Schermata 2014-06-03 alle 11.06.20La Val di Fassa è costellata di paesini piccoli e pittoreschi, disseminati lungo il corso del fiume Avisio (che in ladino, la lingua comunemente parlata in Valle, si chiama La Veisc).
L’intero fiume è attraversato da numerosi ponti che ne consentono l’attraversamento. Alcuni sono veri e propri ponti in muratura, altri sono formati da una lastra di cemento posizionata da una all’altra riva, altri ancora sono costituiti da semplici assi di legno accostate e tenute assieme da chiodi e listarelle di acciaio. Per altri ancora è stata la Natura a realizzare il ponte, facendo incastrare un masso proprio a metà strada tra le due aree da collegare, sotto il quale masso scorre tumultuoso l’Avisio.
Non siamo qui però per parlare di ponti il cui attraversamento richiederebbe una dose di coraggio pari a quella di Indiana Jones…anche se, per transitare sopra il Ponte del Destino, una buona dose di coraggio serve proprio. Perchè il ponte è notoriamente infestato.

Il ponte di Pignaza (questo è il suo nome) è un ponticello come tanti altri, senza nessun aspetto in particolare che sia sufficiente per definirlo “stregato” o “infestato”, eppure è ritenuto, dagli abitanti dei luoghi, infestato fin dai tempi della sua costruzione. Lo racconta Vito Pallabazzer.

Come si manifesta l’infestazione? 
Schermata 2014-06-03 alle 11.06.53Più viandanti che si sono trovati a transitare su quel ponte hanno avvertito di aver provato una strana sensazione, di aver sentito”un vento freddo attraversare il ponte e farli rabbrividire, anche se la temperatura esterna era abbastanza alta“.

Un uomo che stava attraversando a piedi il ponte percepì dietro di sè una frenata improvvisa e violenta di bicicletta. Subito si scansò, ma dietro di sè non vide nulla.

Un automobilista passava con il suo fuoristrada sulla strada che conduce al ponte. Giunto in prossimità dello stesso, la macchina improvvisamente si bloccò, e non ci fu verso di farla ripartire. Fu necessario chiamare un carro attrezzi per riuscire a spostare il veicolo, che non appena ebbe superato il ponte, improvvisamente si rimise in moto e proseguì la sua corsa come se nulla fosse successo. Uno dei meccanici accorsi sul posto testimoniò che non c’era verso di far ripartire la macchina. Il motore pareva morto, il quadro elettrico non funzionava, il veicolo non rispondeva ai comandi. Solo quando la macchina, trainata con molta fatica al di là del ponte, si fu trovata con tutte e quattro le ruote sulla strada oltre il ponte, l’auto ripartì, senza che ci fosse bisogno di fare nulla.

Una donna che passava con la sua bicicletta sul ponte, disse che improvvisamente non riusciva più a girare i pedali della bicicletta, e che era riuscito a farlo solo con una grande fatica. Sembrava quasi che qualcosa frenasse il velocipede, impedendogli di attraversare il ponte.

Non sono mai state segnalate presenze occulte sul ponte, nè sono stati visti fantasmi o altre entità sovrannaturali.

Che cosa provoca allora questi fenomeni che si ripetono ancora oggi?
Secondo gli abitanti del luogo, i fenomeni sono attribuibili ad alcuni gravi incidenti avvenuti in prossimità del ponte: qui infatti diverse automobili uscirono di strada, precipitando nel sottostante torrente, e provocando la morte di alcuni viaggiatori.
Schermata 2014-06-03 alle 11.07.01Secondo altre testimonianze, durante la costruzione del ponte uno degli operai ebbe un gravissimo incidente, cadendo nel torrente che scorre tumultuoso sotto il ponte e finendo annegato. Il suo corpo, raccontano le fonti, non fu mai ritrovato, perchè in quel punto l’acqua è disseminata di rocce, e la velocità dell’acqua sarebbe stata tale da far sì che il corpo del poveretto venisse sbattuto con forza addosso alle aguzze rocce, provocandone così lo smembramento.

C’è tuttavia un’ulteriore testimonianza raccolta da chi quei luoghi li conosce bene: durante la costruzione della strada vennero portati alla luce i resti di quello che sembrava un antico cimitero. Gli operai più anziani, e più superstiziosi, pregarono di modificare il tracciato della strada, perchè il sonno dei morti non s’ha da disturbare, ma la costruzione della strada prima, e del ponte poi, venne portata a termine senza ulteriori ritardi. Ma da quel momento gli indicenti iniziarono ad avvenire, e tuttora avvengono. Di chi hanno disturbato il sonno coloro che costruirono il Ponte del Destino?

Io stessa sono transitata su quel ponte durante una delle mie escursioni. Ero a piedi, e non ho udito nè visto nulla di strano. Nessuna frenata improvvisa, nessuno strano rumore, nulla di particolare. Solo una cosa però mi è rimasta impressa: il freddo che ho provato nell’attraversare quel ponte e la sensazione di disagio che mi ha accompagnata fino al momento in cui ho posato il piede dall’altra parte. Non so se sia stato qualcosa dovuto alla mia immaginazione, però, per tornare a casa, ho preferito cambiare strada….

 

[warning]VI PIACCIONO I PONTI INFESTATI?[/warning]

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6 pensiero su “Il ponte del Destino”
  1. @Nick: te la consiglio, oltre a essere incantevole, ci sono un sacco di spunti………….

    @Angie: ciao! sì, ho letto, sul tuo blog, e ho commentato ^__^

    @Ferru: grasssie! il ponticello era davvero carino cmq…

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