C’era una volta una ragazza di nome Emily, perdutamente innamorata, ricambiata, di un giovane di Stowe, piccola cittadina americana nel Vermont.
Il loro amore però era ostacolato dalla famiglia di lei, che sognava per la figlia un matrimonio con un giovane ben più ricco e altolocato.
I due innamorati però, ben decisi a coronare il loro sogno d’amore, decisero, una notte, di fuggire assieme. Emily scappò di casa, corse al ponte che sovrastava il torrente Gold Brook e pazientemente attese il suo innamorato.
Attese per ore, ma lui non comparve. Credendo che l’innamorato non l’amasse più e volesse porre fine alla loro relazione per paura di creare scandali, Emily si impiccò alle travi del ponte.

Una seconda versione della leggenda vede invece Emily già pronta a sposarsi, in attesa, col suo abito da sposa, fuori dalla chiesa. Ma anche in questo caso il suo innamorato non la raggiunse, ed Emily, questa volta non affranta come nella prima versione della storia ma discretamente offesa e piena di rabbia, montò sulla carrozza che avrebbe dovuto accompagnarla verso la casa nuziale una volta sposata, e la lanciò a rotta di collo verso l’abitazione del suo innamorato. Ma non ci arrivò mai, poichè la carrozza ebbe un incidente imboccando il ponte di Gold Brook e la sposa morì annegata nel torrente nel quale era caduta con la carrozza.

Qualsiasi sia la versione della leggenda che preferiate, il senso non cambia: c’è una donna morta per amore, Emily. C’è un ponte teatro di un incidente. C’è il fantasma di Emily che infesta quel ponte.
Ecco la storia del “Ponte di Emily”, meglio nota come “Emily’s brook”. Il ponte più infestato al mondo.

La storia è così famosa che a Emily e al “suo” ponte sono stati dedicati lungometraggi (molto carino è questo video della rappresentazione che una scuola americana ha realizzato), siti internet (c’è il sito ufficiale della leggenda, e da qui ho tratto le foto che vedete a corredo dell’articolo) e una pagina facebook dedicata a Emily e alla sua storia.
La storia è effettivamente interessante, però…però, come nel caso di Casa Matusita che ho raccontato, non ci sono prove storiche secondo cui Emily sia mai esistita, e oltretutto non si sa con certezza quando quest’evento tragico si sia verificato (sempre che si sia realmente verificato).

Alcune fonti collocano la storia ai primi anni del 1900, altre con più precisione al 1920, ma nessun documento storico prova che sia realmente morto qualcuno su quel ponte, che, costruito nel 1844, è stato poi inserito nel registro dei luoghi storici dei luoghi storici.

emily's bridge
emily’s bridge

Innanzitutto, il ponte acquista la sua fama di essere infestato relativamente tardi, comunque non prima del 1960, quando un’adolescente di nome Susan comincia a raccontare di strani avvenimenti che le sono capitati proprio mentre attraversava il ponte. Susan parlò di qualcosa che le tirava i capelli mentre passava, a piedi, sotto quelle travi invecchiate, e di aver avvertito un forte senso di tristezza e di oppressione, subito svaniti non appena la ragazza ebbe attraversato il manufatto. Semplice claustrofobia? 
Da quel momento però si cominciò a credere che il ponte fosse davvero infestato.

emily's bridge: orbs
emily’s bridge: orbs
emily's bridge: orbs
emily’s bridge: orbs

Nel 1978 un articolo del giornale locale parlò nuovamente del “ponte di Emily”, dichiarando che la stessa Susan si era recata con un amico sul ponte, e che attraverso la tavola Ouija i due avevano cercato di capire se davvero il ponte fosse infestato.
Alla domanda: “c’è qualcuno?”, la tavola Ouija aveva risposto affermativamente, e quando i due avevano chiesto all’entità il suo nome, molto lentamente questa aveva dichiarato di chiamarsi EMILY.

Però, stando a quanto riportato dal giornale locale che si occupò a lungo della vicenda, la storia di Emily circolava già molto prima del 1960, quando alcune adolescenti avevano messo in circolazione delle voci che riguardavano proprio questo ponte e la vicenda della ragazza che vi aveva trovato la morte.

Da quel momento, molte delle persone che hanno visitato il ponte hanno sperimentato attività paranormali inquietanti. Vari testimoni hanno riferito di graffi che appaiono su veicoli parcheggiati sul ponte, altri hanno detto di essersi sentiti spinti, o addirittura graffiati da qualcosa che tenta di mandarli via.
Rumori strani spesso si sentono sul ponte, come passi, corde che vengono tirate (ovvio il riferimento a modo secondo cui Emily trovò la morte, almeno stando alla prima versione della leggenda), suoni di zoccoli di cavallo, e, infine, lo spaventoso urlo di una ragazza. Molti hanno anche riferito di aver visto un’apparizione biancovestita intorno alla zona di Ponte di Emily.

emily's bridge: orbs
emily’s bridge: orbs

Stando alle testimonianze, gli eventi paranormali più distinti tendono ad avvenire tra le ore 00:00 e 03:30…e questo provoca non pochi problemi a chi vive nelle vicinanze del ponte, che è continuamente meta di gruppi di visitatori che vengono a indagare sulla presenza di Emily.
Gli abitanti di Stowe dicono che i gruppi di ricerca di fenomeni paranormali sono i più educati, anche se numerosi, perchè si limitano ad aggirarsi di notte sul ponte con le loro strumentazioni senza far rumore…altrettanto non si può dire della gente che si reca a Emily’s Brook per far festa, e tra urla e schiamazzi assai poco educati, disturba il sonno…non solo di Emily, ma anche di chi vive vicino al ponte!

Questo post però è solo introduttivo: la prossima volta conosceremo da vicino due altri ponti.

Uno è il ponte preferito da chi pratica bungeejumping…nonostante nasconda un terribile segreto…e l’altro è il ponte che miete vittime…a 4 zampe.

Stay tuned

 

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