Una mia carissima amica, nonchè collega, mi ha suggerito tramite feisbùc di dare un’occhio a un luogo misterioso della Valle di Primiero.
Sapendo che io per i misteri in generale vado pazza, e che se mi proponessero l’alternativa tra una cena con BradPitt e un’escursione in un luogo infestato saprei senza alcun dubbio cosa scegliere (anche perchè i biondi proprio non mi piacciono!!) ecco che la cara Roby mi ha detto: “digita PIUBAGO su Google e troverai la leggenda dell’esistenza di questo presunto paese nella Valle del Primiero. Le fiammelle (fuochi fatui) di cui si parla si vedevano fino a pochi anni fa… è un pezzettino che non passo di là di sera però magari ci sono ancora… chissà…“.

Fiammelle? Fuochi fatui? insomma, questo è pane per i miei denti e io non ne sapevo nulla?! Così mi sono messa alla ricerca di informazioni ed ecco quello che ho scoperto: signore e signori, ecco a voi la storia di Piubago, il paese fantasma.

Ci troviamo in Trentino, in una zona splendida, dove fin dal Medioevo la comunità di Primiero aveva sede amministrativa a Piubago, antico insediamento situato nei pressi dell’attuale paese di Siror, e sommerso dopo un terremoto e da straripamenti del Rio Lazer nel 1114 e 1117.

Di Piubago però non rimane nulla, nemmeno una casa diroccata o qualche rovina.

Non è, per intenderci, un paese sommerso come quello di Alleghe o un paese sommerso da una frana come Borgo Carrero, di cui ho parlato qui nel blog.
Non è nemmeno qualcosa di simile a Fabbriche di Careggine, il paese della Garfagnana che venne sommerso dal torrente Edron, sul quale era stata costruita una diga per incrementare la produzione di energia elettrica della zona, e il cui invaso, l’attuale lago di Vagli, ogni 10 anni circa viene svuotato per praticare la manutenzione dell’impianto consentendo al borgo “fantasma” di risvegliarsi dal suo sonno e di rivivere per n’intera estate. (Se vi interessa, su Youtube c’è uno splendido video che ritrare il paese in una delle sue ultime “apparizioni”).

Ma riguardo Piubago? Paese reale o paese fantasma?
Si dice infatti che quella di Piubago sia solo una leggenda, e che non sia mai esistito un paese con quel nome. Eppure, un studioso di storia trentina è certo che nella  campagna che unisce Siror e Tonadico furono trovate rovine di case, vari utensili e una campana che recava l’iscrizione “Anno Domini VVV” .
La campana fu costudita per molto tempo nel palazzo Scopoli, a Tonadico, e quindi fusa per ricavare la campana maggiore della chiesa di Fiera di Primiero.
Che esistesse un paese con questo nome è però provato dallo stemma comunale di Siror, che infatti riporta questo nome.

Dopo la distruzione del paesino, la popolazione superstite si sarebbe trasferita nella zona in cui oggi sorge Tonadico, ma una bella leggenda accompagna questo paese perso nel tempo e pur tuttavia mai dimenticato.

Girovagando di notte nei luoghi in cui sembra sia esistito il paese, si dice sia possibile scorgere dei lumicini che vagano senza meta per le campagne che hanno preso il posto dell’antico paese.

Fantasmi? Fuochi fatui?

La leggenda dice che quei lumicini altro non sono che gli spiriti senza pace dei tanti annegati, che da secoli vagano nella notte alla ricerca della chiesetta di San Giacomo, unico edificio che resistì alla furia distruttiva dell’acqua, e che ancor oggi si può vedere.

Secondo altre testimonianze, invece si tratterebbe dei defunti di Piubago, che non essendo riusciti a mettersi in salvo dalla distruzione del paese perchè, appunto, già morti, avrebbero interrotto il loro sonno eterno e da allora continuerebbero, senza sosta, a cercare le tombe nelle quali riposavano prima che gli eventi naturali li disturbassero.

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7 pensiero su “Il paese fantasma di Piubago”
  1. @Roby:grazie a te cara collega salva-collega dalla crisi di dolores 😉

    @Aedes:ehehe il video non è poi così terribile come potrebbe sembrare 😉

    @Melinda:grazie!

    @Thia:L’avatar che ha messo col fantasmino cammiinante è troppo forte!Non avrei saputo far di meglio!

  2. eh..che te ne pare del mio nuovo avatar?e su con la vita mia bella Occhiverdi, fossero questi i problemi! Ti prendo a bordo della mia umile Kawasaki e ti porto in qualche castello stregato per farti tornare il sorriso?

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