Donne vincitrici Nobel letteratura

Premetto subito che l’articolo di oggi non vuole essere polemico…o forse sì?
Fatto sta che ieri, come sempre, ho consultato nel mio solito forum per scoprire notizie nuove da proporre, e ho iniziato a discutere sui problemi che aveva avuto il blog nei giorni scorsi, presentando agli altri utenti le possibili cause e le soluzioni adottate, che a quanto pare funzionano visto che il blog si è riportato ai livelli di prima del tracollo.

Parlando e informandomi, ho avuto una piccola discussione con un utente (di cui non riporto il nome per ovvi motivi), che prima mi ha detto: ci credo che hai avuto problemi col blog, sei una donna e le donne non sanno nulla di informatica, poi ha detto: che blog è il tuo? perchè non ti occupi di ricette come tutte le altre donne che scrivono? e poi se n’è uscito con l’infelice frase che dà il titolo all’articolo:

la scrittura è cosa da uomini, voi donne non sapete scrivere.

E qui francamente la  mia pazienza, così come il linguaggio moderato che spesso, ma non sempre, adotto, sono andati a quel paese.
Non è la  prima volta che incontro sul mio cammino degli pseudo-scrittori che affermano con sicurezza che scrivere è un affare da uomini, perchè tutti i più grandi sono uomini, basta guardare i grandi poeti italiani delle origini della letteratura che erano maschi: Dante, Petrarca, Boccaccio tanto per citare le “tre corone”, e poi Omero, Virgilio, Cicerone. Insomma, tutti maschi. Quando obietto che una grande poetessa fu Saffo, mi si risponde: sì vabbè, ma quella era lesbica, come se l’orientamento sessuale di qualcuno fosse un elemento determinante per capire se uno scrittore è bravo oppure no, o peggio ancora, per indicare che siccome una è lesbica allora è paragonabile a un uomo. Enorme cavolata!

Alice Munro, premio Nobel per la Letteratura nel 2013
FOTO PANORAMA

Tutti i più grandi, mi si dice, sono uomini, di donne che hanno scritto qualcosa di interessante non ce n’è nemmeno una!

Beh non direi proprio, se consideriamo che qualche donna, 13 per la precisione, ha vinto il premio Nobel per la letteratura, e tra le vincitrici c’è pure un’italiana, Grazia Deledda, che lo vinse nel 1926 con la seguente motivazione: per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi.

Ma quali sono le donne che hanno vinto il premio Nobel per la letteratura?

  1. la svedese Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf (1909),
  2. Grazia Deledda nel 1926,
  3. la norvegese Sigrid Undset nel 1928,
  4. dieci anni dopo la statunitense Pearl Sydenstricker Buck,
  5. e poi Gabriela Mistral (pseudonimo di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga, la prima latinoamericana a vincerlo, nel 1945;
  6. la tedesca Nelly Sachs nel 1966,
  7. la sudamericana Nadine Gordimer nel 1991,
  8. la statunitense Toni Morrison nel 1993,
  9. la polacca Wisława Szymborska nel 1996,
  10. l’austriaca Elfriede Jelinek nel 2004,
  11. la britannica Doris Lessing nel 2007,
  12. la tedesca Herta Müller nel 2009
  13. e l’ultima, la canadese Alice Munro, nel 2013.

Insomma, non proprio pochine, anche se in netta minoranza rispetto ai colleghi maschi.

Ma forse se si pensasse al ruolo della donna nella società, si capirebbe questa discrepanza. Fortunatamente però le cose stanno cambiando, quel che ancora deve cambiare, forse, è la mentalità retrograda di certi uomini maschilisti che hanno la convinzione ben radicata nella loro testa che siccome son loro a portare i pantaloni, allora sono loro che comandano e fanno tutto, e le donne hanno solo da stare a casa, far figli, accudirli, far da mangiare e sistemare il nido domestico.
Beh fortunatamente questa concezione, ancora presente in certi Paesi, sta gradatamente venendo meno. Anche il nome stessi delle professioni non aiuta: il genere maschile-femminile tende infatti spesso a porre in cattiva luce il mestiere femminile, e a cambiare è solo una vocale. Volete qualche esempio? Massaggiatore / massaggiatrice, accompagnatore / accompagnatrice, intrattenitore / intrattenitrice e l’elenco potrebbe continuare.

Ma torniamo all’argomento principale: è proprio vero che la scrittura è compito da maschi? perchè si crede questo? mi verrebbe da dire, forse un po’ polemicamente, che è quasi ovvio, visto che per scrivere ci vuole tempo, e le donne tempo non ne hanno, vista la loro immagine di “angeli del focolare”.

Credo sia fin troppo facile, per gli uomini, star seduti alla scrivania e scrivere, scrivere tutto il giorno, tanto a far la spesa, riordinare, far da mangiare ci pensano sempre e soltanto le donne.

Ma il discorso che faceva quel tale era un altro: le donne scrivono male. Non so proprio quanto questo possa essere vero.

Non scordiamo che, in tempi recenti, sono state due donne a polverizzare ogni record di vendita, J.K. Rowling con la saga di Harry Potter e E. L. James, con la trilogia delle 50 sfumature di… lasciamo perdere la qualità di questi libri, ma pensiamo alle copie vendute. Un’enormità.

Classifica libri più lettiE poi, che ci chiedessimo: quali sono i libri più venduti al mondo? Qui la classifica cambia, e di parecchio, a seconda di chi l’ha stilata: secondo l’americano James Chapman, infatti, al primo posto figurerebbe la Bibbia, al secondo posto il Libretto Rosso di Mao Tse-Tung e al terzo posto…guarda un po’, la Rowling con la saga di Harry Potter. E poi ancora Il Signore degli Anelli di Tolkien; L’alchimista di Paulo Coelho; Il Codice da Vinci di Dan Brown; e poi un’altra donna, l’autrice della saga Twilight, Stephenie Meyer. E la classifica si chiude con altri due libri scritti da donne: Via col vento di Margaret Mitchell e il Diario di Anna Frank. Tra loro, al nono posto, il saggio Pensa e arricchisci te stesso di Napoleon Hill.

screenshot.522Secondo altre classifiche, invece, la classifica sarebbe un po’ diversa, e non si vedrebbero nomi femminili nelle prime posizioni. All’undicesimo posto, invece, Agatha Christie con Dieci piccoli indiani. Ma non è questo il punto: le donne sanno scrivere, se lo si lascia loro fare!

Quindi non c’entra proprio nulla il sesso di chi scrive, conta cosa uno scriva e in che modo. Indubbiamente i maschi tendono a privilegiare l’aspetto pratico della narrazione, mentre le donne quello romantico o sentimentale, ma questo fa parte del DNA di ognuno di noi, e fin da troppo tempo vedo intorno a me gente che dice: beh sì, io sono un blogger importante, il mio blog fa più visite anche dei blog di cucina, perchè secondo qualcuno le donne dovrebbero scrivere solo ricette, istruzioni per il makeup, fare tutorial per realizzare collane e centrotavola, mentre la letteratura, l’informatica, l’arte, è meglio lasciarla agli uomini perchè loro sanno come si fa. Baggianate colossali!

E poi scusate, se davvero il makeup, la moda e la cucina è territorio femminile, perchè mai ultimamente, specie in tv, vediamo uomini che si cimentano in questi campi? Gordon Ramsey ad esempio è uno chef che adoro, il suo Cucine da incubo non me lo perdo per nessuna ragione al mondo, e altrettanto dicasi per Alessandro Borghese; e poi che dire di Randy, lo stilista di “Abito da sposa cercasi” (programma in onda su RealTime) o il nostrano Enzo Miccio, simpaticissimo cultore della moda e dello stile che tanti programmi fa, sempre su Real Time?

Non c’è alcuna distinzione di sesso, razza, religione o cultura in quel che si fa, lo si fa e basta! Io nel mio piccolo mi sto facendo un mazzo tanto per studiare e risolvere i problemi di informatica che affliggono il mio blog, e tra codici HTML5, AJAX (che non è una squadra di calcio!), PHP, Micro e macro dati, Mime e affini credo di saperne più di tanti altri maschietti che si fanno belli con le guide tascabili di Apogheo.

Insomma, lasciate la libertà anche alle donne di scrivere, ce ne sono certe che lo sanno fare bene, molto bene, forse più di tanti maschi spocchiosi e prepotenti che disseminano il web con le loro perle di saggezza e dicono: io posso scrivere, tu non lo sai fare.

Non esiste mestiere da uomo o da donna, tutti possono fare tutto (anche i maschi possono imparare a stirare una camicia senza farci grinze o bruciargli il dorso perchè hanno messo il ferro troppo caldo).

Concludo raccontandovi una barzelletta.

Una donna che sta stirando chiede al marito: ci sarebbe da dipingere un muro, puoi farlo tu?
E lui, che sta leggendo il giornale: no, sono pittore io?
Dopo un po’ la donna, che sta ancora stirando, chiede: ci sarebbe da rifinire quel tavolo in cucina, è pieno di schegge.
E lui: sono falegname io?
La donna chiede ancora: ci sarebbe da oliare un po’ il motore della macchina.
E lui: sono meccanico io?
La donna, sempre continuando a stirare, chiede al marito: ci sarebbe anche da portar fuori la spazzatura, vai tu?
E lui, sbattendo il giornale sul tavolo: sono spazzino io? e se ne esce da casa.
Quando poi torna, trova il muro dipinto, il tavolo senza schegge, il motore oliato e pure la pattumiera svuotata. Pentito di non aver aiutato la moglie, va a chiederle scusa e si complimenta perchè è riuscita a fare tutto da sola, e lei gli dice: non sono stata io, mi ha aiutato il vicino di casa. Mi ha detto: faccio tutto io, ma tu o vieni a letto con me o mi prepari una bella torta!
E il marito, sconvolto, le dice: e tu, hai fatto la torta, vero?
E lei: sono pasticcera io?

FONTE: http://www.ilgiornale.it

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10 pensiero su “La scrittura? è cosa da uomini”
  1. Il tizio del commento è un idiota patentato.
    Allucinante pensare che uno scriva meglio perché è di sesso maschile (o viceversa)… questo tizio non ha mai letto Isabel Allende, Natalia Ginzburg, la citata da te Rowling (che scrive benissimo, a prescindere se ti piace o no il genere di Harry Potter, che io adoro), Kathy Reichs, Patricia Higsmith, Patricia Cornwell, Mary Higgins Clark, Marcela Serrano, Oriana Fallaci… ecc. Solo per citare alcune delle mie scrittrici preferite.
    Poi, sul fatto che magari ci sono più scrittori uomini… sicuramente incide parecchio quello che hai scritto tu, cioè che le donne spesso non se lo possono permettere di stare giornate intere a scrivere, perché spesso sono quelle che badano alla casa senza e ai figli senza aiuto da nessuno. Stephenie Meyer, l’autrice della saga di Twilight, a propositod i questo, ha ringraziato pubblicamente il marito e i figli per aver “accettato” una mamma/moglie che non faceva i “doveri di casa” come “si deve”, ad esempio, per essersi accontentati di mangiare spesso fuori casa (perché lei non aveva il tempo di cucinare)…

    1. ma sai, cara Francesca, di gente pazza è pieno il mondo…e sto lì attendendo che la persona in questione faccia la sua contromossa…ma vedo che se ne sta nascosto…forse non si aspettava che anche le donne sanno difendersi, e lo fanno non con le maniere forti come certi maschi, ma con le parole, e spesso sono più le parole che feriscono che non le azioni 🙂

  2. Ginger l’ignoranza va di pari passo con l’invidia, chi t’invidia lo fa perchè gli manca l’intelligenza per capire che sei di due spanne più in alto di lui, e non solo fisicamente, Se la gente avesse un minimo di modestia in più le cose vhè come andrebbero meglio, ma siccome loro si credono intoccabili perchè veterani, allora credono che tutto gli sia concesso. Secondo me male hai fatto a non pubblicare quel famoso post, credo che a molta gente gli sarebbe venuto un coccolone e al cojone non sarebbe rimasto altro da fare che chiudere tutto e andare all’estero.

    1. guarda, sul fatto del post ho preferito lasciar perdere per un semplicissimo motivo: non mi abbasso ai livelli di certa gente che per me conta meno di zero. Tra l’altro noto che stanno continuando a seguirmi nell’ombra, come fanno i ladri e i vigliacchi, ma non importa. Mi ritengo, effettivamente, di molto superiore a loro, per il semplice fatto che io non mi abbasso a simili mezzucci… hai visto tu stesso a che livelli s’era abbassato, rischiando poi, perchè non può venirmi a parlare di cose legali quando è lui stesso il primo a infrangerla la legge, cmq non importa, ripeto, guardo da che pulpito viene la predica e mi so regolare, non mi interessa nulla di quella persona, uno perchè non mi interessa proprio lui come persona, due perchè, sinceramente, non lo ritengo nemmeno degno di menzione, voglio dire, c’è gente molto più competente di lui in giro, quindi per me il discorso è morto lì. Sul fatto della pubblicazione credimi, ci ho pensato e ripensato, ed ero lì per pubblicare, ma poi credo che la cosa avrebbe giovato più a lui che a me, perchè fare pubblicità a chi non considero?
      Il fatto che, cmq, non sia stato pubblicato non è esatto: in bozza è stato letto da diverse persone, almeno da quelle cui valeva la pena venisse letto, e tutte sono state concordi nel giudizio: stronzo galattico. A me basta questo.

  3. Non posso che sottoscrivere, Donata! Adoro pure io Gordon, Randy e Miccio *_* Riguardo all’intelligente che ti ha detto quella grande cavolata, la mia risposta sarebbe stata: e tu che best-seller hai mai scritto? ^_^

    1. carina la barzelletta! eh Ginger che ci vuoi fare, c’è sempre chi sparerebbe alla propria madre pur di darsi visibilità. Tu vai avanti per la tua strada a testa alta che di gente invidiosa è pieno il mondo

    2. O Cielo! C’è ancora gente che ragiona così?
      Lasciali perdere, anzi no! Hai fatto benissimo a rispondergli così.
      Forte Ramsey anche se io preferisco Jamie Oliver e Anthony Bourdain (dai uno sguardo alle loro trasmissioni e fammi sapere cosa ne pensi: Oliver è inglese come Gordon Ramsey però dovve Ramsey è nervoso, Oliver è sempre gentile e rispettoso, oltretutto è anche un grande fan della cucina italiana che cerca di esportare in Gran Bretagna, Bourdain invece è di New York ed è molto ironico e attento alla cultura dei paesi che visita, ha un passato da ex drogato ma ne è uscito fuori e ne parla con grande ironia.
      Insomma, si è capito che amo i programmi di cucina?

    3. Mathias lo so lo so…ben riapparso cmq! Nn è tanto l’invidia che mi spaventa quanto l’ignoranza, xk l’invidia la provano tutti bene o male, ma sono gli ignoranti che è meglio evitare xk ti fanno del male solo x il gusto di farlo.

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