Ora 9, scossa di 5.8 nel Modenese.

Lo sciame sismico continua ininterrotto da 9 giorni, più di 500 scosse, e qualcuno ha ancora il coraggio di dire che sono scosse di assestamento?

Cosa diavolo sta succedendo?

Sisma Emilia: forse nuova faglia
Secondo sismologo Istituto nazionale geofisica e vulcanologia

(ANSA) – ROMA, 29 MAG – Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all’origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nel modenese. Il sisma e’ avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse piu’ forti erano avvenute nella zona orientale. ”Si temeva che con una struttura cosi’ complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entita”’, ha detto il sismologo dell’ Ingv, Alessandro Amato.

IlSussidiario.net ha contattato Alessandro Amato, sismologo e dirigente di ricerca dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: «Il terremoto del 20 maggio era stato di magnitudo 5.9 quindi la possibilità di avere non solo delle repliche, che ci sono sempre, ma anche eventualmente altre scosse forti era molto alta. In questo caso l’epicentro è spostato più verso Mirandola, dove ci sono vari archi sepolti come quello di Modena e di Ferrara che, anche se spostati più a occidente, sono strutture comunque contigue e adiacenti che si muovono allo stesso modo». Amato conferma comunque il fatto che «anche questo terremoto ha avuto la stessa dinamica di quello del 20 maggio, con una spinta nord-sud dell’Appennino sopra la Pianura padana». In particolare, ci spiega l’esperto, durante un terremoto avviene sempre la rottura di una faglia: «Si muovono due parti di una faglia che nei secoli precedenti viene caricata di energia. A un certo punto questa si rompe e irradia le onde sismiche che sono quelle che sentiamo e che creano i danni. Quello che riguarda l’Appennino sotto la Pianura padana è lo stesso processo che è iniziato appunto il 20 maggio e, nonostante fosse già noto, non aveva generato terremoti importanti negli ultimi secoli». Amato spiega poi che «quelle colpite sono normalmente zone a bassa ricorrenza e, nonostante non si verificassero da molto tempo grandi terremoti, qualche evento si è comunque verificato come nel 1996 a Reggio Emilia, nel 2000 a Forlì e anche nel 2004 e 2007 sempre nella stessa zona. La magnitudo non è mai arrivata a questi livelli ma è evidente che dei campanelli d’allarme ci sono stati e forse andavano presi con maggiore serietà. Innanzitutto con opere di prevenzione, quindi rinforzando gli edifici più deboli  e costruendo al meglio quelli nuovi».


fonte


Cosa implica tutto questo? che il terremoto non finirà mai?

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8 pensiero su “Scosse di assestamento? Ma mi faccia il piacere!”
    1. ciao Ndina, qui le cose vanno male, davvero male…tre scosse all’una, una a distanza di 5 minuti dall’altra, siamo davvero spaventati, da stamattina più di 80, il che significa più di 20 all’ora…un numero impressionante, e non finisce più…non è l’ultima e non sarà l’ultima purtroppo, stavolta seri danni anche a Padova, è un disastro…

  1. Se si tratta di una nuova faglia la cosa si spiega benissimo. Ma questo significa che si apre un nuovo scenario per la mappa dei terremoti.

    1. Infatti, è quella la cosa peggiore, e quel che più mi fa imbestialire è che hanno sempre considerato la Pianura Padana come zona NON SISMICA O A BASSO RISCHIO DI SISMICITA’….doveva succedere tutto sto casino per capire la pericolosità di questa zona? é una pianura alluvionale formatasi sulle sabbie del Po’, una zona instabile per sua natura, al più piccolo scossone tutto sprofonda, non si poteva pensarci prima?

    1. Grazie Ferru, ho modificato…no non vanno meglio perchè le sentiamo tutte distintamente, ogni più piccola scossa la sentiamo, anche se non sono fortissime, ma si balla parecchio, e il mio pensiero va a chi in questo momento sta in Emilia e le avverte molto più forti di noi. Non ho parole per la loro sofferenza 🙁

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