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Claude Qui / cqui@wikipedia

In Irlanda, nei pressi di Dublino, si trova una collina che sarebbe meglio evitare. Sulla sommità di questa collina sorgono due edifici, collegati tra loro sia per certe testimonianze di attività paranormale in essi riscontrati, sia per alcune vicende misteriose che avrebbero coinvolto i membri di una società elitaria composta da uomini dediti a pratiche occulte di natura demoniaca. Questo è il mistero della collina infernale di Montpelier Hill.

I due edifici della collina di Montpelier Hill

Il primo edificio è un caseggiato di pietra conosciuto con diversi nomi: The Haunted House, the Shooting Logde, The Kennel…e solo in seguito battezzato col nome che mantenne per tutta la durata della sua sinistra fama: Hellfire club.

Il secondo edificio è la Steward’s house.

Tutto ha inizio nel 1725, quando il signor William Conolly, in vena di investimenti immobiliari, decide di acquistare il terreno sulla sommità di Montpelier Hill, per costruirvi un rifugio per se stesso e la moglie Katherine Conyngham. I due non hanno figli, ma William spera che l’aria buona irlandese contribuisca ad aumentare la fertilità della moglie e le consenta di dargli la copiosa discendenza che sogna.

Così, si mette a fantasticare sui fogli e i nipoti che verranno, mentre la sua casetta viene tirata su. Ma i lavori, che pure erano partiti bene, a un certo punto si interrompono: durante gli scavi per le fondamenta, gli operai si imbattono in un passaggio, un cunicolo scavato nel terreno, che porta a un cumulo di pietre, forse messe lì dai primi abitanti della zona per segnalare la presenza di sepolture.

Risultati immagini per hellfire clubLa popolazione locale, in effetti, ricorda benissimo che in quel luogo, su quella collina, venivano seppelliti i defunti, e difatti Montpelier Hill è da sempre considerata un terreno sacro. Nonostante ciò, Conolly non si lascia intimidire da queste leggende e da tante superstizioni, e ordina agli operai, che però sono abbastanza spaventati, di procedere con i lavori. Decide addirittura di reimpiegare le pietre portate alla luce per costruire la sua casa.

A lavori ultimati, Conolly si trasferisce nella sua nuova casa, pronto a intraprendere la sua nuova vita. Ma sono passati solo pochi mesi dall’insediamento, che una terribile tempesta scoperchia il tetto della casa. Immediatamente gli abitanti della zona interpretano l’accaduto come una maledizione lanciata dagli spiriti delle antiche genti che erano state sepolte su Montpelier Hill, e che Conolly aveva disturbato con la costruzione della sua dimora. Sta di fatto che, solo sei anni dopo la costruzione della casa, Conolly morì. La vedova decise di dare in affitto la residenza di Montpelier Hill a un gruppo di “gentiluomini”, senza sapere che questi, in realtà, erano membri dell’Hellfire club di Dublino.

L’Hellfire Club

4165959385_ae11a888d9_bIl primo Hellfire Club venne fondato a Londra da Philip Wharton, nel 1719. Nato con l’intento di dare un’alternativa grottesca alla normale domenica cristiana, prevedeva che i membri del club iniziassero la loro domenica ubriacandosi, discutendo di corse di cavalli e altre scommesse clandestine, andando a prostitute e inveendo in tutti i modi contro la religione cattolica cristiana. Forse, fu proprio quest’ultimo aspetto a far credere a molti benpensanti che all’interno dell’Hellfire Club si svolgessero rituali satanici, con vere e proprie cerimonie in onore del diavolo. Nel 1721, un regio decreto ne metteva in dubbio la morale e l’eticità, e in seguito a questo, l’Hellfire Club venne chiuso. Tuttavia, i membri e gli adepti del club ormai si erano dispersi a macchia d’olio, non solo in Inghilterra, ma anche negli stati confinanti, Irlanda in primis, trovando appunto terreno fertile nella casa dei Conolly.

A proposito del “passaggio di proprietà”, si racconta che l’intera collina su cui sorgeva la casa dei Conolly sia stata devastata da un furioso incendio poco dopo essere stata venduta ai membri dell’Hellfire Club: secondo gli abitanti locali furono proprio quest’ultimi ad appiccare il fuoco alla collina, con il solo scopo di conferire un’aura di mistero alla casa stessa e all’ambiente circostante. Molti altri invece videro l’incendio come il tentativo dell’Hellfire Club di purificare la zona dalle influenze degli spiriti dei defunti che lì riposavano…la realtà invece è molto diversa, come vedremo tra un attimo.

L’Hellfire Club prese ufficialmente possesso della dimora, e iniziò le sue attività, che consistevano, come da prassi, in lunghe bevute di whisky, discussioni più o meno pacifiche su varie tematiche, soprattutto politiche e religiose. L’Hellfire Club teneva come mascotte un bel gattone nero, che gli abitanti della zona erano soliti veder gironzolare per la proprietà, calmo e tranquillo, e vedevano nel felino la reincarnazione di Satana, adorato dagli adepti dell’Hellfire Club.

Durante le riunioni veniva spesso lasciato libero un posto a sedere per il demonio, e pare che più di una volta il gatto si sia andato ad acciambellare su quello scranno vacante…

cropped_mi-hellfire-club-mainTorniamo all’incendio che distrusse Shooting Lodge. Molte persone morirono in quell’incendio, che sembrerebbe essere stato provocato per sbaglio da uno dei membri: un servitore maldestro gli avrebbe rovesciato addosso una bevanda e l’uomo, infuriato, gli gettò addosso del brandy che subito prese fuoco, a causa delle tante torce presenti nel locale, finendo per bruciare vivo il servitore, e diffondendo ovunque le fiamme.

Da quel momento la residenza storica venne abbandonata, e oggi è rimasta solo una struttura composta da un ammasso di pietre.

Come conseguenza dei danni, la sede dell’Hellfire Club venne spostata nella residenza vicina, la Steward’s house. Si tratta di un edificio, costruito da Conolly nel 1765, e ospitò la sede del club fino alla sua definitiva chiusura, avvenuta nel 1795. Questa casa viene conosciuta anche con il nome di Killakee House, e nel corso degli anni, dopo la chiusura definitiva dell’Hellfire Club, rimase la residenza del guardiano che doveva badare a Killakee Estate. Nel 1968 la struttura venne acquistata da Nicholas e Margareth O’Brien, ristrutturata e mantenuta così fino al 1990, quando divenne un ristorante, per poi tornare ad essere residenza privata. Ma strani fenomeni interessano anche questa dimora.

I fenomeni paranormali

© Joe King 2010
© Joe King 2010

La Montpelier Hill, da subito, è stata violentata e dissacrata. Dapprima il costruttore delle due case, Conolly, che noncurante del sito di sepoltura, volle a tutti i costi edificare lì i suoi possedimenti, addirittura riutilizzando per la costruzione le pietre tombali sacre alle popolazioni. Poi la presenza degli adepti dell’Hellfire Club, che con le loro orge, messe nere, evocazioni, probabilmente hanno davvero evocato qualche entità demoniaca vera e propria. Così, molti visitatori che ancora oggi si recano in visita ai resti della sede “storica” dell’Hellfire Club, ridotta come abbiamo visto a un cumulo di macerie dopo l’incendio, hanno riferito di aver vissuto esperienze paranormali.

Molta gente, ad esempio, riferì di aver sentito distintamente qualcosa o qualcuno tirarli per le mani, i capelli o le sciarpe che indossavano in quel momento, con una forza tale che sembrava che qualcuno volesse strangolarli. In diverse occasioni è stato udito l’urlo di una donna, forse la vittima di un rapimento conclusosi in omicidio, storia nota e, purtroppo reale: una donna infatti venne rinchiusa in una botte, data alle fiamme e fatta rotolare giù per la collina.

All’esterno delle rovine sono state viste alcune persone, vestite con strani abiti, disposte in cerchio.

Ma anche Killakee House non sembra immune da simili fenomeni: mentre era in corso la ristrutturazione voluta dagli O’Brien, un amico della coppia che era stato ospitato a Killakee House udì chiaramente il suono di alcuni campanelli provenire dalle fondamenta della casa, e vide una figura molto simile a un grosso gatto nero, con gli occhi rosso sangue, che si aggirava per il giardino della tenuta. Il gatto era molto simile alla mascotte che l’Hellfire Club possedeva, e l’uomo, che si chiamava Tom McAssey ed era un pittore, decise di trasferire su tela l’immagine del gatto. Il quadro, che si trova tuttora esposto all’interno della casa, è stato oggetto di fenomeni di poltergeist: tra i vari fenomeni, in un paio di occasioni è stato ritrovato appeso al contrario.

Questo gatto, tra le altre cose, è egli stesso protagonista di una leggenda: si racconta che uno dei membri della setta, in un delirio, abbia cosparso il gatto di whisky, dandogli poi fuoco, e guardando la povera bestia scappare, avvolto dalle fiamme, verso il bosco, senza mai più far ritorno a Killakee House. Ovviamente è solo una leggenda, ma da allora si racconta che sia stata osservata più volte la presenza di un grosso gatto nero, con gli occhi che ardono come due tizzoni, che si aggira attorno a Killakee House. Che sia il fantasma del gatto bruciato?

Nel corso del tempo, dunque, anche a Killakee House si sono verificati numerosi fenomeni paranormali, il più eclatante dei quali è senza dubbio l’apparizione di due donne, due sacerdotesse, collegate probabilmente ai riti e alle messe nere che venivano svolti in quei luoghi.

Quel che è certo è che, nonostante più di due secoli siano ormai passati dai terribili avvenimenti di Montpelier Hill, la fama di luogo infestato continua ad ammantare la collina maledetta, e per quanto lo scetticismo dilaghi, sono fin troppe le persone, anche scettiche, che trovandosi in quei luoghi affermano di avvertire energie negative e di vivere esperienze decisamente poco piacevoli.

 

Fonte anche per le immagini: wikipedia.

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