Oggi un post diverso dal solito, “culturale”, oserei quasi definirlo.

Una sorta di “bestiario medievale” del nostro secolo.

L’idea di scrivere qualcosa del genere mi è venuta facendo una ricerca sugli antichi libri miniati che ho avuto la fortuna di studiare all’Università, alcuni dei quali ho potuto sfogliare personalmente…uno di essi, in particolare, mi ha sempre affascinato moltissimo, ed è il Liber monstrorum de diversis generibus, un bestiario medievale che potrebbe definirsi come il corrispondente “faunistico” del manoscritto Voynich, considerato ancor oggi come il manoscritto più misterioso al mondo, un manoscritto in-folio (cioè larghezza 16cm) del XV secolo costituito da 102 fogli, per un totale di 204 carte, (vi prego non parlate di “pagine”!!), con un testo scritto in una lingua apparentemente sconosciuta, che però di recente sarebbe stata decifrata da un informatico americano, Richard Rogers, che avrebbe individuato nel Voynich un lungo messaggio massonico scritto da tre italiani tra il 1404 e il 1438.

All’interno del manoscritto inoltre sarebbero rappresentate immagini di piante mai viste prima, e per questo si è parlato a lungo di un messaggio alieno. Se volete vedere il Voynich, dovete recarvi presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, oppure potete seguire questo link e vi verrà data la possibilità di sfogliare il preziosa manoscritto. Ma torniamo al nostro bestiario.

Il Liber monstrorum de diversis generibus, scritto nell’Inghilterra anglosassone nell’alto Medioevo, nel VIII secolo circa, è un bestiario medievale che racchiude in tre libri l’elenco, con tanto di immagini, di vari mostri umani, come i gemelli siamesi, o bambini nati con ventri eccessivamente prominenti o teste esageratamente grandi; mostri mitologici, animali terrestri e marini; e infine diverse razze di serpenti.

Mi sono sempre chiesta che significato possano avere, nella cognizione umana, i vari animali: ha insomma un qualche significato il fatto che ognuno di noi ami un animale anzichè un altro?

La tematica animale mi ha sempre appassionato moltissimo, già in passato ad esempio avevo presentato una carrellata di animali che, nella tradizione popolare, simboleggiavano in qualche modo la morte, oggi però faccio qualcosa di più, studiando a questo propositi vari libri di simbologia dell’occulto che sto leggendo da un po’, e presentando il significato nascosto di qualche animale del nostro tempo (e non), per rispondere in qualche modo alla domanda che spesso ci sentiamo fare: qual è il tuo animale preferito?

Cominciamo il nostro viaggio, dunque, in questo bestiario medievale del nostro tempo.

Nerone, il mio micione…
RIP piccolino mio

CANE: fedeltà, astuzia, tranquillità e docilità, coraggio.

GATTO: menefreghismo, curiosità, attenzione, astuzia intesa però in senso leggermente negativo.

TIGRE: fierezza e maestosità, desiderio di solitudine e dominio.

UCCELLO: semplicità, attenzione, libertà.

Tra gli uccelli, però, è opportuno fare queste distinzioni: il CORVO è considerato un uccello portatore di malaugurio, in quanto al servizio delle forze oscure, per cui chi ama i corvi ha una propensione per l’occulto e gli elementi di magia nera; la COLOMBA, invece, incarnando le forze del bene, indica una persona mite e docile, tranquilla e di buon cuore, ma facilmente vulnerabile.

L’AQUILA, simbolo di regalità e potere, indica una persona che aspira a raggiungere alti livelli di potere, indica forza, coraggio, desiderio di superare le difficoltà e capacità di vedere oltre le apparenze. Il GABBIANO, indica l’indole avventurosa, forse perchè considerato come l’animale alato che solca e osserva dall’alto il mare.

Tra gli animali da cortile, l’ANATRA è simbolo di fedeltà coniugale, mentre l’OCA è sinonimo di persona stupida e attenta alle frivolezze, il GALLO indica invece propensione per gli elementi materiali e per il dominio sulle cose più semplici; il CONIGLIO è indice di persona codarda e assai paurosa, così come la LEPRE, sinonimo di persona poco coraggiosa e poco incline ad affrontare le difficoltà.

Il PAVONE è scelto invece, certamente in relazione alla bellezza della propria coda variopinta, da persone vanitose e attente alle cose materiali.

Altri due volatili molto amati (da me almeno) sono il GUFO e la CIVETTA, ma benchè siano entrambi animali notturni, il loro significato simbolico varia notevolmente: la CIVETTA infatti indicherebbe una certa falsità e propensione alla maldicenza, mentre il GUFO è simbolo di saggezza, lungimiranza e propensione all’analisi interiore.

Altro animale che mi piace molto è il CAVALLO, sinonimo di passione e ardore amoroso, mentre viceversa il cornuto CERVO…beh probabilmente è una persona molto attenta alla materialità delle cose, all’aspetto esteriore anzichè quello interiore, a una ricerca sfrenata di maestosità ed eleganza e, purtroppo, a una forte propensione all’infedeltà coniugale. Anche il DAINO, il CAPRIOLO e l’ALCE sono animali dotati di corna, però non v’è traccia in essi delle caratteristiche del cervo, per cui chi li sceglie è come se scegliesse l’AGNELLO, simbolo di mitezza e tranquillità.

Non altrettanto si può dire per la CAPRA, simbolo di ingordigia e testardaggine, o per il TORO, che indicherebbe una certa forza fisica che viene usata per risolvere le questioni…come a dire, meglio i muscoli che il cervello…e lo stesso vale per l’ELEFANTE, che viene scelto da chi si sente in grado di superare ogni difficoltà confidando, forse troppo, sulle sue sole forze.

Anche il LEONE indica coraggio e forza, ma anche superbia e una certa cattiveria. La SCIMMIA è sinonimo di astuzia e desiderio di imbrogliare il prossimo, così come la VOLPE, che però non ricorre all’imbroglio ma a una incredibile astuzia, usata però sempre a fin di bene (per se stessi).

Animali miti e pacati, che corrispondono anche al carattere di chi li sceglie, sono la FARFALLA, che simboleggia però un negativo senso di frivolezza e attenzione alla mondanità, e il GRILLO, scelto da chi si sente saggio ma mansueto, e la CICALA, che canta, canta tutta l’estate per rincuorare il prossimo…salvo poi morire d’inverno (così almeno stando alla celebre fiaba).

Poche persone s’identificano nelle piccole ma laboriose FORMICHE, indici di immensa cura e attenzione all’elemento pratico della vita, o nell’ORSO, altro animale acuto e sensibile, scelto da chi in fondo si sente un po’ orsacchiotto, dolce protettivo ma anche capace di ruggire e ringhiare se è il momento di farlo.

Il LUPO indica fierezza, curiosità e desiderio di vita solitaria, restare fuori dalla massa e distinguersi nel proprio essere selvaggi, così come altrettanto si può dire dei PESCI, scelti da persone schive, tradizionaliste, paurose e molto timide.

La TARTARUGA è simbolo di fortuna e saggezza, lungimiranza e tranquillità, mentre la COCCINELLA, ovviamente, simboleggia la fortuna a 360°.

Il RAGNO è scelto invece da persone che amano cogliere gli altri di sorpresa, e ha una valenza fortemente negativa, proprio perchè come in natura il ragno tesse le sue tele, fantastiche opere d’ingegneria, per catturare le sue prede, così nella vita reale la persona che ama i ragni tende a circumnavigare i problemi (e le persone), studiandole, ed essendo così pronto a ghermire e catturare la preda…

Altro animale con accezione negativa sarebbe poi il TOPO, che viene visto come animale simboleggiante l’attenzione maniacale al dettaglio, l’ipocrisia e la vigliaccheria. Altrettanto dicasi per i VERMI (par strano ma conosco persone il cui animale preferito sono i lombrichi o i vermi usati dai pescatori per coprire le lenze).

Nella mia classifica ci sono poi le ZANZARE, nonostante ammetta di non conoscere finora nessuno che voglia sceglierlo come animale preferito, poichè quest’insetto così odioso simboleggia proprio l’essere puntiglioso, nervoso e petulante…proprio come sono le zanzare nei loro voli nelle calde (e insonni) notti estive.

22082012641Non ci sarebbe invece animale peggiore del SERPENTE, di qualsiasi tipo si tratti: chi ama i serpenti, infatti, è persona spregevole, con una doppia faccia, attenta solo al proprio tornaconto, meschina, subdola e astuta ma nella maniera più negativa del termine, una persona capace di tutto pur di ottenere i propri scopi.

Ecco, questo in effetti mi spaventa un po’, perchè tra i miei animali preferiti, oltre a gatti, gufi, civette, ci sono proprio i serpenti, ma fortunatamente non mi considero affatto una persona “dalla doppia faccia”, spregevole e meschina.

E voi, conoscete qualcuno che potrebbe rivedersi in quanto descritto finora?

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7 pensiero su “Dimmi chi ti piace e ti dirò chi sei: bestiario medievale”
  1. Anche io aracnofobica, ho dovuto cercare di schivare l’immagine per tutto il tempo!!
    Mi riconosco sicuramente nel LUPO, forse anche un po’ nel GATTO.
    Così, senza pensarci troppo, conosco parecchi serpenti, un pesce, una capra…okay, riuscirei a trovare una persona per ogni animale, ragion per cui non continuo!
    Bellissimo post!!

  2. Ma questi poveri gatti. C’è da considerare quanto differente sia la visione dei gatti per l’occulto con quella degli Egizi. Io credo agli Egizi, poco ma sicuro. Invece, sul serpente: a me viene in mente quello famoso, biblico, e a quanto si sia distorto il suo significato. In realtà simboleggiava la Conoscenza, quel serpente… detta proprio terra terra, semplice semplice. A me i serpenti non fanno paura, anche se non mi piacciono, mentre odio i ragni, sono aracnofobica, nemmeno le foto dei ragni posso guardare. Bel post, Donata!!

  3. Ne conosco di persone che ricordano gli animali, certo che ne conosco….
    Comunque direi che i copisti medioevali non ci avevano preso molto sui Gatti.

  4. SERPENTE, persona spregevole, con una doppia faccia, attenta
    solo al proprio tornaconto, meschina, subdola e astuta ma nella maniera
    più negativa del termine, una persona capace di tutto pur di ottenere i
    propri scopi.

    Sì a me ricorda qualcuno, anzi più di qualcuno, da Verena e quello stronzo che accusa te di copiare i tuoi post e poi è lui stesso a copiare i tuoi, vedi l’ultimo su facebook…o sbaglio?

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