Tra i tanti castelli infestati del Veneto, di cui ho ampiamente parlato sul Blog, ce n’è uno della provincia di Treviso, a Susegana, che nasconde una storia insieme tragica e molto romantica. 
La storia è davvero molto nota, e credo che i più la conoscano già, ma voglio ugualmente narrarla perchè in fondo è pur sempre una storia di fantasmi.

Ci troviamo al castello di Collalto, nel quale si trovarebbe il fantasma di una giovane donna, vittima di un troce e crudelissimo destino: Bianca di Collalto.

Un’antica leggenda vuole che nel Castello di Collalto si sia consumato un atroce delitto: in epoca medievale una giovane ancella venne murata viva per l’assurda e devastante gelosia della sua padrona.
Di quella leggenda ci sono numerose testimonianze nella letteratura. Tra le più recenti vi è un’intervista rilasciata nel maggio del 1925 dalla Contessa Maria di Collalto al giornale austriaco Neues Wiener Journal.

“… Le più potenti famiglie dei dominii di terra ferma della Repubblica di Venezia erano quella dei Caminesi a Ceneda e quella dei Conti di Collalto a Treviso, tutt’e due di origine longobarda, che erano divise da un odio accanito. Nemiche da secoli si combatterono furiosamente. Finalmente, venne il giorno in cui compresero che la pace e l’accordo erano più preziosi della lotta alla loro esistenza e decisero di conciliarsi e di stringere vincoli di parentela.
Il Conte di Collalto chiese pertanto la mano di Chiara, la bella figlia dei da Camino. Sembrava così che la concordia fosse suggellata. Ma la donna era gelosa all’estremo. Questa gelosia offuscava la felicità del matrimonio della coppia, tanto che Tolberto non accolse con rammarico l’opportunità di partire in guerra.
Fra le persone del servitorame dei Collalto vi era Bianca, figlia di un loro dipendente. Graziosa e buona era stata allevata con i figli del vecchio Conte, ai quali era affezionatissima. Tolberto l’aveva posta poi a capo del personale femminile addetto alla contessa Chiara. Ora il giorno che Tolberto dovette partire per la guerra, egli si recò completamente armato nella camera della moglie e, nel licenziarsi da lei, Bianca stava per l’appunto pettinando la signora. Costei, che era dinanzi allo specchio, vide in esso come il Conte, dalla porta, salutasse con un gesto la sua cameriera e come costei avesse le lacrime agli occhi. Tacque, ma appena il Conte fu lontano, ardendo di gelosia, fece rinchiudere la giovane nelle carceri sotterranee del castello e quindi, benché la disgraziata giurasse di non aver mai avuto una relazione amorosa con il padrone, la castellana diede ordine di murarla in una torre.
Allorché Tolberto tornò dalla guerra e apprese il tremendo caso, non si sentì di vivere al fianco della donna, che la passione aveva condotto a tanto delitto e la cacciò dal castello.
Da allora la tradizione dei Collalto narra che il fantasma di Bianca apparisse ai membri della famiglia, cui aveva portato tanto affetto, quando era imminente e una grande gioia od una grande sciagura.
Coloro che affermavano di aver veduto il fantasma narravano che esso si mostrava vestito di bianco, e se annunciava sventura, nascondeva il volto con un velo nero”.
Nell’intervista al Neues Wiener Journal la Contessa Maria di Collalto testimonia che il nonno, Principe di Solmshich, disse di aver avuto l’apparizione di Bianca nel castello di Pirnitz in Moravia il giorno in cui chiese la mano di sua nonna.
Ancora la Contessa narra che “…Nello stesso castello Bianca sarebbe apparsa anche quando morì mio fratello Rambaldo. Nessuno di noi peraltro la vide quando sulla nostra famiglia piombò la suprema sventura nell’ultima guerra (1915-1918), devastando la nostra Patria e distruggendo i nostri beni”.

Fonte “Collalto” di A. Menegon

 


Questa è la storia di Bianca di Collalto. C’è da sottolineare che il suo fantasma appare solo ed esclusivamente ai membri della sua stessa famiglia, e che non è pertanto visibile a chi visita il castello. Resta tuttavia una bellissima storia che valeva la pena raccontare.

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7 pensiero su “Bianca di Collalto”
  1. Questa storia mi sembra che ha ispirato una mini serie tv recente…”La dama velata” ambientata però a Trento ma che richiama la storia di Bianca di Collalto…è solo una mia ipotesi ovviamente ma ho trovato delle somiglianze…cmq bella storia come tutte quel del tuo blog! 🙂

  2. @Melinda: grazie di cuore stella,anche a me piace moltissimo leggerti,scrivi delle cose davvero bellissime!

    @Angie: vero,è una storia tristissima ma forse sono le cose più tristi a esser le più belle, perchè ti toccano dentro il cuore.

    @Anonimo: io sono sia gelosa e passionale,come hai visto dal profilo…Assassina…può essere 😉 ma dubito esistano uomini che vogliono una donna così al proprio fianco,farebbero una gran brutta fine 😉

  3. La gelosia quando è troppa non va bene,ma ogni tanto un pizzico non fa mai male,sottintende interesse per la persona verso cui la si prova. Una donna passionale e gelosa è quello che ogni uomo vorrebbe al suo fianco.Ma non assassina!

  4. Bestia nera la gelosia, che scellerata quella Chiara solo di nome, la sua anima era nera come la pece.
    Bella storia di fantasmi anche se triste.
    Bacioni
    Angie

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