screenshot.783Oggi ci spostiamo sulle colline di Valenza, in provincia di Alessandria, per scoprire non filari di vigne, ma una villa molto particolare, una villa che nasconde alcuni segreti e dei misteri irrisolti. La storia è nota per gli appassionati di paranormale, ma per chi non ne ha mai sentito parlare, ecco la storia di Villa Pastore

Indubbiamente è un luogo affascinante e misterioso: questa villa venne edificata tra il 1835 e il 1845 dall’ingegner Pietro Antonio Pastore, e passò come dote matrimoniale a sua figlia Maria, che dopo esserci sposata con un nobile, lasciò a sua volta la villa al padre dell’ultima erede vivente dei Pastore, un’anziana che non vive più in Piemonte, e quindi passò agli attuali proprietari, che però non sembrano conoscere nulla riguardo la storia della villa…o forse, non vogliono saperne nulla.

L’architettura della casa prevede due corpi paralleli e separati: un rustico che comprendeva una stalla, un fienile e una piccola chiesa privata, zona in cui vivevano alcune famiglie di mezzadri, e poi l’edificio padronale, ornato con merletti e due grosse torri, dove si possono ancora scorgere alcuni brandelli di mosaici che adornavano i pavimenti.

screenshot.782La leggenda di questa villa nasce da due tragici eventi che colpirono la famiglia Pastore nel 1800: nel 1873 infatti la piccola Elisa morì all’età di due anni per febbre miliare (tubercolosi). A lei è dedicata il cippo funerario che si trova nel giardino della villa, che recita

ALLA MEMORIA DI ELISA PASTORE
FANCIULLETTA BIENNE VISPA ED AMOROSA
SPENTA IN QUESTA VILLA DA FEBBRE MILIARE NEL DI I° LUGLIO 1873
I GENITORI DESOLATI.


E poi, il figlio Giovanni, di 13 anni, travolto dieci anni più tardi dal crollo di una parete della casa mentre suonava il pianoforte, e seppellito in una tomba nascosta situata nei sotterranei della villa.
I fantasmi dei due bambini continuerebbero a infestare la dimora: Elisa apparirebbe in occasione dell’anniversario della sua morte, mentre il fratello si farebbe udire mentre suona il pianoforte…

LA MALEDIZIONE.
C’è però chi dice che sulla Villa gravi una maledizione: la stessa che avrebbe continuato a mietere vittime: si dice infatti che negli anni Ottanta del Novecento i nuovi proprietari della villa decisero di fare restaurare il corpo principale della costruzione e che, durante i lavori, due operai siano morti cadendo da una impalcatura….

IL MISTERO SVELATO
In realtà, nessun lavoro di ricostruzione partì: venne fatto solo il progetto di restauro, per riportare la villa agli antichi splendori, ma il costo esorbitante dei lavori spinse i proprietari a non iniziare mai le attività di restauro. Dunque, nessun operaio morì mai, là dentro.

E non è tutto. Anche ciò che si dice sui corpi di Giovanni Pastore ed Elisa è falso: Giovanni Pastore non riposa nella tomba segreta della villa, quanto piuttosto nel cimitero comunale di Valenza, dove è presente la lapide che lo ricorda e su cui si legge:

Giovanni Antonio Pastore
13/01/1870 – 3/11/1883 

screenshot.781Ed Elisa? La piccola certamente non riposa nel giardino della villa: l’editto di San Cloud, emanato il 12 giugno 1804 da Napoleone per uniformare in un unico corpus legislativo tutte le norme sui cimiteri, stabilì che le tombe venissero poste al di fuori delle mura cittadine. Alla morte della piccola Elisa, avvenuta nel 1873, i Pastore non avrebbero potuto seppellire la bambina nel giardino, ma avrebbero dovuto costruire un mausoleo apposito, che però che non esiste nei dintorni. E c’è di più: Elisa non era affatto figlia di quei Pastore che vivevano nell’omonima villa, ma apparteneva a un ramo secondario della casata.
Il cippo che si trova nel giardino altro non è che un semplice cippo di commemorazione, per ricordare sì un evento luttuoso, ma che non porta con sè alcun elemento funebre!

screenshot.780Eppure, nonostante questo, il cippo dedicato ad Elisa continua a essere meta del “pellegrinaggio” di tutti coloro che cercano una ragione per spiegare le ombre improbabili, gli strani rumori, l’improvviso bloccarsi nei pressi della villa di automobili e di congegni elettronici… e sono molti quelli che depositano, a ridosso del cippo, oggetti di qualsiasi genere: merendine, peluche, ninnoli, monetine, immagini con cuoricini, Rosari, o anche semplici biglietti con dichiarazioni di affetto.

A cosa si deve questa strana forma di “culto” (o forse sarebbe meglio dire di superstizione)?

All’ennesima leggenda, che vedrebbe protagonista una bambina, che avrebbe raggiunto, in trance, il cippo e qui sarebbe stata trovata, in forte stato di choc, e completamente muta. Sarebbe stata Elisa, racconta la leggenda, a chiamare a sè la bambina, per avere finalmente una compagna di giochi…bisogna infatti lasciare un dono a Elisa, per fare in modo che il suo spirito non torni a reclamare altre “vittime”…

Tuttavia, molti sembrano concordi nel ritenere che ci sia veramente una sorta di energia negativa che permei la villa e la collina su cui essa sorge…energia derivante, forse, dai raduni delle celeberrime “masche”, che in questa zona, in epoca tardomedievale, tracciavano i loro cerchi rituali, che dunque esisterebbero ancora in zona…

Superstizione? Mistero? Dicerie? Leggende?

Chi può dirlo?

FONTE: youtube, anche per le immagini presenti a testo

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7 pensiero su “Villa Pastore, la casa dei fantasmi e degli stregoni”
  1. Sono d’accordo.
    Io sono sempre molto scettico ma ad esempio, come dice il buon vecchio Lynch, se entri in una stanza dove due persone hanno appena finito di litigare… beh, senti la pesantezza che stagna lì dentro anche quando quei due sono andati via.
    Immagino sia una cosa del genere…^^

    Moz-

    1. sì, anche se non è solo questo… ne parlerò più avanti in un altro post dedicato a un’altra casa…che però non è una leggenda, ma una storia reale, e lo posso assicurare perchè l’ho vissuta in prima persona…

  2. Mi piace come hai affrontato l’argomento. Lo hai smitizzato senza caricarlo di mistero a tutti i costi (vedi certi programmi tv). E’ una linea perfetta per parlare di queste cose.

    Ora dico la mia: un po’ ovunque ci sono zone o luoghi simili. Leggende che si perdono nella notte dei tempi, magari fatti raccontati ma mai avvenuti…
    …e secondo me è proprio il crederci, il ronzio della gente, che permea un determinato luogo di aura negativa.
    No, non sono nemmeno così spirituale, ma penso che l’energia si avverta… 🙂

    Moz-

    1. ti dirò, sull’energia ho avuto diverte esperienze in prima persona che mi hanno portata a credere che davvero un luogo assorbe le enrgie della gente che lo visita, e le rilascia nel tempo….poi avvertirle o meno dipende tutto da quanto una persona sia in grado di farlo, dipende dalla sua sensibilità. Io stessa in certi luoghi ho avvertito “qualcosa” di strano, senza sapere nulla…e poi magari qualcuno mi ha raccontato che era avvenuto davvero qualcosa, in quel luogo, e non parlo di fatti leggendari, ma molto più terra-terra…ad esempio il suicidio di una persona in una stanza di una certa casa, che avevo visitato e nella quale ero stata fisicamente male…
      poi, quando mi si raccontano storie di questo genere, di luoghi infestati, la prima cosa che faccio è proprio tentare di verificare se ciò che si dice è vero oppure no…perchè effettivamente si tende a mitizzare ciò che in realtà non esiste. Però è affascinante scoprire questi luoghi, non trovi?

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