbia mai abbandonato la nave, e abbia continuato a infestare la cabina e anche tutto il piano su cui quella cabina si trovava.

I membri dell’equipaggio, infatti, sostenevano di avvertire strane sensazioni nell’entrare in quella cabina per cambiare le lenzuola e riassettare la camera, e anche altri crocieristi che si trovavano a passarvi tutta la crociera, dopo una sola notte passata in un quella cabina chiedevano con insistenza di poter cambiare alloggio, non capendo da dove provenissero quegli improvvisi sbalzi di temperatura, quegli strani rumori, dei lamenti e quei sospiri. Insomma, la Costa Concordia forse ospitava un fantasma ancor prima del naufragio.
E dopo il naufragio…altri due fantasmi?

I FANTASMI DELLA COSTA CONCORDIA
Oltre al passeggero fantasma, la Costa Concordia, almeno stando ai recenti articoli apparsi sulla stampa locale, ospiterebbe altri due fantasmi, cioè gli spiriti dei due dispersi che si trovavano a bordo della nave e i cui cadaveri non sono mai stati recuperati. Si tratta dei corpi di Russell Rebello, il cameriere indiano morto mentre cercava di aiutare gli altri passeggeri, e di Maria Grazia Trecarichi, la mamma siciliana che ha perso la vita dopo aver ceduto a sua figlia 17enne il posto sulla scialuppa di salvataggio.Ebbene questi due dispersi, gli unici due mai ritrovati fra le 32 vittime del naufragio, potrebbero essere ancora immersi in acqua, in qualche parte della nave o incastrati sotto le lamiere della Concordia. E tutto questo ha bloccato psicologicamente i turisti che non riescono a entrare in acqua nelle vicinanze del Giglio, per paura di veder improvvisamente riemergere le salme o parti di esse…o, più semplicemente, per un senso di rispetto nei confronti di quelle due povere vittime ancora senza sepoltura.

Però…se la nave dovesse essere ancora in grado di prendere il mare una volta raddrizzata, e si decidesse di non rottamarla come invece inizialmente ipotizzato, qualcuno potrebbe anche aver pensato per lei un’altra destinazione…farle riprendere il mare, e sfidare la Queen Mary, la nave più infestata al mondo.

La Queen Mary in una foto d’epoca

QUEEN MARY, LA NAVE PIù INFESTATA AL MONDO.
La Queen Mary venne costruita nel 1936 in Inghilterra. Il 27 maggio 1936 l’astrologa Mabel Fortescue-Harrison predisse il suo destino con la famosa frase:

La Queen Mary, varata oggi, conoscerà la sua più grande fama e popolarità quando non navigherà più un altro miglio e non porterà mai più un altro passeggero pagante.

Nata come nave da crociera, più grande e veloce del Titanic, ospitò diverse celebrità, fra le quali Churchill, i duchi di Windsor, Fred Astaire, Liz Taylor e la Dietrich; celebre a questo proposito è la leggenda secondo cui la Queen Mary ospiterebbe l’anima errante di Winston Churchill, il quale amava particolarmente questa nave.
Allo scoppiare della seconda guerra mondiale, la Queen Mary venne ritinteggiata completamente di grigio, e grazie alla sua velocità riuscì a trasportare migliaia di soldati in Europa, sfuggendo ai sottomarini tedeschi. Con la sua nuova livrea venne battezzata Fantasma Grigio.

RUMORI E BOATI: il fantasma grigio

La Queen Mary, il Fantasma Grigio

La Queen Mary, durante uno di questi viaggi, subì il primo incidente che diede poi adito a storie “paranormali”: l’intero tragitto del Fantasma Grigio veniva monitorato da incrociatori militari i quali avevano il compito di difendere la nave in caso di attacco, ma, forse per un errore umano, la Queen Mary entrò in rotta di collisione con uno degli incrociatori, sfondandone la fiancata ma riportando solo qualche danno a prua. La Queen Mary fu costretta ad avanzare senza prestar soccorso ai trecento marinai dispersi in acqua,  per evitare di diventare un bersaglio fin troppo facile e rischiare l’uccisione di altri uomini.
Gli studiosi di paranormale che hanno visitato la Queen Mary, sono convinti che essa conservi una sorta di “memoria psichica” di tale incidente e che questa sia la causa i rumori di schiantare di lamiere che si avvertono nella notte su di essa.

Il recupero della Concordia

Intorno al 1966, anno in cui la Queen Mary venne ancorata a Long Beach in California e trasformata in attrazione turistica, sono iniziate voci ancora più oscure attorno alla nave: durante i lavori di riadattamento non solo venne rinvenuto uno scheletro umano, mai identificato, ma il giovane marinaio John Pedder perse la vita nella nave, schiacciato da un portellone, e oggi il suo fantasma è quello che viene avvistato più spesso e più nitidamente: un giovane uomo con la barba folta, i capelli neri corti, grandi occhi verdi, pelle diafana e una tuta da manutentore.

Un altro fantasma che spesso si è fatto vedere, soprattutto nei dintorni degli alloggi degli ufficiali, è quello di William Stark, un ufficiale morto nel 1949 per aver bevuto erroneamente un acido corrosivo credendolo un liquore.

Anche la PISCINA della Queen Mary è un luogo infestato. Forse chi descrive queste cose si è lasciato prendere un po’ la mano dal film Ghost Ship (o magari è il film che si è liberamente ispirato alla Queen Mary), fatto sta che la piscina è uno dei punti dove si sono visti più fantasmi. In particolare quello di una bambina, che è morta spezzandosi il collo in seguito a una brutta caduta proprio nei pressi della piscina, e pare che la si veda spesso aggirarsi alla ricerca della madre o della sua bambola.
Sul luogo sono morte anche altre due donne che spesso vengono intraviste passeggiare in costume da bagno d’epoca, oppure lasciano impronte di piedi bagnati intorno alla piscina.


Come nella Concordia, anche la Queen Mary ha la sua “stanza maledetta”: la B-340, nella quale sarebbe morto un uomo, e dove nessuno mette piede a causa di strane manifestazioni, identificate come poltergeist, che spaventano tutti gli incauti viaggiatori. Porte che si aprono e chiudono da sole, quadri rovesciati, allarmi che si mettono in funzione senza motivo e misteriose figure che nottetempo si aggirano sul ponte sparendo nel nulla…

La Queen Mary è stata trasformata in questi ultimi anni in hotel “da brividi”…Se qualcuno volesse trascorrerci una notte, nell’attesa che anche la Concordia diventi “la nave più infestata d’Italia”, ecco il sito per informarsi…e per pronotare www.queenmary.com

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FONTI: http://www.queenmary.com/our-story/Our-Story.php
Diretta del recupero:  http://video.gelocal.it/iltirreno/locale/concordia-la-rotazione-del-relitto/18980/19420

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3 pensiero su “La Costa Concordia e i suoi fantasmi”

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