Ci troviamo ancora dalle parti di Battaglia, nel luogo in cui sorge il famoso castello del Catajo di cui ho parlato tempo fa con il mio primo vero lavoro di “investigazione”.

Oggi presento una nuova storia, che parla ancora una volta di due giovani innamorati un po’ speciali e di un fantasma.

Una vecchia leggenda narra che, molto tempo fa, c’era un lago chiamato Battaglia; il lago oggi esiste ancora, ma ha cambiato nome: si chiama Lispida, e sorge dei pressi del castello omonimo, che adesso ospita un albergo fantastico dove rilassarsi tra cure termali, massaggi e fanghi.

Questo lago era famoso perchè era abitato da fauni e sirene, che uscivano del lago la sera per danzare e divertirsi.

Nelle vicinanze del lago viveva il conte Monticelli, un ragazzo gravemente malato alle gambe.

Nessun medico aveva mai trovato la soluzione giusta per guarirlo da questa strana malattia. Erano state tentate mille cure, viaggi costosi, ma nessuna di queste trovate aveva dato alcun risultato. Il conte Monticelli soffriva, e lentamente era caduto in depressione, desiderando alla fine di suicidarsi perchè i medici gli avevano comunicato che nessuna cura avrebbe potuto guarirlo dal problema alle gambe di cui era affetto.

Una notte in cui era particolarmente depresso, il giovena conte meditò seriamente di suicidarsi. Era la notte di san Giovanni, e il giovane si recò faticosamente al lago che sorgeva dietro l’antico castello, meditando di gettarvisi dentro. Mentre stava accingendosi a compiere l’insano gesto, ecco una sirena bellissima uscire dal lago.

Il ragazzo non aveva mai visto una donna così bella, e rimase incantato a guardarla. La sirena, vedendo la tristezza sul volto del giovane, gli si avvicinò e gli chiese il motivo di tale stato d’animo.
Monticelli, incantato dalla bellezza della sirena, le raccontò tutte le sue sofferenze, e alla fine la sirena lo rassicurò, rivelandogli il segreto del lago: il fondo del lago era infatti ricoperto di un fango caldo e con proprietà “magiche” e curative.
A queste parole il giovane non esitò a gettarsi nel lago e a raggiungere il fondo, dove subito trovò quel fango caldo e vi immerse le gambe.
Di colpo ogni suo male svanì: le sue gambe erano guarite da ogni male.

Tornato a riva, cercò la sirena per ringraziarla, ma la bella ragazza era sparita.
Monticelli la cercò ovunque, fece scandagliare il lago alla ricerca della sua amata, ma la sirena non si ripresentò mai più. Alla fine il giovane, triste e sconsolato, morì proprio lì, sulle sponde del lago incantato. Fu allora che la sirena riemerse dalle acque e portò in fondo agli abissi il corpo del suo innamorato.

Da allora, si dice che ogni notte tra il 23 e il 24 giugno si oda una piacevole musica sulle rive del lago, e di vedano due sagome danzare a pelo d’acqua: sarebbero Monticelli e la bella sirena, finalmente uniti.

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10 pensiero su “Il fantasma del lago di Lispida”
  1. @Roby:uhm..a occhio e croce direi di sì,ma magari vogliono un accompagnamento musicale più…moderno!

    @Angie:Grazie!! amore e fantasmi vanno di pari passo 😉

    @Luigi:già, è sempre “solo” amore 😉

    @Melinda: anche a me!!!! ho fatto lo stesso paragone infatti!!

    @Mathias: ma tu sei proprio pazzoscatenato!!Ma tutti me li hai commentati?!?Marò grazie! *_*

  2. e alle ore 16:16 di oggi giovedì 17 novembre,lo sfinito Mathias apponeva il suo ultimo commento ai post di Liber@discrivere,l’unica, vera, inimitabile LADYGHOST! Brava!! ora però dammi un po’ di tregua Occhiverdi,o rischio che gli occhi mi escano dal cranio,vedo solo righe e immagini..ma ne è valsa la pena.Ho fatto una due giorni di immersione nei fantasmi,ma ne è valsa davvero la pena!

  3. A te è mai capitato di andare lì tra il 23 ed il 24 giugno? 🙂
    Comunque la figura di Monticelli mi ricordava moltissimo Colin de “Il giardino segreto”.

  4. Sono stata più volte al castello di Lispida a suonare… però nei mesi di settembre e dicembre. Tu dici che se mi capita di andare tra il 23 e il 24 giugno posso lasciare a casa la chitarra che tanto la musica la fanno Monticelli e la Sirena? 😀

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