La bellezza di Estes Park, Colorado

La prima cosa da fare quando si decide di andare in vacanza è, ovviamente, trovare un buon albergo in cui alloggiare. Da questo non si scampa.

Supponiamo che la meta delle vostre vacanze sia il Colorado. Volete visitare la cittadina di South Park, location dell’omonima e famosa serie di Mtv…

Volete poi immergervi nella natura e visitare Estes Park, 600 km di sentieri di montagna nel Parco Nazionale delle Montagne Rocciose.

Ma qui sorge un problema: dove alloggiare?

Se visitate uno qualsiasi dei numerosi siti internet di booking online, vi vengono mostrati diversi risultati di alberghi.

A Estes Park ci sono ben 28 alberghi tra cui potete scegliere, tra resort, residence di bellissimi bungalow immersi nel verde, motel, ma voi volete un vero albergo, di lusso…e il solo disponibile è lo Stanley Hotel.

Andate per prenotare, e una sola stanza è rimasta disponibile: la 217. Valutate i costi, mentre uno strano crepitio del monitor vi spazientisce, perchè siete lì lì per prenotare la stanza e non vorreste che si spegnesse proprio adesso…

C’è solo quella, il puntatore del mouse indugia, sentite uno strano formicolio alla nuca, come se un alito di vento gelido vi avesse appena sfiorato…strano, perchè porte e finestre sono chiuse…
Ma la stanza è lì, e improvvisamente vedete che un altro visitatore sta guardando, proprio contemporaneamente a voi, le offerte dell’albergo. Temendo che possa soffiarvi l’offerta, cliccate su quel “prenota ora” che occhieggia invitante, e il ping della casella di posta elettronica mi informa che la prenotazione è stata effettuata. Tutti felici, pensate che vi divertirete un mondo, allo Stanley hotel. Beh magari se aveste scelto un’altra stanza forse avresto potuto anche divertirvi, ma la 217……. non ne tornereste vivi.

Completato nel 1909 da Freelan Oscar Stanley, inventore dell’automobile Stanley Steamer, questo bellissimo albergo situato tra le montagne rocciose del Colorado è notissimo per aver dato a Stephen King l’ispirazione per il suo libro più famoso, Shining , da cui poi venne tratto il film del 1980 con Jack Nicholson.

Molti affermano sia che King scrisse fisicamente il romanzo allo Stanley, sia che il film di Kubrick venne girato allo Stanley. Niente di più falso.

King non scrisse al Stanley il suo romanzo mentre era ospite in una delle stanze, ne fu effettivamente ispirato quando venne a conoscenza della storia che alberga tra quelle stanze, alcuni dicono che vide addirittura il fantasma dell’albergo, ma non lo scrisse lì, pur avendo effettivamente soggiornato nella stanza 217.

atmosfere da brivido allo Stanley hotel…

Allo stesso modo, il film diretto da Stanley Kubrick non è stato girato nell’albergo, contrariamente a quanto da più parti si afferma. Infatti, nonostante sia ambientanto negli Stati Uniti, gli interni di Shining sono stati girati  negli Elstree Studios in Inghilterra, dove venne riprodotto l’Overlook Hotel, scenario del film, il cui set fu il più grande mai costruito finora. Sebbene questo set inglese includesse una ridotta ricostruzione degli esterni dell’albergo, alcune necessarie riprese aeree furono effettuate al Timberline Lodge, altro albergo che si trova sul monte Hood, in Oregon. Girando le scene, i proprietari del Timberline Lodge chiesero a Stanley Kubrick di cambiare il numero della camera 217, teatro nel romanzo di King dell’omicidio delle due gemelle, per paura che il pubblico rimanesse impressionato e non volesse più alloggiarvi…Kubrick modificò il numero della stanza in 237, che nell’hotel reale non esisteva, sperando in questo modo di risolvere i problemi dei gestori del Timberline, ma dopo l’uscita del film molti ospiti del Timberline Lodge chiesero di poter alloggiare proprio nella 237, e non fu ovviamente possibile accontentarli.      (Grazie S.M. per la tua immensa cultura cinematografica!)

L’albergo fu però davvero usato come location, ma solo per la serie tv The Shining, che però con il film non ha nulla a che vedere.

LA STORIA DELLO STANLEY HOTEL.
Quando esattamente gli strani avvenimenti cominciarono ad accadere allo Stanley Hotel non è mai stato documentato, ma ci sono dei fatti interessanti che sono una parte della storia di questo bellissimo hotel.

La signora Elizabeth Wilson era la capo-governante allo Stanley Hotel, ed era ai suoi primi giorni di lavoro. La sera del 25 giugno 1911, durante una tempesta, fu suo malgrado coinvolta in un’esplosione avvenuta mentre stava accendendo le lanterne ad acetilene che erano l’unica fonte di luce nel caso di un blackout dell’energia elettrica nella struttura. La signora Wilson rimase ferita nell’esplosione all’interno di quella che oggi è la famigerata camera 217: non morì, ma si ruppe entrambe le caviglie e ovviamente non volle più tornare in quella stanza, perchè a suo dire l’esplosione era stata causata da qualcosa che “non era di questo mondo”. La donna morì nel 1950 e proprio da allora è stato riferito che “qualcuno” si prende particolarmente cura delle persone che soggiornavano nella 217. A volte gli ospiti che soggiornavano in quella camera ricevevano dei benefit extra, come dolcetti lasciati sui cuscini, indumenti piegati e riposti senza che fosse stato richiesto, fiori freschi in stanza…il che è strano, perchè il personale dell’albergo che pure si prende cura di ogni ospite non era solito compiere queste gentilezze. Chi è dunque a farlo?
Come se non bastasse, in molte altre stanze si sono verificati degli strani avvenimenti: elementi spostati da un luogo all’altro, accensione e spegnimento inspiegabile di luci e così via.

E poi succedono cose davvero molto strane. Se si rimane al quarto piano, si potrebbero sentire le corse di almeno tre bambini, che corrono su e giù per i corridoi, ridendo e scherzando.
I fantasmi di Freelan Stanley e di sua moglie Flora sono stati visti, vestiti in abiti formali, mentre sostano sulla scala principale e in altre aree pubbliche, come la hall e la sala nella quale si gioca a biliardo. Flora addirittura si dice che passi molto tempo presso la Music room, mentre siede sul pianoforte e lo ascolta durante i concerti, oppure mentre suona lei stessa. Viceversa il marito, cui non interessano le occasioni mondane, è visto spesso aggirarsi negli uffici amministrativi, forse per mantenere il controllo dei libri contabili dell’hotel.

C’è poi il fantasma di una bambina che vaga al secondo piano, (dove si trova la stanza 217), e chiama insistentemente la tata. Si dice che lo stesso King abbia avuto un incontro ravvicinato con questo fantasma, anche se lo scrittore smentisce. Però al piano terra dell’albergo c’è la foto, sbiadita, di una bambina, e si dice che sia proprio lei la bambina fantasma, una piccola ospite dell’albergo malata di polmonite che, lasciata sola in stanza, si sporse dalla finestra per richiamare l’attenzione della tata e cadde dalla finestra, morendo sul colpo.

Ci sono poi ben tre stanze infestate:

217: è la stanza in cui soggiornò King, dove la governante Elizabeth Wilson ebbe l’incidente con l’esplosione della lampada. La donna morì nel 1950 e, come detto sopra, chi alloggia in quella stanza spesso si trova coinvolto in strani fenomeni, che oltre a quelli già menzionati sopra, comprendono la classica accensione-spegnimento di luci, apertura e chiusura di porte e finestre.

407: è la stanza in cui soggiornava il conte di Dunraven, che possedeva la terra prima gli Stanley. Si dice che sia proprio il suo fantasma a perseguitare la stanza 407, dove l’aroma del suo tabacco da pipa di ciliegio aleggia ancora nell’aria. Un volto spettrale è stato visto affacciarsi alla finestra della stanza quando questa non era occupata.

418 è la stanza più infestata, secondo il personale dell’hotel, a quanto pare da fantasmi di bambini. Gli ospiti che soggiornano dicono che i bambini corrono tutta la notte lungo il corridoio: una coppia si lamentava con il direttore dell’albergo a causa dei bambini rumorosi che li tenevano svegli tutta la notte, peccato che non ci fossero bambini che soggiornassero presso l’hotel in quel periodo! E, cosa assai più inquietante, è stato segnalato che i letti, intatti, della stanza, riportavano la chiara sagoma di un corpo che vi era stato disteso per lungo tempo…nonostante la stanza non fosse stata occupata da giorni. 

Eppure, nonostante le premesse, lo Stanley Hotel NON è l’albergo più infestato al mondo…qual è? lo scopriremo solo vivendo!

Beh spero di avervi incuriositi con la storia di quest’hotel…se volete andare a visitarlo, il sito è http://stanleyhotel.com/…oh, ci sono ancora stanze disponibili per soggiornarvi!

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FONTI: per la storia stanleyhotel.com; foto: tripadvisor.it

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6 pensiero su “Stanley hotel: non è lui l’albergo più infestato al mondo”
  1. In vacanza con te non ci vengo di certo. Mi vuoi far morire di paura.. vai pure col tuo pastorello che io resto a casa.

    Parentesi: tu lo sai qual è il mio cognome reale vero? E anche che mi chiamo Mathias di secondo? XD

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