Visto il successo straordinario che stanno avendo i miei post dedicati ai primati di fantasmi (cercando su Google le parole più infestato al mondo il mio blog è ai primi posti sempre), mi son decisa a rimpolpare questa serie di post cercando notizie su altri primati.

In particolare, mi incuriosiva moltissimo scoprire quale fosse la casa più infestata al mondo.


BORLEY HOUSE, LA CASA PIU’ INFESTATA (IN INGHILTERRA, NON NEL MONDO)

Borley House

Facendo una rapida ricerca nella rete, sono stata indirizzata a un blog in cui si parlava di Borley House, la casa più infestata in Inghilterra. Però la sua storia, per quanto curiosa, non mi ha convinta appieno: il fantasma di un monaco, di una suora che camminava a capo chino, di una carrozza trainata da un cocchiere senza testa, oggetti che si spostano da soli sono i fenomeni che si sarebbero visti a Borley House quando la casa esisteva ancora (è stata distrutta infatti in un incendio nel 1939 e i resti dispersi nel 1944).
La leggenda che gravitava intorno a questa casa raccontava che sul luogo dove venne eretta la casa sorgeva anticamente un monastero, nel quale accadde una vicenda molto simile a quella della manzoniana monaca Gertrude ed Egidio, della sfortunata Chiaretta Loredan o, se vogliamo, a quella di Maddalena che ho raccontato qui.
Una monaca rinchiusa tra quelle mura si innamorò, ricambiata, di un giovane cocchiere, e i due, grazie alla complicità di un frate, decisero di fuggire nottetempo. Purtroppo però nel monastero la fuga degli amanti venne ben presto scoperta e la carrozza bloccata. Dopo un processo sommario, il frate e il cocchiere vengono giustiziati, e la giovane monaca murata viva in una cella sotterranea.

Così, per lungo tempo, dopo il tramonto una monaca in abiti neri venne vista mentre percorre a testa china il viottolo che unisce il rettorato al limitare del bosco, dove incontra il suo amato frate, tanto che quel viottolo è chiamato “sentiero della monaca”. Un medianista decise di scoprire di più sulla storia di questi fantasmi e, nel corso di una seduta medianica riesce a parlare con lo spirito di una suora francese cattolica.
La suora dice di chiamarsi Maria Lairre, di essere vissuta nel XVII secolo e di aver perso tragicamente la vita. Ma quando il medianista le chiede in che modo, lo spirito non risponde.

Borley house_incendio

Nel frattempo, nel 1939 un incendio rade al suolo Borley House e pochi anni più tardi, nel corso di alcuni scavi, vengono portati alla luce un osso parietale e una mandibola con cinque denti ancora inseriti. All’esame necroscopico i resti risultano appartenere a un essere umano di sesso femminile e di età inferiore ai trent’anni, che rappresenterebbe la monaca della leggenda, e i resti vengono sepolti cristianamente. Sembrerebbe dunque il lieto fine e la prova che dietro alla leggenda della monaca fantasma si nasconde un frammento di verità, non fosse altro che dall’analisi di documentazione conservata negli archivi parrocchiali si seppe che Borley House non fu affatto costruita sopra un antico monastero, ma sopra il cimitero nel quale erano state sepolte le vittime di un’epidemia di peste del XVII secolo, e che in passato erano stati rinvenuti in quel luogo molti altri resti umani.

(FONTE, anche per le immagini: wikipedia)

Una storia indubbiamente affascinante, ma…non era quello che cercavo.
E così sono venuta a scoprire la storia della casa più infestata del mondo. Casa Matusita. Perù.

Tutto il web pullula di leggende metropolitane che raccontano di eventi macabri avvenuti in case disabitate o abbandonate, case che acquistano mistero dalle testimonianze di persone che affermano di aver visto ombre dietro le finestre, udito urla terrificanti o peggio, di aver visto diversi fantasmi che vagano senza meta lungo lunghi corridoi.

In Perù, una delle leggende più famose e forse la più antica, è quella che riguarda la storia della Casa Matusita, luogo mitico situato nel cuore di Lima e che ancora oggi è al centro di numerosissime testimonianze di eventi tragici ed inspiegabili, che aumentano notevolmente il timore attorno alla casa circa la presenza di spiriti.

Attualmente la casa si trova all’incrocio tra Avenida Garcilaso de la Vega e corso Spagna e al piano terreno (è un edificio giallo su due piani) ospita una banca. Ma è il secondo piano quello che a noi interessa, perchè al centro di numerose leggende circa la presenza di fantasmi, demoni e spiriti malvagi.

Cos’ha di tanto speciale Casa Matusita?è noto che in tempi antichi, secondo le cronache e le mappe del periodo, il luogo oggi occupato dalla casa era una zona di culto religioso e ospitava una sorta di tempio.

Nel 1860 è stato costruita, di fronte alla Casa Matusita, la prigione principale della città, quella che a Lima è conosciuta come Panopticon, rimasta in vigore fino al 1970 e che ospitò criminali comuni, prigionieri di guerra, mafiosi, ma che fu anche un centro di interrogatorio per reati comuni di stampo militare e in particolare nei tempi della guerra del Pacifico che ha opposto il Perù e Cile. Molte persone furono torturate all’interno di questo luogo e si pensa che la vicinanza con Casa Matusita possa aver trasferito parte delle energie di queste persone torturate agli ambienti adiacenti, in primo luogo Casa Matusita.
Oltre a questo, sul lato destro della Casa ma dalla parte opposta della strada, per lungo tempo ci fu la sede dell’Ambasciata Americana, e questo, come vedremo tra un attimo, ebbe un ruolo di primaria importanza nell’attribuzione a Casa Matusita di leggende e fenomeni legati al mondo del paranormale.

Dunque, dal punto di vista della struttura, come già detto la casa è divisa in due piani: il pianoterra ospita una banca, mentre il secondo piano è disabitato, e si dice che i fenomeni paranormali che interessano Casa Matusita avvengano proprio al secondo piano. Questo fatto si spiega, almeno stando alle dicerie che circolano su Casa Matusita, addirittura scomodando i Servizi Segreti americani.

Dunque, abbiamo sottolineato poco fa come a poca distanza dalla Casa sorgesse l’Ambasciata Americana: gli scettici, coloro che nono credono all’infestazione di Casa Matusita, hanno spiegato che il secondo piano era popolato non da fantasmi, ma da 007 che lavorano per spiare le mosse del Governo americano. Non fantasmi, ma spie. Così, nel periodo della guerra fredda, sono iniziate a circolare numerose voci che vedevano il secondo piano di Casa Matusita come un luogo strategico per spiare le mosse degli americani, e quindi i rumori che si sentivano, sebbene la casa fosse disabitata, le sagome umane che passavano vicino alle finestre chiuse, altro non fossero che spie di qualche governo nemico o dei Servizi Segreti che praticavano spionaggio. Molto curioso…se non fosse che molte persone anziane di Lima sostengono che questa versione della storia sia praticamente impossibile, dato che le storie di fantasmi che interessano Casa Matusita hanno cominciato a circolare molto prima del periodo in cui gli americani costruissero la loro Ambasciata a Lima. E questi anziani, sfatata una leggenda, ne presentano subito una seconda. Casa Matusita non fu teatro di eventi collegati a cospiratori contro qualche Governo, ma…fu, e continua a essere, teatro di veri e propri eventi paranormali prodotti dai crimini violenti e sanguinosi che sono avvenuti tra quelle mura, per cui Casa Matusita non viene solo additata come una casa stregata, ma anche maledetta. 

CASA MATUSITA: CASA STREGATA E MALEDETTA.
Ci sono due diverse storie, di derivazione popolare e tramandate come leggende, che si intrecciano con la vita e la storia di Casa Matusita. Si tratta di due crimini sanguinosi, uno legato alla passione e l’altro con la vendetta e la giustizia sociale, ed entrambi si sono verificati all’inizio del XX secolo.

La prima, per molti aspetti tristemente simile a molte vicende moderne, è la storia di un uomo di origine giapponese che, rincasando anzitempo, si trovò davanti la classica scena da commedia: la moglie a letto con un altro uomo. Il tradito decise quindi di vendicare il proprio onore così bellamente calpestato assassinando moglie e il di lei amante. Non contento, attese l’arrivo dei due figli da scuola e uccise anche loro, quindi si suicidò.

Per quanto riguarda la seconda leggenda, si racconta che in questa casa viveva un uomo perverso che maltrattava e abusava, anche sessualmente, dei suoi unici due servi. Un giorno, quando il proprietario di casa aveva offerto un pranzo ai parenti, i servitori decisero finalmente di vendicarsi, ponendo fine ad anni di infiniti soprusi. I due servi mescolarono alle vivande alcune sostanze allucinogene, non per uccidere i commensali, ma per provocare loro vari disturbi mentali. Dopo che le prime portate erano state servite e consumate, i servi, che aspettavano in cucina i risultati del diabolico piano che avevano messo in atto, improvvisamente sentirono rumori e grida provenienti dalla sala da pranzo, e vi si precipitarono, credendo di trovare i commensali in preda alle allucinazioni, ma una scena terrificante si palesò davanti ai loro occhi: corpi straziati dappertutto, sangue sulle pareti, sul tavolo, sul pavimento, membra staccate dai corpi dilaniati. Le allucinazioni evidentemente avevano provocato dei commensali risultati ben più seri di quelli sperati, e si era verificata un’incredibile mattanza. Nessuno seppe però dire chi avesse ucciso chi, e nemmeno i due servitori fautori del piano seppero spiegare qualcosa, perchè di fronte a quello scempio, lo choc fu così grande che i due impazzirono e furono rinchiusi in un ospedale psichiatrico, dove rimasero fino alla fine della loro tormentata vicenda.

Una cosa però è bene menzionare: vista la violenza di entrambe le vicende, ci si aspetterebbe quanto meno di trovar menzionato l’accaduto in qualche giornale o, soprattutto, negli archivi della Polizia, ma non è mai stato trovato nulla, il che, ancora una volta, fa propendere per l’idea che queste storie altro non siano che prodotti dell’immaginario popolare.

ALLA RICERCA DI FANTASMI
Nonostante sia stato ampiamente documentata l’inconsistenza delle leggende di cui sopra, ciononostante la gente si è sempre interessata moltissimo a Casa Matusita, e nel tempo non sono mancati casi di persone che hanno voluto a tutti i costi entrarvi.

Uno dei primi ad entrare fu un sacerdote, che era entrato nel secondo piano del casa con l’intento di “esorcizzare” i demoni che la possedevano. Tuttavia, il pastore non ha potuto compiere la sua missione, perchè si racconta che, appena entrato nella casa e aperto il rituale per l’esorcismo, il prete abbia avuto un improvviso attacco di panico che non gli ha consentito di portare a termine il rito, e anzi l’ha costretto a battere in ritirata. Il prete disse di aver sentito urla e lamentele degli spiriti che si trovavano a Casa Matusita, e di essersi trovato a fronteggiare un “uomo di Dio non da Dio ispirato”, e di non essere stato in grado di contrastare la loro forza, dovendo scappare dalla casa per non mettere a repentaglio la propria stessa incolumità fisica. Tuttavia, come nel caso delle leggende, non ci sono testimonianze affidabili per sostenere la veridicità della storia, anche se ci sono testimonianze di persone, compresi i lavoratori o gli ex abitanti della casa, che hanno visto la figura di un monaco stare in piedi tra la finestre del secondo piano della casa.

Un altro dei casi più noti è quello di Humberto Vera Vilchez, un conduttore televisivo, che alla fine degli anni sessanta conduceva una programma con un nome molto curioso: “Los fantasmas se divierten”.
Per dimostrare che quella di Casa Matusita era solo un leggenda e che nessun fantasma si trovava al suo interno, fece una scommessa e decise di trascorrere sette notti all’interno dell’abitazione.
La storia raccontata da molte persone di Lima dice che effettivamente Vera Vilchez entrò nella casa portando con sé solo una videocamera, ma, proprio come successo con il parroco, anche lui lasciò la casa urlando, lanciando insulti e sputando bava dalla bocca. Si dice che il conduttore televisivo fosse riuscito a restare nella casa per ben quattro giorni, e di aver realizzato con la videocamera che aveva con sè alcuni filmati, poi consegnati alla sua emittente…Quei filmati, stando a Vera Vilchez, contenevano le prove dell’esistenza dei fantasmi a Casa Matusita…Ma quei filmati non furono mai messi in onda e giacciano ancora, se davvero esistono, in fondo a qualche cassetto di Channel2.

Però…se non esiste il video girato da Vera Vilchez, esiste però un libro “Eò cazador de fantasmas” (Il Cacciatore di fantasmi), nel quale affermò di non essere mai entrato in quella casa, nemmeno per pochi minuti. Egli stesso così scrive: “La parola di un idolo televisivo è una parola critica e avevo annunciato che sarei entrato nella casa stregata. Non ci sono mai andato, ma tutti mi hanno visto andare; non ho mai parlato di un fantasma, ma ora tutti mi guardano come se fossi diventato un cittadino del mondo che sta al di là”.

UNA STORIA, UN MITO, SENZA NESSUNA RISPOSTA.  PER ORA.
In ogni caso, ciò che è più curioso di questa leggenda è che, nonostante sia molto vecchia e affondi le sue radici all’interno della mentalità popolare di Lima, molto poco è stato fatto per scoprire e far conoscere il vero mistero che aleggia attorno a questa struttura. A oggi non è stato alcuno studio serio, sia dai mezzi di comunicazione sia da ricercatori indipendenti che, per professione, cercano di sfatare le leggende di fantasmi, dimostrandone l’irragionevolezza.
E la cosa più sicura è che, sempre, chiunque a Lima chieda dove si trova Casa Matusita, incappa in uno sguardo spaventato e in una raccomandazione: non entrare, è una casa stregata!

Se però volete ugualmente entravi, qui a fianco un video che vi ripropone gli interni della casa…

FONTE: http://expedienteoculto.blogspot.it

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5 pensiero su “Casa Matusita, la casa più infestata al mondo”
  1. Quella di Borley house l’avevo sentita pure io. C’è un documentario diviso in 4 parti forse l’hai visto fantasmi dei castelli: d’Irlanda, Scozia Galles e Inghilterra. Davvero bello e ben fatto

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